
Fedora 15 Lovelock è stata rilasciata nei giorni scorsi con una settimana di ritardo rispetto a quanto era previsto all’inizio a causa di un bug nel server grafico X. In attesa della versione definitiva prevista per il 17 maggio, ecco le caratteristiche principali di Fedora 15, tra cui GNOME 3, SystemD e BoxGrinder, oltre a LibreOffice come suite per l’ufficio di default, esattamente come per Ubuntu.
Lovelock: rilasciata la versione alpha di Fedora 15
Fedora 15 “Lovelock” ha ora la sua prima versione alpha. La nuova versione della popolare distribuzione Linux è stata rilasciata con una settimana di ritardo rispetto a quanto era previsto all’inizio a causa di un bug nel server grafico X. Si tratta della prima versione dopo l’era Red Hat Enterprise Linux 6, e della prima con GNOME 3, SystemD e BoxGrinder. Fedora 15 includerà LibreOffice come suite per l’ufficio di default come Ubuntu. Ma a dire la verità Fedora è stata una delle prime distro ad effettuare il passaggio.
GNOME 3, che include GNOME Shell, segna l'evoluzione del desktop Linux e Fedora è probabilmente la prima grande distro Linux che lo integra completamente. Parlando invece di SystemD, che sostituisce Upstart, finalmente è arrivato su Fedora 15, rendendo più facile e più veloce gestire i daemons.
BoxGrinder è un'altra storia ed è una tecnologia molto emozionante. Red Hat ha iniziato a parlare di BoxGrinder un anno fa come di un nuovo modo di costruire appliance software virtuali. Pensate ad esempio a SUSE Studio della rivale Novell.
La chiave di differenziazione per BoxGrinder è l'attenzione al cloud. BoxGrinder vuole consentire agli sviluppatori di creare una piattaforma applicativa che potrebbe essere installata su qualsiasi cloud ed essere facilmente replicata.
Costruire appliance software non è una cosa nuova per Linux, ma BoxGrinder offre un nuovo approccio per gli utenti di Fedora che senza dubbio si evolverà molto presto in un più grande sforzo commerciale di Red Hat.
Un’altra novità, sempre all’insegna della sperimentazione, è che Fedora 15 Lovelock introdurrà un nuovo meccanismo di denominazione delle interfacce di rete. Infatti, il vecchio schema basato sui dispositivi ethX verrà sostituito dal Consistent Network Device Naming. Cosa significa tutto questo? Di solito Linux nomina le interfacce di rete con nomi del tipo ethX, dove X è un numero progressivo a partire da eth0. Questo non crea problemi se avete una sola scheda di rete, ma se ne avete più di una, a volte si genera un po’ di confusione. Fra un reboot e quello successivo il numero potrebbe non essere più lo stesso.
La feature list di Fedora 15 Lovelock
Consultando la feature list si notano alcuni dettagli tecnici sulla prossima versione della distro, in particolare per quanto riguarda gli strumenti di sviluppo. Fedora 15 avrà Python 3.2, GCC 4.6, Maven 3 e Rails 3.0.3. Inoltre Fedora 15 Lovelock avrà LessFS, un filesystem FUSE che implementa la deduplicazione dei dati.
L'altro tool nuovo si chiama Tryton e Fedora lo descrive come "... una delle applicazioni business per la contabilità, la fatturazione, la gestione delle vendite, la gestione degli acquisti, la contabilità e la gestione delle scorte". Anche in questo caso non è un'idea nuova, ma una nuova integrazione e un nuovo approccio per gli utenti di Fedora 15.
Questa versione è ancora una Alpha, quindi c'è ancora molto lavoro da fare e alcune caratteristiche potrebbero essere modificate. Se volete vedere come funziona, basta scaricare la versione di prova dal sito ufficiale del Progetto Fedora e avviare il liveCD. Il rilascio della versione beta di Fedora 15 è previsto per il 12 aprile 2011, mentre quella finale è fissata per il 17 maggio 2011.

http://fedoraproject.org/wiki/Foundations/it
è tutto qui dentro, non aggiungo altro
Fedora sta seguendo la stessa filosofia di Ubuntu dopo essere stata esclusivamente per uso servrs o almeno per utenti avanzate ,
Anche loro hanno uscito la loro versione desktop o personal computer ,
Se non ricordo male anche la Fedora deriva da una fork della distribuzione Red Hat che anche lei era specializzato per l’uso server .
