
La prima impressione aprendo la confezione con il programmatore e' quella di un kit preparato in fretta, il CD non e’ ben fissato ed esce se non si apre perfettamente in orizzontale la confezione, l’alloggiamento per l’On-Board Target Device nel programmatore USB e’ mal posizionato e si fa fatica ad estrarre il microcontrollore e reinserire quello nuovo.
Mi sono poi attivato per cercare qualche esempio d’aiuto o qualche applicazione sul WEB ma la ricerca e’ stata infruttuosa, ho poi provato ad entrare nel sito Web del fabbricante ma anche li ennesima delusione, per chi vuole provare a fare qualche applicazione con questi processori dovrebbero esserci (vedi Microchip) alcuni samples gratuiti che servono per valutare velocemente le prestazioni ed evitare di fare degli acquisti poco convenienti presso i vari fornitori che forniscono si i chip a basso prezzo, ma lo stesso viene gravato da notevoli costi di trasporto, ebbene anche Freescale (oltre a limitare notevolmente i prodotti offerti in sample) addebita dei costi di trasporto, cosi’ da far lievitare il costo di un microcontrollore (che a mio avviso dovrebbero fornire gratuitamente) da 2$ fino a 5$.
Non mi sembra che questa sia una valida politica promozionale per chi punta a farsi conoscere per diffondere capillarmente i propri prodotti, bisogna proprio essere masochisti o grossi produttori con esigenze particolari per rinunciare ai PIC che dispongono di una vasta biblioteca di schemi ed applicazioni nonche’ notevole varieta’ di dispositivi (anche economici).
Altra incongruenza e’ la marcatura del Target Device “M9S8QG4CE”, ho provato a cercare il datasheet in rete e nel CD fornito ma non ho trovato niente, probabilmente si tratta dell’ “MC9S08QG4” ma la mancanza della “C” puo’ ingenerare dubbi quindi mi pare che non sia una cosa da fare da parte di un fabbricante serio.
Saro’ anche prevenuto, ma certo che tutte queste inesattezze ed errori non contribuiscono certo a farmi cambiare idea! Comportandosi cosi’ sembra che il loro obiettivo sia proprio quello di non farmi cambiare opinione. Al resto s’aggiungono anche alcuni bug del software in dotazione che, selezionando alcune opzioni, chiudono inaspettatamente il programma.
La mia pazienza e’ terminata, chiudo qui’ la mia recensione dato che non intendo piu’ perdere tempo con prodotti che secondo me non hanno ancora raggiunto lo standard d’affidabilita’ minimo per non fare innervosire l’utente!
Io non faccio il beta-tester, per fare una recensione devono darmi un apparecchio con una funzionalita’ minima gia’ testata e non contare su di me per correggere gli errori.
Spyder kit disponibile da Farnell

Ciao a tutti,
OK intenterò spiegarti un po i punti caldi da te citati.
il programma di sample di Freescale nell’anno 2010 ha subito piccoli cambi,
tra i quali un piccolo contributo alle spese di gestione,
che in parte trovo giusto, ad non avere limiti mensili come altre compagnie,
come la da te citata Microchip.
Ed approvo, anche perché, bisogna capire che i capitali di investimento variano con il tempo, e molte volte, anche Microchip, disattiva il programma sample in vari paesi, specialmente gli europei, altre compagnie fanno programmi speciali solo per i paesi Americani, esempio reale Renesas e NEC, o solo mercati asiatici come Fujitsu e Toshiba.
Cercando di essere più obiettivo, altre compagnie spendono questo capitale nella produzione a prezzo di costo di kit di sviluppo, esempio sono la ST,TI e NXP
(ed atre), che molte volte fanno gestire le richieste di sample dai loro grossisti Arrow , Avnet , ecc .. limitando cosi la richiesta, per fini di investigazione produttiva e non per investigazione didattica.
Nel mondo dei semiconduttori le politiche commerciali e i limiti settoriali sono fini linee trasparenti dove ogni produttore si muove sulle proprie statistiche di vendita.
Parlando del Kit Spyder , il Kit è prodotto sotto marchio commerciale Softec Microsystem, marchio proprietà della SMH Technologies S.r.l, una ditta con un ottimo portafoglio prodotti e soprattutto made in Italy,
nonostante che gli accordi tra Freescale e SMH, sono a me sconosciuti,
credo che qualcosa non ha funzionato tra le due ditte,
o semplicemente il prodotto non ha avuto molta richiesta,
cosa che accade a moltissimi kit di sviluppo incluso quelli di Microchip,
per la quale la documentazione non è cosi ricca, come altri kit.
nonostante ciò credo che in questo link
http://www.freescale.com/webapp/sps/site/prod_summary.jsp?code=USBSPYDER08&fpsp=1&tab=Documentation_Tab
potrai trovare sufficiente documentazione per usare il tuo piccolo kit.
