
Iniziare con ZSTAR di Freescale. Freescale mette a disposizione di tutti i progettisti numerosi kit di valutazione che permettono di venire a contatto, in maniera immediata e senza perdite di tempo, con le ultime tecnologie disponibili.
Il kit 'RD3152MMA7260Q', denominato ZSTAR, integra in un unico dispositivo molte soluzioni elettroniche raffinatissime.
ZSTAR - iniziamo
Si tratta di 2 diverse schede molto miniaturizzate; la prima scheda è essenzialmente un ricevitore composto da un microcontrollore MC68HC908JW32 che implementa una periferica di comunicazione seriale USB con relativo connettore hardware, questo microcontrollore è connesso ad un transceiver a radiofrequenza MC13191FC che, con l'aggiunta di pochi componenti passivi, permette la comunicazione wireless alla frequenza di 2,4GHz, questa scheda viene alimentata direttamente dal connettore USB una volta connessa al PC.
La seconda scheda è invece un trasmettitore, alimentato da una pila a bottone CR2032, composto da un microcontrollore MC9S08QG8C, dallo stesso transceiver presente nel ricevitore(dando quindi la possibilità di una comunicazione Bidirezionale) e da un accelerometro a stato solido MMA7260QT, che probabilmente è il dispositivo più interessante del KIT, che permetterà di dare sfogo alla fantasia per creare applicazioni impensabili in precedenza.

Il kit è completo di cd-rom con tutti i software e driver, comunque in mancanza di questo è possibile scaricare ogni cosa di cui si ha bisogno dal sito Freescale, inoltre sono a disposizione dell'utente gli schemi in formato sia PDF per un'immediata consultazione sia in formato .MAX per Cadence Layout oltre ai files .DSN dei PCB per ORCAD e ai files gerber per riprodurli identici; sono disponibili inoltre anche le liste dei componenti utilizzati.
Per la valutazione delle funzioni viene fornita un'interfaccia grafica molto intuitiva con diverse funzioni di prova, in un file .exe che non richiede installazione sul PC.
Il primo passo per installare questo dispositivo è quello di connettere il circuito ricevitore alla porta USB del PC e attendere le operazioni di riconoscimento, quindi indicare manualmente la cartella contenente i driver del dispositivo.

Quando windows li avrà individuati presenterà questa finestra di avvertimento, continuate senza nessuna paura e l'installazione si completerà in pochi secondi.

Una volta completata l'installazione potete verificare che il sistema operativo abbia identificato il dispositivo come Porta COM.

Se il numero di porta COM assegnato in automatico dal sistema operativo è troppo grande sarebbe preferibile modificarlo in un uno più basso tipo: COM3 o COM4 se non utilizzate già da altri dispositivi connessi al PC.
Ora premendo il tastino sul dispositivo ricevitore USB il sistema operativo riconoscerà una nuova periferica HID e installerà in automatico i driver. Nel pannello di gestione dispositivi scomparirà la porta COM installata in precedenza ed apparirà un nuovo dispositivo HID, in questa modalità il led del ricevitore lampeggerà con frequenza di circa un secondo.
In questo caso il nostro kit di valutazione funzionerà come MOUSE USB e accendendo il trasmettitore, attraverso l'interruttore di alimentazione, potremo notare immediatamente che ruotando il trasmettitore in aria il cursore del mouse comincerà a muoversi sul monitor del PC; infatti il microcontrollore presente sul trasmettitore effettua una scansione continua delle porte connesse all'accelerometro e trasmette le variazioni di accelerazione(movimenti) attraverso il transceiver a radiofrequenza al PC, che converte questi dati in movimenti del cursore, inoltre i 2 tastini presenti sul trasmettitore sunzionano proprio come tasto destro e sinistro del mouse.
Premendo il tasto presente sul ricevitore si passerà alternativamente dalla modalità 'porta seriale' COM riconoscibile dal fatto che il led D3 è spento alla modalità HID(mouse) riconoscibile dal lampeggio del led D3.

certo che la Motorola sta facendo di tutto per imporsi in questo campo, ma per mio conto dovrei riprendere a studiare questo tipo di dispositivi.
Per chi ha scritto l’articolo: funzionano e non sunzionano.
wow!
c’è veramente da dirlo..
non immagino tutte le cose che si poosno realizzare… bassissimi i consumi 500 uA e appena 3uA in stand by ..bellissimo e completo…
freescale ancora una volta si dimostra leader in applicazioni wireless basate su microcontrollore questa volta abbinate pure ai mems.
Con questo starterkit si può dar veramente spazio alla fantasia.
Dal settore industriale al building automation, al consumer….