GNU/Linux Distribution Timeline
http://futurist.se/gldt/
Ricordi esattamente e da amante del metodo empirico ti posto anche il link alla timeline delle distro derivate da mamma Debian e da RedHat.. io per il momento uso Debian o Ubuntu e Opensuse perché mi trovo meglio lì per configuare il Matlab/simulink/stateflow.
le distribuzioni disponibili open source e anche gratuite si spera che l’utenza media si sposti su questi sistemi rispetto ai sistemi proprietari quali quello di Windows o quello di Apple. Non ci sono più scuse, fra l’altro sono in italiano e ben supportati dai forum delle varie distribuzioni come Ubuntu o Fedora.
Linux pian piano sta arrivando ai Desktop anche grazie al dittatore benevolo di Mark, ma la cosa più interessante,viste le numerose distribuzioni, è il poter riadoperare anche computer obsoleti e ridurre l’inquinamento tecnologico.
Hai perfettamente ragione sarebbe necessario la migrazione verso questi sistemi operativi ,
ma per l’utenza media è ancora questa famosa migrazione fanta scienza ,
per tutta una serie di motivi uno dei più grossi è la poca compatibilità dei software Windows sopra le distribuzioni linux come Ubuntu ,
Anche se spesso esistono programmi uguali e per di più gratuiti l’utente medio vede da un brutto occhio questo cambiamento , perché semplicemente non vuole fare uno sforzo di cambiare le sue abitudini ,
Un altro fattore sicuramente importante è che comunque gli utenti hanno accesso molto facilmente ai software senza pagarli attraverso Crcak o keyGen , quindi non stimola a migrare su veri progetti free , ma si accontenta di infrangere la legge .
dopo rimane il problema di fondo di tutti programmi che non sono disponibili sotto linux e che non riescono ad emulare o in nemmeno con WinQ tutti questi programmi saranno usati per forza sotto Windows ,
e questa categoria di programmi non è piccola ,
sicuramente il più importante è AutoCad,
senza popolare di tutti programmi di accessibilità delle persone disabili dove linux dove non è stato fatto ancora nulla .
Inoltre sui forum non è così, che sono tutti disposta a darti una mano ,
per esperienza mi sono ritrovato detto ” cerca sul forum è già scritto ” ,
questa frase può agghiacciare l’utente medio e renderlo ancora più fiducioso a Windows dove può chiedere anche il vicino di casa senza nessun problema .
Io personalmente non ho potuto fare questa migrazione sopra Ubunto ,
semplicemente perché non sono disponibili software di riconoscimento vocale e di sintesi vocale , sono condannata a usare Windows per ancora lunghi anni .
una domanda da farsi quando si é in procinto di acquistare un personal computer é perché mai è facilissimo trovare macchine con licenze proprietarie e solo un ridicolo assortimento di hardware senza sistema ovvero senza un Os preinstallato su cui poter liberamente utilizzare un sistema free ed open source?
I grandi brand mettono in listino giusto qualche modello (di solito nelle linee business) senza S.O. ma in genere sull’hardware migliore è sempre presente un sistema di casa Microsoft.
Una volta si parlava di rimborso dei costi di licenza ma per innescare una procedura di rimborso si fa una fatica tale che spesso si rinuncia a priori.
Questo è un ottimo articolo di Felipe se t’interessa comprare pc linux based
http://pollycoke.org/2010/06/26/comprare-pc-con-linux-in-italia-lista-di-rivenditori/
http://pollycoke.org/2011/03/18/garlach44-galway-15-6-pro-portatile-ubuntu-per-pollycoke/
Che cosa riguarda il rimborso della licenza di Windows o anche volendo MAC OS X perché possibile usare sulla computer della casa apple anche solo linux , risulta molto complesso e soprattutto la cosa più importante è che i costi dovuti al rimborso sono più importante che il prezzo della licenza della vera e proprio .
Alcuni utenti sono riusciti a farsi rimborsare la licenza di Windows dalla Microsoft ,
ma da cosa so là apple si rifiuta di rimborsare il prezzo della licenza visto che fa parte integrante del suo prodotto allo stesso titolo della hardware .
Ma è sempre possibile comprarsi un computer e assemblarsi per conto suo così da non pagare la licenza ,
ma spesso volentieri questi computer viene montata una licenza di Windows crack
puoi guardare anche qui:
http://it.bestshopping.com/search.php?q=linux&cerca=Cerca&r=1&marca=&categoria=Personal+Computer&grid=0&tiny=0
su internet si trovano computer linux based, il problema fondamentale è che la totalità dei rivenditori vende quasi esclusivamente computer con Windows, in tanti anni ho visto solo 1 o 2 pc che dichiaravano di aver installato linux, e fra l’altro erano tra i più economici e con minori capacità degli hard disk, che ricordi erano marchiati Jeppsen venduti nella catena commerciale Unieuro.