Anche nella comunità hispana di freescale http://www.escalalibre.com ,
ci siamo trovati a commentare più volte,
le difficoltà degli ambienti di sviluppo di freescale,
o sarebbe meglio dire le differenze di sviluppo,
effettivamente, la quantità d’informazione necessaria per dominare l’ambiente di sviluppo CW, sia nella versione basata in eclipse, che quella normale, sono notevoli e senza un compagno d’avventure o una comunità di supporto, può risultare frustante.
Però CW è un ambiente molto stabile, e le comunità di supporto sono moltissime.
E quasi sempre, gli errori sono dati dalle DLL esterne , come quelle prodotte da P&E micro, e/o dai limiti delle versioni “free”, incluse nei vari kit di sviluppo, non prodotti direttamente da Freescale.
Anche se ultimamente le versioni recenti dei sistemi Microsoft , esempio “Windows Vista” non sono del tutto compatibili, per problemi legati alla strana architettura di sicurezza del proprio sistema operativo.
Potresti dirmi i dettagli della tua installazione(SO, versione CW, ecc) per aiutarti a risolvere questi problemi.
E adesso passiamo al codice che trovi sul micro, “M9S8QG4CE”
come vedi per un DIP8 è già molto piccolo come per riportare tutti i datagli, non necessari, esempio il codice del core “S08” e stato abbreviato con “S8” la “C” indica il rango di temperatura (-40°C to +85°C) ed è stato rimosso il codice di package nel tuo caso “PB”, che evidentemente se lo stai leggendo saprai qual’è,
ed infine è stato aggiunto, come fanno molti fabbricanti negli ultimi 10 anni, il codice “E” , che identifica se il prodotto è RoHs o no,
come ben saprai molte sigle o metodi di classificazione, nell’elettronica, sono parte della base di conoscenze della stessa,
e questo tipo d’informazione, la maggior parte dei fabbricanti, danno per scontato che chi usa questi prodotti li conosca,
e sappia come orientarsi con i pinout o codici numerici e/o di colore,
Il fatto che Microchip aiuta in molti casi , documentano anche concetti basici, non vuol dire che le altre compagnie sono peggiori o meno serie,
ma solo che Microchip ha un portafoglio clienti molto vasto, che include molti nuovi utenti della materia.
A parte qualche dettaglio , per il resto , anche Freescale gode di uno splendido sistema di AN e una delle poche compagnie che produce video in diverse lingue spiegando i suoi prodotti e introducendo gli utenti alle nuove architetture.
La voglia di apprendere o conoscere , non è mai una perdita di tempo, se si decide studiare qualcosa, si dovrebbe lottare per conseguire i risultati proposti, quando non accade, sicuramente non si hanno sufficienti motivazioni che aiutano moltissimo ad affrontare anche le carenze tecniche.
Spero che l’anno nuovo ti doni sufficiente pazienza per vedere gli altri marchi come alternative e non come sostituti ai tuoi cari PIC, nessuno vuole farti cambiare idea, come nessun sviluppatore freescale pretende che i “dsPIC” possano avere le stesse prestazioni dei “DSC” di freescale, o i “PIC24” deii “coldfire”, o i “PIC32” dei “i.MX”, ma semplicemente, farti conoscere altre alternative.
Un saluto a tutti e buon anno
Maurizio
Ti ringrazio per la tua esauriente e lunga (piu’ lunga della mia recensione) spiegazione ma certe cose io non le sopporto proprio:
– se si fa un kit bisogna almeno accertarsi che sia pratico e perfettamente funzionale, sia nell’hardware che nel software
– ogni fabbricante e’ libero di scegliere la politica che crede piu’ opportuna, ma chi vuole conquistare un mercato secondo me dovrebbe mettere in grado lo sviluppatore d’avere il massimo di comodita’ e facilita’, altrimenti io scelgo il fabbricante che le offre
– non posso giustificare assolutamente la mancanza della “C”, bastava rimpicciolire un po’ il font e si sarebbe potuto scrivere tutto il necessario, al limite bisogna rilasciare un datasheet con la sigla esatta del dispositivo.
Scrivono cose piccolissime anche sui dispositivi SMD, figuriamoci se non si poteva scrivere tutto su un DIL 8pin.
Ti ringrazio per la tua offerta d’aiutarmi a far funzionare il mio kit ma declino l’offerta dato che non intendo piu’ perdere tempo con cose che non considero ancora pronte per l’utenza finale.
Probabilmente il mio livello di pazienza e’ differente dal tuo e da quello di molti altri utenti, ma che vuoi farci non siamo tutti uguali!
Contraccambio gli auguri di Buon Anno a te ed a tutti gli utenti.
Ciao Celsius
Calso,
leggo la tua recensione e la prima cosa che mi viene in mente è:
ma hai veramente voglia di usare un microcontrollore?
Di tutto hai parlato tranne che del lato tecnico del prodotto,
il cd non è ben fissato, la confezione si deve aprire orizzontalmente,
(come dar torto al primo commento di MGuidi) e poi ancora,
non si trova documentazione??? (hai googlato “freescale usb spyder”)
e poi, la sigla: M9S8QG4CE
sei andato a leggere il mark code, cioè la scritta sul microcontrollore, perche parti da li?