Riporto anche i link di due articoli “related” molto interessanti.
Esempi applicativi del Zstart ed il Reference Design di un triple Axis wireless Sensing
http://it.emcelettronica.com/zstar-esempi-applicativi
http://it.emcelettronica.com/come-usare-il-wireless-sensing-triple-axis-zstar-della-freescale
Cosa vuoi progettare/inventare domani?
Non mi sono mai interessato a queste schede, magari potrei cominciare a farlo dopo questo articolo 😀
lo so che non si deve fare pubblicita’ ma non riesco ad ordinarlo online, da chi dovrebbe essere distribuito ?
Questa Demo Board è molto carina e il fatto che integra anche un accelerometro lo rende molto interessante dall’ambito medico fino per l’automazione nella vera vita e di poter programmare direttamente via USB.
Ma la vera rivoluzione Demo Board che integrano i microcontrollori è la possibilità di poter riprogrammare direttamente direttamente dalla porta USB così da non necessitare fastidiosi programmazioni all’esterno della scheda è con il fastidio dove è necessario smontare il controllore e ha anche di non dovere comprare il programmatore così da poter iniziare subito appena aperto il prodotto , Arduino ha impiantato la stessa ottica con la sua programmazione dallo suo ambiente di sviluppo direttamente con USB .
lo vedi accanto, a sinistra in alto in rilievo arancione: Farnell. 😉
http://it.farnell.com/freescale-semiconductor/rd3152mma7260q/kit-accelerometro-asse-triplo/dp/1336807
Fantastico! veramente una bella invenzione!
Questo starter kit ispira molto per quanto riguarda la progettazione hobbystica,ma non solo,a mio parere questa demoboard si può paragonare ad una demoboard Arduino interfacciata con il modulo wireless xBee ma non nego che la vera chicca è l’accelerometro allo stato solido 🙂
In teoria è perfettamente fattibile usare quell’ accelerometro sulla scheda Arduino ,
Visto che fornisce quattro tensioni in analogico per le tre dimensioni e la scheda Arduino i suoi diversi ingressi analogica in può leggere questi valori e può anche fornire La tensione 3.3 V necessario a fare funzionare l’ integrato . l’unico grosso problema che vedo è per fare le saldature di tale componente visto che usa un parcheggio ad di tipo QFN che è quasi impossibile a saldare senza saltatrice ad aria calda .
Questo è vero,solo che l'”unica” pecca di Arduino è che l’accelerometro non è compreso nella demoboard ma questo non è un problema,il problema,come dici tu riguarda il package QFN anche se è preferibilmente saldare su PCB il suo zoccolino,in modo tale che se l’integrato si danneggi,basti prelevare esso cosi eviti di buttare l’intera scheda su cui è montato il circuito integrato
per il package QFN non è previsto nessuno zoccolo ,
questi componenti si saldano direttamente alla superficie del PCB ,
ma visto le caratteristiche di un accelerometro è ben difficile che si danneggiano ,
se durante la saldatura non lo stress si più di tanto dovrebbe funzionare per un lunghissimo periodo che si quantifica in in decina di anni
Altro dubbio,ho introdotto il concetto di zoccolino per la prevenzione dell’integrato comunque sei proprio sicuro che non esistano zoccolini per il package QFN?
Dai un’occhiata
http://www.epn-online.com/page/new59268/qfn-socket-series-for-test-and-burn-in-of-smaller-ic-packages.htm
Queste due schede proposte da Freescale sono a dir poco impressionanti…per le possibili applicazioni che si posso realizzare, l’unico collo di bottiglia è la fantasia del progettista. Interessante la presenza di un accelerometro triassiale allo stato solido lato trasmettitore con cui è possibile acquisire i movimenti (come variazione di velocità) che la scheda stessa compie trasmettendoli via wireless ad una stazione ricevente remota sufficientemente lontana dalla base trasmittente assicurando comunque di rientrare nel range di utilizzo dei due moduli. Simpatica l’idea di realizzare un mouse flottante svincolato da sensori ottici o superfici riflettenti…questa ovviamente è solo una delle applicazioni che si possono pensare di realizzare con tale kit di sviluppo.
In definitiva si dispone di un microcontrollore Freescale e già questo rappresenta un sinonimo di alta qualità ed esperienza negli anni maturata nel mondo dei semiconduttori e in particolare dei microprocessori, poi si dispone di un transceiver a 2.4GHz con il quale testare le nostre applicazioni mobile svincolate da qualunque forma di cablaggio fisico, una connessione usb vista o come USB->RS232 bridge oppure come piattaforma per realizzare proprie interfaccie HID (senza necessità di disporre di un id-USB riservato) e infine, ma non per ultimo come importanza, abbiamo un accelerometro triassiale con il quale realizzare azionamenti seguendo essenzialmente il movimento della scheda…penso che in uno spazio così contenuto, queste due schede non potessero davvero offrire maggiore supporto al progettista rispetto a quello che già offre…è uno starter kit rivolto davvero ad un pubblico di hobbisti e professionisti davvero ampio,…si spera però che almeno il costo sia altrettanto avvicinabile e abbordabile!!