All’epoca del lancino di microcomputer il famoso ASUS Eee PC 900 di base montava il sistema operativo linux , dopo tutti i modelli successivi montavano Windows XP
È mi ricordo che era motivo perché la gente non lo voleva comprare quindi preferiscono vendere computer due sono sicuri di poterli vendere e di non avere come spada di Damocle il sistema operativo linux .
Aggiungerei un altro problema molto importante è che non sono disponibili in driver per i nuovi dispositivi appena arrivati sul mercato spesso è necessario aspettare anche diversi mesi il tempo che programmatori fanno ingegneria inversa su driver quelli di Windows per adattarli al kernel di linux , ad esempio quando ho provato a installare Debian L’ ultima volta non potevo usare il mio lettore blu ray a differenza di Windows dove driver sono disponibili insieme al prodotto o reperibili sul sito del produttore .
Pongo una scelta. Ubuntu o Fedora? io ho sempre avuto questo dubbio ma mi sono concesso alla più comune ubuntu. Qualcuno può sottolinearmi le differenze importanti?
Per l’acquisto di pc linux ecco qui: http://www.garlach44.it/index.php
Io fatto la scelta di Ubuntu per il server di casa ,
una delle motivazioni mia era la sua comunità molto ampia e soprattutto parlante italiano .
una delle differenze maggiori tra le due distribuzione Ubuntu è fondata su Debite e ne recupera tutte le caratteristiche a differenza di Fedora è basato su Red Hat è stata una distribuzione specializzata per i server .
ma comunque si può dire che anche fedora è diventata user-friendly? Nel senso di aspetto estetico, facilità d’uso, installazione, e quant’altro fanno gli utenti normali?
Ormai ho utilizzato più di una decina di distribuzione Linux , e fino adesso l’unica che è più meno user friendly è Ubuntu ,
Tutte le altre le trovo troppo complesseper un utente medio ,
È per un principiantemi sa che non c’è nessuna distribuzione che conviene e conviene usare Windows .
Fedora ha un installazione grafica o da riga di comando?
ormai tutte le distribuzioni linux hanno un’interfaccia grafica per l’installazione ,
sennò avrebbero ancora meno successo che hanno attualmente ,
mi ricordo che avevo installato la distribuzione Red Hat aveva l’interfaccia grafica di installazione , ma non avevo installato l’interfaccia grafica per l’utilizzo normale .
Dopo tanti anni ho capito che linux non può e non deve diventare user friendly, almeno come lo intendete voi. Ho smesso di consigliarlo a tutti, se diventasse come Windows non sarebbe più linux non credete? E comunque chi sa usare veramente Windows xp sa che non è user friendly.
Io credo che dato che ci sono tante distribuzioni si può fare invece. La distribuzione con interfaccia grafica personalizzabile e facile per gli utenti normali..
E poi altre più o meno diverse e complesse per gli esperti, per le aziende, per lo sviluppo ecc..
Comunque non raggiungera mai il livello di win perchè non puoi usare ubuntu senza sapere almeno aprire aprire una shell per magari aprire un gzip, un tar o per installare dei pacchetti..
È proprio quello il punto debole delle distribuzioni linux e l’installazione dei programmi anche se ultimamente è stato fatto passi da gigante nella distribuzione Ubuntu con un unico applicativo che permette di installare un quantitativo astronomici di programmi ,
ma un Windows manteneva il primato per lunghi anni di avere l’installazione è più semplice di tutte , è talmente semplice che le persone installano tutto e di tutto senza rendersi conto di cosa fanno dopo si lamentano che i loro computer è intasato .
