
Il iSensor ADIS16405 è un sistema inerziale completo che include un giroscopio a tre assi, un accelerometro a tre assi e un magnetometro sempre a tre assi.
L'ADIS16405 combina la tecnologia iMEMS con il condizionamento del segnale, che ottimizza le prestazioni dinamiche. La calibrazione di fabbrica caratterizza ogni sensore per la sensibilità, il bias, l'allineamento e l'accelerazione lineare. Come risultato, ogni sensore ha la propria compensazione dinamica per le formule di correzione che forniscono delle misurazioni accurate del sensore sopra una gamma di temperature da -40°C a +85°C. I magnetometri impiegano una funzione di auto-correzione per fornire prestazioni accurate del bias.
Sensore inerziale tre assi ADIS16405 - applicazioni
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- veicoli aerei automatici (senza equipaggio)
- piattaforma di controllo
- navigazione


Molto interessante!
Già qualche tempo fa ho usato un simile sensore su una scheda sperimentale…
Un vero laboratorio di misura in poco più di 2 cm quadrati!
intorno ai 400 dollari O_O
mi piace il fatto che da quando e’ uscita la wii con il suo joystick con accelerometri,
si e cominciato a parlare di accelerometri,
E’ in effetti stato uno dei primi utilizzi a livello consumer degli accelerometri!
e’ un sensore della Analog devices e si usa in applicazione di fascia alta.
a livello consumer ci sono stati altre applicazioni?
Tutti i nuovi smartphone hanno un accelerometro 3 assi integrato.
Sicuramente sono giocattolini rispetto a quello qui citato!
argomento da approfondire anche se non ad uso hobbystico.
che mi ricordi si parlava di accellerometri già quando uscirono i primi elicotteri radiocomandati, molto prima della Wii.
Si, ma un elicottero radiocomandato non è proprio ad uso consumer… il modellismo dinamico è spesso spinto a livelli estremi!
sono generalmente utilizzati da hobbysti appassionati degli elicotteri.
Infatti rispetto al singolo accelerometro triassiale contiene anche un giroscopio triassiale (e solo questo aumenta sensibilmente il costo del componente) e un magnetometro a 3 assi sicuramente realizzato a magnetoresistenze (che non sono economicissime). Negli smartphone, tra l’altro, non è detto che l’accelerometro sia triassiale, tipicamente è biassiale. Per concludere, il fatto che ognuno di questi sensori sia sensibile lungo i 3 assi significa che è replicata per 3 volte (per sensore) una stessa struttura MEMS ognuna orientata in direzione perpendicolare rispetto alle altre 2…la lavorazione Mems monodimensionale già di suo comporta processi di fabbricazione complessi e quindi costosi, figuriamoci quanto possa arrivare a costare una configurazione triassiale. Il prezzo è più che giustificato!
Si, ma quegli hobbysti sono normalmente mezzi ingegneri…
Non è un ambito diffuso, ma molto di nicchia, dove la tecnologia sicuramente non manca.
non è ingegnere, nè laureato, ma solo appassionato di elicotteri ed ha da almeno 15 anni un elicottero radiocomandato. Certo potresti dire è solo un caso, visto che non frequento queste persone ma comunque molti lo fanno solo per passione che so abbastanza costosa.
Non necessariamente…esistono accelerometri (la maggiorparte…) che dispongono di una loro logica interna di elaborazione e restituiscono i valori di accelerazione in formato seriale SPI o I2C…quindi devi solo interfacciarli con un microcontrollore su questi bus (ormai davvero alla portata di tutti e anche se non lo fosse internet aiuta parecchio) e sta a te decidere come interpretare i dati raccolti. Niente di così complicato che un hobbysta non possa fare!
Ok… penso tu abbia ragione.
Bisogna quindi definire bene cos’è un prodotto consumer.
I prodotti Consumer sono prodotti usati dalla popolazione, dalla massa.
Un cellulare per esempio…
Potrei sbagliarmi, anzi, comincio a dubitare sulla fondatezza della mia interpretazione di questa classificazione…
Firmato: un aeromodellista
La tecnologia MEMS è a dir poco affascinante. Sono dell vere proprie strutture 3D scavate o ricavate in un die di silicio. A questo ci affiancano l’elettronica di controllo ed ecco creato un gioiello dell’ingegneria non solo elettronica ma anche meccanica. Se provi a vedere una foto al microscopio ottico di un giroscopio, ad esempio, vedrai proprio la massa mobile ancorata con delle molle (sottili barre di silicio progettate per conferire loro una certa costante elastica) e poi tutta la sezione elettronica. È davvero uno spettacolo! 🙂
…da neofita, ovviamente!