Se si vuole integrare la scheda Arduino con un accelerometro triassiale, non c’è bisogno di essere super esperti nella saldatura di package strani ed esotici…esiste già un accelerometro (ancora una volta in package QFN) premontato su un piccolo PCB che funge da adatatore pin-pin e hai la possibilità di intercettare i piedini del suddetto accelerometro tramite dei contatti strip. In pratica, il passo dei contatti strip è di 300mil, quindi adattissimo per essere montato su breadboard oppure su uno zoccolo formato PDIP, sicuramente molto più semplice da trattare e saldare…un progetto simile è stato pubblicato tempo fa proprio su Elettronica Open Source…prova a guarrare su questo link:
http://it.emcelettronica.com/arduino-progetto-accelerometro-wireless
Spero di esserti stato di aiuto!! Almeno non devi perdere qualche diottria per cercare di saldare un package esotico per gli hobbisti!! 😉
…mi sono appena connessa e anche io vorrei lasciare la mia opinione su quanto proposto dalla freescale…
Anche se molto probabilmente mi ripeterò nelle parole già dette da altri qui nel contest,penso che lo starter kit proposto da freescale rappresenti un ottima integrazione come ambiente di sviluppo rivolto sia ad hobbisti che professionisti. Dico questo perché con ciò che queste due schede montano a bordo le applicazioni possono essere davvero innumerevoli. Basti pensare ad esempio a tutte le applicazioni che si possono implementare con un accelerometro a tre assi oppure alle possibilità di progetto che si hanno connettendo le due schede via wireless… a livello universitario le due schede potrebbero essere utilizzate nei corsi di sensori per via dell’accelerometro e nei corsi di telecomunicazione o nei laboratori di comunicazioni radiomobili per testare nuovi algoritmi di criptografia e sicurezza per le reti wireless. Sarebbe interessante testarle nell’ambito di un’attività di progetto ancora una volta, ad esempio, di tipo universitario (dove la fantasia dei ricercatori di certo non manca).
Per cosa riguarda l’uso di questa scheda in ambito universitario la vedo dura ,
visto chein nessun corso della mia università che frequento né nella triennale ne nella laurea specialistica si fanno laboratori , come unica giustificazione mancanza di fondi , Dopo mi chiedo dove sono i veri sprechi dell’Università visto che per studenti non si fanno nemmeno i laboratori che sarebbe una cosa essenziale per gli studenti di ingegneria o in generale per qualsiasi studente .
Dopo si lamentano anche le aziende che ci assumono che non sappiamo nemmeno tenere un cacciavite in mano , dopo il problema è che siamo meno concorrenziali come studenti davanti a quelli che provengono dai paesi emergenti come l’India , Cina o corretta sud .
Da fantasia di ricercatori sicuramente non mancano ma essendo precari i migliori preferiscono fuggire all’estero e rimane solo la seconda scelta .
è un trend che si sta sviluppando in tutta Italia, i laboratori costano sia per aggiornarli con nuovi materiali, sia per mantenerli con i materiali di consumo, non so quale possa essere la generazione futura che avrà in Italia sempre meno laboratori nelle strutture pubbliche, ma soprattutto che cosa saprà fare se ogni cosa è studiata solo nei libri senza aver nessuna esperienza pratica.
Beh cosa dire, la scheda è bellissima, già i dispositivi che comunicano a distanza sono affascinanti, ma il fatto che abbia anche un accellerometro a stato solido, la rende ancora più bella. Il dispositivo così usato credo che non servirebbe a molto, dato che è pure scomodo usare l’accelerometro al posto del mouse, io invece lo userei come dispositivo per controllare un robot, naturalmente controllato dal computer, dato che é USB, e userei l’accellerometro come un joestick. Possono essere tante le applicazioni di questo circuito, ma credo che io lo userei così, cert mi verra in mente qualcos’altro di più brillante.
Devo dire che la frescale sta creando dei dispositivi sempre più carini e intelligenti, che si possono usare facilmente, e che sono dispositivi all’avanguardia allo stesso tempo, insomma chi di noi ha un accelerometro a stato solido in casa?!?!, io no di certo, ma anche per il fatto che crea dispositivi che si adattano a tutto, prima l’ethernet, poi i ricevitori wireless, ora l’usb, é un vero portento non credete?!, devo assolutamente comprare uno di questi dispositivi e provarli dqi persona.