Io invece penso che sia proprio l’utente medio a dover passare a linux. All’utente “professionista” che usa Autocad o software particolari, oppure a chi usa il computer solo per giocare non conviene, ma le attività che sono più svolte al computer sono la scrittura di documenti, la lettura di documenti, pdf, ecc. la stampa e la navigazione in internet. Per quanto riguarda internet a linux credo che sia il sistema più comodo, da diversi anni a questa parte la rete non ho mai avuto bisogno di configurarla, se non per decidere se usare le impostazioni della LAN di casa o dell’uni. E anche qui mi sono trovato molto bene rispetto a windows. Ora non so come stanno messi windows seven e vista, ma per cambiare ip, gateway ecc. a xp bisognava scrivere ogni volta tutto, mentre su ubuntu c’è il network manager che se la vede lui! è di una comodità impressionante! Ho finalmente detto addio a installare tutti i driver di tutte le periferiche a ogni reinstallazione o aggiornamento del sistema operativo, e quando qualche amico mi chiede di formattare il suo computer gli propongo sempre ubuntu. finora non ho mai avuto lamentele 🙂 Gli unici “problemi” che può dare ci sono quando un utente è abituato a una certa interfaccia, ad esempio a un mio amico ho installato microsoft office 2007 con wine perchè sua madre non trovava i pulsanti su openoffice, ma per il resto è andato tutto ok! Alla fine al giorno di oggi si fa quasi tutto su internet, e firefox funziona bene su tutte le piattaforme, questo è l’importante
Sono pienamente d’accordo con te…è l’utente medio che può effettuare per primo la migrazione netta verso Linux, senza paura alcuna perchè dal punto di vista dell’utlizzo che ne farebber del PC, windows o linux non gli cambierebbe niente. Al contrario, il professionista deve ancora subire il dominio della microsoft sul mercato dei software professionali, come Autocad appunto, vittima sicuramente di un complotto tra software house
beh, è da parecchi anni che tutte le distribuzioni si sono adeguate, anche se ognuna ha il suo sistema di gestione dei pacchetti… debian e derivati hanno i deb, red hat e derivati gli rpm ecc. qualcuno cerca di trovare un accordo comune per utilizzare lo stesso sistema su tutte le distribuzioni, ma non credo che si farà mai. sia deb che rpm sono ottimi gestori, e debian e red hat sono le più importanti distribuzioni, e i rispettivi sviluppatori sono autosufficienti per quanto riguarda il mantenimento dei gestori.
concordo su quello che hai detto su windows, un sacco di gente installa programmi a caso e poi si lamenta che ha i virus sul computer…
per chi non la conoscesse, Fedora è una distribuzione da provare. Io la uso su computer fisso di casa, mi piace molto, ma l’unica cosa che non sopporto è la lentezza ad installare gli aggiornamenti. È anche un pò colpa del computer, però è proprio lenta a farlo… Per il resto io la consiglierei a una categoria di utenti che non sta al primo approccio con linux (per quella c’è ubuntu)
Con Fedora mi è capitato di dover andare a smanettare in configurazioni particolari affinchè tutto andasse per il meglio, ma niente di impossibile. In ogni caso questo 15esimo rilascio sarà da provare assolutamente!
Sempre parlando di Fedora, esiste una distribuzione di cui è disponibile anche una versione CD-LIVE (più che altro DVDLIVE) che è compilata proprio per chi svolge la professione dell’elettronico. Integra già al suo interno tutti i possibili software freeware per l’eletronica che si possono immaginare per i sistemi operativi Linux. La distribuzione in questione si chiama FEL (Fedora Electronics Lab) e l’iso della versione CDLIVE, da cui è anche possibile effettuare l’installazione su disco fisso, è scaricabile liberamente (come per tutte le distribuzioni linux, ovviamente) dal sito ufficiale:
http://fedoraproject.org/wiki/ElectronicLab_Spin
Ovviamente, oltre ai software per la progettazione/simulazione elettronica, ci sono anche gli applicativi tipici per lavori di ufficio come Open Office, FireFox, ecc…
Poiché sono nato con GNU/Linux e lo sto usando da più di un decennio allora rispondo un po’ a tutti i post sopra questo:
1) Fedora, prima si chiamava Fedora Core, è una derivata da Red-Hat, o meglio Red-Hat “utilizza la commuity” (frase impropria) per poi apportare le modifiche (parola impropria) al suo gioiello Red-Hat Enterprise;