è scritto bene in grande che il micro è un MC9S08QG, il CE finale,sta per il range di temperatura e la conformità Rohs, è ben specificato dal datasheet.
I micro compatibili sono stampati proprio in fronte alla copertina dello spyder kit, bene in grande…..
Insomma piu che una recensione di uno starterkit mi è sembrata una recensione delle scuse per non usare uno starterkit!
Ma attenzione, la mia non è una critica alla tua persona, e nemmeno una difesa dello SpyderKit. Mi spiego meglio, e per farlo dobbiamo fare un passo indietro e capire chi dice cosa.
Celso ha realizzato vari progetti di cui alcuni sono stati pubblicati nel blog
http://it.emcelettronica.com/blog/celsius
Posso citare sia l’anello macro a led per fotografia che l’orologio DCF77 che sta ottenendo un discreto successo tra i lettori.
Io invece (Emanuele :)) sono stato sempre un amante dei microcontrollers usb tools, non tanto per moda, ma per la praticità, il basso costo e la semplicità d’uso con la quale è possibile valutare subito un nuovo micro.
Già nel 2008 scrissi un articolo su questi tool usb
http://dev.emcelettronica.com/microcontrollers-usb-stick-tool
(versione ita http://it.emcelettronica.com/chiavette-usb-come-sistemi-di-sviluppo-microcontrollori)
che mi ha valso la prima pagina su famosi network e blog americani,
come Reddit
http://www.reddit.com/comments/6id56/microcontrollers_usbstick_tool
Hackaday
http://hackaday.com/2008/05/18/usb-microcontroller-devemulation-sticks/
ScienceProg
http://www.scienceprog.com/microcontroller-development-tools-on-usb-stick/
e addirittura una citazione da Wired (quello vero, .com)
Insomma, sembra che non solo a me piacciano l’economicità e l’immediatezza di tali tools.
Per quanto riguarda il parallelo con Microchip, preferirei sorvolare, in quanto,
pur essendo molto esperto in materia (ho all’attivo +100 progetti sviluppati con micro Microchip iniziando dal PIC16C54 nel lontano 1993) questo aprirebbe un capitolo enorme e ci porterebbe fuori tema, il tema dei tools appunto.
Amo questi tool, perche ne ho provati molti, tra cui anche lo Spyder 🙂
ed il tempo medio di “gioco” è stato 20 minuti. Si, mi sono divertito per una ventina di minuti, ho fatto girare il firmware demo, ho testato alcune periferiche, ho modificato assembler o C, insomma , in meno di mezzora ho appreso le basi di un nuovo micro che potrà essere utile in un mio prossimo progetto.
A questo servono gli starterKit USB.
Insomma, tutto questo per dire che, Celso, so quanto ami l’elettronica, e mi dispiace che tu sia stato, diciamo sbrigativo, senza, a mio avviso cogliere l’occasione per valutare un nuovo micro, anche poi criticandolo certo, ma semmai perche non soddifa le tue esigenze tecniche, non perche il cd non è fissato bene.
P.S. il cd del mio Spyder comunque, non cade anche se non si apre orizzontalmente,
misteri dell’elettronica!
P.P.S. Dai Celso riprovaci, e dacci le tue impressioni tecniche su questi micro!
>Insomma piu che una recensione di uno starterkit mi è sembrata una recensione delle scuse per non usare uno starterkit!
Ognuno ha le proprie modalita’ operative io ho scelto quella e non mi si puo’ incolpare di questo, la colpa e’ del fabbricante che non ha usato le accortezze necessarie per non far cadere in errore gli utenti.
Se dovessi trovare un apparecchio che monta un processore cosi’ marcato e dovessi modificarlo, mi sai dire come avrei potuto fare per identificarlo con certezza?
>Insomma, tutto questo per dire che, Celso, so quanto ami l’elettronica, e mi dispiace che tu sia stato, diciamo sbrigativo, senza, a mio avviso cogliere l’occasione per valutare un nuovo micro, anche poi criticandolo certo, ma semmai perche non soddifa le tue esigenze tecniche, non perche il cd non è fissato bene.
Se trovi qualcosa di sbagliato o di gonfiato in quanto ho scritto, posso darti ragione, ma a me sembra d’aver scritto solo quanto risulta dall’uso del kit in mio possesso.
C’e’ poi da dire che, come ti avevo preannunciato prima della spedizione del kit, io non sono molto pratico di microcontrollori dato che sono un hobbista autodidatta e non un professionista come te, e’ come voler confrontare in velocita’ una 500 con una Ferrari!
Cio’ detto ribadisco che questa e’ una mia opinione personale e non voglio imporla a nessuno, potete contestarmi cose inesatte ma non la mia onesta’ e correttezza nella valutazione (sempre tenendo presente il mio livello di conoscenze).
Ciao Celsius
H.P.: http://web.ticino.com/celsius/