So che MEMS sta per Micro Electro-Mechanical Systems, ma vedo che l’articolo parla di iMEMS…
per cosa sta la prima lettera? Parliamo di altra tecnologia oppure no?
Grazie!
Integrated Microelectromechanical System
semplice no?
Di accelerometri si parlava ancora prima che uscisse la wii!Ma da quando è uscita la wii la gente ha sentito spesso nominare la parola accelerometro ed è x questo che ti sembra che se ne parli da quando è uscita la wii.
prima sapevo solo che erano impiegato nei sottomarini,
dall’avvento della wii tutti hanno potuto usarlo.
Grazie!
Ma in un passato non troppo remoto (anche perché come potrebbe essere remoto in questi ambiti?) non c’erano realtà industriali italiane all’avanguardia in questa tecnologia? Mi confondo con altro? E oggi?
Basti pensare agli elicotteri progettati e realizzati dall’Ing. D’Ascanio nel 1933 presso la Piaggio, ma allora non erano elettronici ma meccanici.
Ecco l’oggetto dei vostri desideri:
MMA8450Q della Freescale.
E’ un accelerometro a tre assi con una risoluzione a 12 bit.
L’abbiamo già provato collegato ad un Pic utilizzando il bus I2c.
Costa meno di 4 dollari anche se acquistato singolarmente.
Quindi con un solo microc. e il sensore potete divertirvi a misurare l’inclinazione su tre assi.
Ecco alcuni link
http://www.freescale.com/files/sensors/doc/fact_sheet/MMA8450QFS.pdf
http://www.digikey.com/us/en/ph/freescale/mma845Q.html
e buon divertimento!
Sarebbe interessante sapere come questi sensori possono interagire con altri componenti elettronici es i pic o processori (so che anche sapendolo nessuno possa pensare di comprare un sensore simile così costoso, ma è interessante sapere come un simile chip comunica elettricamente con l’esterno)
400 li ho trovati in giardino giusto stamattina. Ma se un hobbysta volesse un sensore di fascia alta a buon prezzo dove deve andare a sbattere la testa ???
Tra l’altro è anche un ottimo accelerometro. C’è un progetto di un fisico toscano di usarlo nelle scuole e nelle univeristà per esperimenti di meccanica classica quali la misurazione dell’accelerazione di gravità. Qui trovate l’esperimento spiegato nei dettagli.
http://www.physorg.com/news104502773.html
Perchè pensare che l’Olivetti era una grande azienda di computer e che è stata smantellata e fatta collassare di proposito ? Che senso ha ? L’Olivetti spaccava il culo, aveva guadagnato una buona fetta di mercato.
puoi provar smontare il joystick della wii,
o meglio recuperare direttamente le informazioni tramite Bluetooth.
per gli hobbysta questo componente non fa proprio,
… lo userei al posto del telecomando della wii nell’ambito del tracking di un arma utilizzata in un contesto di realtà virtuale, il corpo rappresentato dal kinect, l’arma dal sensore dell’articolo (400 €ma spesi mooolto bene) e occhiali Wuzix per la visione di ben 62 !!! pollici
Io ho sia un telecomando WII “di base” che l’espansione con giroscopio, il tutto pagato mi pare una 70ina di euro.
Secondo voi è possibile collegarli ad una Arduino in modo da costruire un aggeggio in grado di calcolare la posizione esatta della… capoccia di una persona?
Associando il tutto a due cellulari (usati 🙂 ) dotati di WiFi, vorrei realizzare un visore per realtà virtuale fatto in casa. Al contrario degli stupidi controller che ti permettono di usare la testa come joystick per i giochi che si svolgono SUL MONITOR (roba da contorsionisti!), questo sistema permetterebbe di realizzare videogiochi immersivi!
Grazie per la segnalazione! Un componente che non conoscevo che si aggiunge nel mio bagaglio culturale per eventuali progetti futuri.
poi recuperare tranquillamentei dati del joystick della wii,
tramite l’interfaccia che usa normalmente che sarebbe il Bluetooth,
il più grosso problema è capire come collega Bluetooth a una scheda Arduino,
non so se esiste un’espansione in questo senso
Per chi non vuole cimentarsi col saldatore, esistono anche delle schedine già fatte con le quali è possibile iniziare a sperimentare:
http://www.sunrom.com/sensors/acceleration/acceleration-vibration-tilt-sensor-3-axis
Se date un occhiata troverete moltre altre schede per le vostre applicazioni.
buon lavoro
…un fiume in piena di informazioni utili.
Grazie sorex!
Vista l’importanza della vostra offerta, vi suggerisco di postarla per intero nell’apposita sezione del Forum
http://it.emcelettronica.com/forum/lavoro/collaborazioni-e-lavoro-offro-e-cerco
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