2) Le distribuzioni “gratuite” sono oltre un centinaio ognuna con le proprie caratteristiche. Qui la lista (in)completa -> http://www.distrowatch.com;
3) Tutti i programmi e tutti gli ambienti desktop (KDE; Gnome, XFCE, LXDE etc) sono interamente localizzati in Italiano unitamente a tutti i programmi dai più “importanti” (LibreOffice, K3b etc) ai “meno uitilizzati”;
4) Community Italiane ce ne sono svariate su Debian, Slackware, Mandriva, Ubuntu, Mint, OpenSuSE, Fedora, Gentoo etc;
5) AutoCAD è diventato uno standard semplicemente perché all’epoca non c’era nessuno che lo contrastava (di fatto era un monopoilista). Oggi per GNU/Linux, coloro che sono interessati al CAD meccanico possono trovare, ad esempio, VariCAD (http://www.varicad.com/en/home/) e Medusa4(http://www.cad-schroer.it/Software/MEDUSA4/);
6) Accessibilità e disabilità: al momento l’unica pecca è rimasto il riconoscimento vocale sebbene ci sono un paio di software (Simon e un altro il cui nome al momento mi sfugge) che stanno crescendo in tal senso. Per tutto il resto, sintesi vocale (Festival), magnificenza caratteri, tastiere Braille e tutto il resto è pienamente supportato di default, in sostanza non occorre fare nulla, collegare/avviare e utilizzare (almeno per i prodotti più noti);
7) A domande banali e ripetute più e più volte si è fortunati se si riceve una risposta del tipo “Cerca nel forum perché è un argomento già scritto”. In genere se la soluzione sta nella semplice consultazione di un manuale online (comando man) o simile la risposta è più secca e decisa “RTFM”, per il significato -> http://it.wikipedia.org/wiki/RTFM
8) Questione driver: sebbene a me l’USB non piace, ma GNU/Linux è stato il primo sistema operativo a supportare nativamente lo standard USB 3.0 (a partire da Giungo 2009 – annuncio ufficiale http://www.tomshw.it/news.php?newsid=18470 ) cosa che ancora ad oggi altri sedicenti sistemi operativi hanno qualche difficoltà in tal senso;
9) L’ingegneria inversa è necessaria perché i produttori, credendo di avere chissà quale segreto di stato, non rilasciano le specifiche necessarie per creare un driver decente anche per stupidi gadget;
10) Blue Ray pienamente supportato da un paio di anni;
11) Giochi: pensate sia il caso che io faccia una lista di almeno un centinaio di titoli e tutti pienamente validi? …commerciali, free open source, mod e quant’altro….
12) Uso da un decennio GNU/Linux e fin dall’inizio ho utilizzato sempre un ambiente dekstop (KDE), quindi è sempre stato pronto per il desktop, questa è una litania che oramai sento, appunto, da un decennio :-/ ;
13) Cinque computer tutti con GNU/Linux, mai pagata una licenza Microsoft WIndows semplicemente perché tutti i PC erano senza sistema operativo. Basta cercare un po’ in rete. C’è una distribuzione italiana che fornisce PC anche senza Win (http://www.openmamba.org/)
14) Ubuntu o Fedora? …il problema non sussiste: io utilizzo Debian sul server remoto, Slackware su alcuni fissi (applicazioni industriali), Zenwalk sul server casalingo (computer del 1999), Mandriva sul portatile, Fedora e Musix su altri due fissi;
15) Una tipica distribuzione più indirizzata per un uso server e derivata da Red-Hat ed è la CentOS (http://www.centos.org/);
16) Fedora ha un installer grafico (come la stragrande maggioranza delle distribuzioni, ad esclusione della storica e mia preferita Slackware): il nome è Anaconda (http://fedoraproject.org/wiki/Anaconda). Però, volendo, è sempre possibile fare un’installazione da riga di comando/testuale.
17) Operazioni come Gzip, Tar sono del tutto grafiche (tasto destro e dal menù contestuale scegli l’opzione e l’azione). Per i pacchetti hanno tutte il gestore dei pacchetti che risolve le dipendenze in automatico (ad esclusione della Slackware …e io preferisco questa modalità);
18) Il parco programmi è oramai tutto livellato: e qusto vale per Debian e derivate e per tutte le distribuzioni che usano rpm e anche la “ostica” Slackware raggiunge e supera i 15000 pacchetti (solo nel mio piccolo repositorio ne ho una 80ina). Il livello è tutto oltre i 20000 pacchetti installabili …numero più, numero meno;
19) Tutti gli spin di Fedora li trovate qui -> http://spins.fedoraproject.org/it/
20) Infine sono d’accordo (soprattutto sul “NON DEVE”) con chi ha scritto: “Dopo tanti anni ho capito che linux non può e non deve diventare user friendly, almeno come lo intendete voi”. (Cit.)