Nel passato e anche attualmente si usano molto per i conta passi , ma di solito questi tipo di giroscopio sono piuttosto elementari o dell’ordine meccanico ma questi ultimi tempi sono stati rimpiazzati anche loro da quelli a stato solido per allungare il tempo di vita ,
per cosa riguarda l’idea tua di controllare un robot con questa Demo Board della Freescale , lo puoi fare direttamente senza passare dall’intermediario da un PC ,
ma usan douna scheda Arduino e la sua scheda USB Host potresti direttamente collegare questa scheda della Freescale con Arduino e Arduino potresti programmar , che analizza i seriali che arriva attraverso lui si di il secondo i dati arrivati controllerebbe il tuo robot .
Sennò una soluzione più semplice dimetto qua il link ,
non ti copio tutto il commento ,
http://it.emcelettronica.com/zstar-demo-board-getting-started#comment-11891
ma spiega semplicemente che è anche disponibile l’accelerometro di questa scheda montato su un PCB così da poterlo inserire direttamente su Arduino , ma in questo modo per di là possibilità di controllarlo a distanza ,
Per cosa riguarda le accelerometro ,
In realtà in casa i dispositivi dove è presente un accelerometro sonno molto comuni ,
Ad esempio è stato introdotto nel mondo del gioco video con la consolle Wii e con il suo joystick Il Wiimote che è integrato anche lui di una accelerometro allo stato solido ,
, Un altro dispositivo dove si trovano questo tipo di sensore molto comunemente sono i smartphone come ad esempio iphone dove sono integrati per dare informazioni alle applicazioni di movimento del telefono , come per l’ applicazione ” google sky ” ,
Questa triste realtà chi studenti non hanno mai visto un cacciavite fa già parte di questo mondo , un po’ di mesi fa uno dei miei compagni si è lavorato con 110 e lode ,
In ingegneria elettronica , dopo per festeggiare lo invitato un pomeriggio a casa mia così da passare un po’ di tempo insieme come facevamo l’ università prima , entrata in camera mia e era visto nella mia scrivania dove lascio tutto il materiale di elettronica
E mi ha chiesto se potevamo provare col che cosa io tutto contento di fatto vedere da come funzionava l’oscilloscopio o come si saldava su un PCB e lui visto lui aveva Frequentato il liceo scientifico non aveva mai provato questi cosa ,
è cosa più divertente sarebbe di sapere con un livello d’istruzione di questo tipo cosa ne fa un’azienda , è vero che il campo dell’ ingegneria e quasi strettamente teorico ,
Ma ogni tanto qualche accorgimento pratico mi sa che è necessario , come prendere una misura o sapere di cose una PCB ,
Non sapevo nemmeno che esistevano gli zoccoli per QFN ,
Visto che un componente che è stato creato quasi esclusivamente per essere saldato Direttamente sul PCB ,
Ma c’ è un altro problema visto le dimensioni di questi zoccoli nel nostro caso non c’entrerebbe sulla scheda Arduino ,
Ma penso che un accelerometro sia componente abbastanza robusto e abbastanza l’ oggetto da notare per una soluzione dove verrebbe saltato uno zoccolo a saltato direttamente sul PCB ,
PS : il tuo link non funziona , è una cosa solo casa mia o una cosa generale .
io studio a Pisa ing elettronica e i laboratori li facciamo, certo non bastano ma li facciamo.. abbiamo costruito varie cose, fatto misure.. programmato microcontrollori, PAL… simulato circuiti e questo nei corsi che ho seguito io… ci son altri corsi in cui fanno anche altro…
è vero che certi non hanno mai visto un componente elettronico e nemmeno il saldatore o non sanno usare nemmeno l’alimentatore.. io ad esempio ho fatto il liceo scientifico ma quando son venuto all’uni sapevo gia qualcosa o almeno sapevo riconoscere i componenti usare almeno l’alimentatore, saldare … insomma qualcosa la sapevo se ho scelto ing Elettronica ci sarà un motivo no?
poi altra cosa, secondo me non è vero che ing è teorica anzi il contrario. certo all’inizio c’è la teoria ma poi la si applica questa benedetta e teoria se no a cosa serve? ciaoooo
Questa Demo Board è l’ideale per chi vuole sperimentare le trasmissioni wireless, inoltre la presenza dell’accelerometro triassiale lo rende eccezionale per l’acquisizione di movimenti e traiettorie a distanza. Eccezionale!