Bye 😎
P.S.: Non potevo esimermi dal rispondere e in più ho voluto limitarmi nel commento altrimenti avrei dovuto scrivere almeno un altro post di risposta altrettanto lungo. ^_^
A quanto vedo fedora vorrebbe diventare anche essa una delle piattaforme più utilizzate, ma credo che comunque la scalata sarà lunga, è arrivata tardi, e il sistema a finestre più diffuso al mondo ( Windows ), credo che sia insostituibile ormai. Io personalmente windows non lo uso, uso MAC OSX Snow Leopard, ma comunque credo che sia difficile scegliere fedora al posto di Windows, se proprio la dovrei fare.
Fedora è dà considerarsi davvero una ottima distribuzione: è completa, è affidabile e il fatto che sia supportata da red hat è una garanzia. Le polemiche sulle varie distribuzioni le trovo sempre molto sterili, io preferisco fedora ma non posso fare a meno di ammettere che ubuntu ha portato verso linux un numero impressionante di utenti windows come pure non posso fare a meno di ammirare la pulizia e la coerenza della distribuzione debian alla fine ognuno si scegliesse quella che più gli si confà e se poi è sfortunato e deve usare autocad , corel draw o se sfortunatissom internet explorer usasse windows, ma prima di criticare linux si accertasse che la licenza sia vera e non un crakkone 😉
Poi per i maniaci c’è anche http://www.linuxfromscratch.org/. Io non ci ho mai provato ma deve essere molto divertente, dovrei provarci con mia moglie 😀
Io, come avevo già detto in precedenza in questa discussione, uso sia ubuntu che fedora, e apprezzo tutte e due le distribuzioni, però c’è da ammetterlo che per un utente che non fa il sistemista di mestiere è molto più adatto ubuntu. In fedora ho visto la possibilità di variare tantissimi parametri, ma resta comunque leggermente ostica per alcuni aspetti. Ti faccio proprio un esempio semplice: la scelta di installare grub su una partizione dedicata. Questa è una cosa che ha sempre distinto i sistemi fatti in casa Red Hat. Mi ricordo che anche quando avevo usato red hat enterprise linux, ormai 7-8 anni fa, mi si creava una partizione aggiuntiva per l’installazione del bootloader. Questa è una scelta che può essere utile in alcuni casi, ma che personalmente non mi sento di appoggiare. In uno degli ultimi aggiornamenti di fedora, mi è capitato di dover andare a modificare i valori di spazio riservato all’interno del filesystem del bootloader perchè non era possibile aggiornare altrimenti. Infatti quando anaconda cercava di scrivere il nuovo kernel nella partizione, se la trovava piena. A quel punto potevo: o ripartizionare il disco, che è un’operazione in genere molto delicata, specialmente se le partizioni devono essere ridimensionate, oppure potevo mettermi a smanettare con comandi che nessun utente normale conosce (che ho trovato su internet per fortuna), andando a modificare delle impostazioni molto delicate.
Per quel che riguarda l’uso di internet explorer, un pò di anni fa, quando mi dedicavo anima e corpo alla programma di siti web, avevo dei problemi col capo perchè lui si ostinava a usare internet explorer 5!!! Uno dei browser più schifosi mai prodotti!. Io allora mettevo il mio bel javascript che modifica i contenuti della pagina, testato e funzionante con Firefox, e come per magia, mi chiamava e mi diceva che non funzionava niente. Io riprovo e funziona, a lui invece continua ad andare tutto male. Alla fine ho trovato uno script che ora non ricordo più come si chiama, che mi ha installato tutte le versioni di internet explorer dalla 1 alla 7 o 8, configurando Wine per permetterne il funzionamento. In quel periodo di tempo mi è stato davvero utile. mi ha risparmiato l’installazione di windows sul computer.
Tra i vari programmi per windows che ho usato su linux c’è anche MSN. Nel momento in cui se non ricordo male Microsoft ha reso installabile msn solo a chi era possessore di una copia di windows con la licenza, ho scaricato msn messenger e l’ho installato sul mio computer con linux senza problemi. L’unica cosa che ho dovuto fare era l’installazione di un pacchetto per la visualizzazione di html. Per il resto tutto regolare.
I veri problemi, come dici tu nascono con autocad, e prodotti di quel genere. Quei programmi non devono solo funzionare, ma devono funzionare bene, dato che sono abbastanza pesanti già su windows, dove girano nativi.
Linux from scratch l’ho letto ogni tanto ma non mi sono mai informato su cosa fosse. Ora che ho letto mi sembra davvero una cosa interessante! Dovrei provarci anche io quando ho tempo e voglia di smanettare