
La nota azienda Analog Devices introduce sul mercato due nuovi trasmettitori HDMI (High-Definition Multimedia Interface) ADV7525 e ADV7526, dalle dimensioni estremamente ridotte,con un ingombro del 25 per cento inferiore rispetto a quelli offerti dai concorrenti (solo 3,45 millimetri x 3,45 millimetri x 0,505 millimetri).
I nuovi trasmettitori ADV7525 e ADV7526 di casa Analog Devices lavorano a bassa potenza, più precisamente 80 MHz per il modello ADV7525 e 150 MHz per il modello ADV7526; ciò consentirà ai progettisti di dispositivi mobili di raggiungere nuovi livelli di miniaturizzazione mantenendo un'impeccabile qualità video in HD e un'ottima efficienza energetica. Con l'annuncio di questi nuovi dispositivi Analog Devices estende la propria offerta aggiungendo nuove soluzioni con un'interfaccia on-chip video a 24-bit che supporta i già esistenti SOC (sistemi-on-chip) e riducendo per tanto ulteriormente i tempi di messa in vendita e i costi di progettazione.
Caratteristiche dei nuovi ADV7525 e ADV7526:
I nuovi ADV7525 e ADV7526 supportano formati HDTV 720p60f/1080i e fino a 1080p/60f a 1,8 V il che li rende adatti all'utilizzo su palmari, smarthphone, telefoni cellulari, console per videogiochi, lettori multimediali portatili, dispositivi per Internet mobile e fotocamere digitali o videocamere. Per entrambi i modelli avete la possibilità di scaricare i data sheets.
Charles O'Roark, Direttore della Linea di prodotto "Digital Video" per Analog Devices in merito alla messa in vendita dei nuovi trasmettitori ha rilasciato la seguente dichiarazione: Integrando il supporto per risoluzioni di visualizzazione 3-D HDMI e un'interfaccia video a 24-bit su un unico chip, questi trasmettitori sono i primi prodotti in grado di colmare il divario di prestazioni HD tra ultra-slim, dispositivi multimediali e sistemi di home entertainment. I nuovi modelli ADV7525 e ADV7526 sono in grado di fornire supporto audio completo per Dolby Digital e DTS oltre a 8 canali audio per la trasmissione I2S stereo a frequenze di campionamento fino a 192 kHz.
Inoltre con l'inclusione del supporto incorporato per HDCP 1.3 (high-bandwidth per la protezione dei contenuti digitali) i trasmettitori ADV7525 e ADV7526 permettono la trasmissione di contenuti protetti in totale sicurezza. I nuovi trasmettitori HDMI ADV7525 e ADV7526 vengono testati e validati attraverso numerosi test di conformità e garantiscono la piena compatibilità anche con i software video precedenti e il completo interfacciamento con l'ADV7521NK e ADV7523A/ADV7524A HDMI. Entrambi i modelli HDMI sono già in vendita e ordinabili, di seguito le specifiche: ADV7525: prezzo $2.94, dimensioni 3.45 mm × 3.45 mm × 0.505 mm 64-WLCSP ADV7526: prezzo $3.43, dimensioni 3.45 mm × 3.45 mm × 0.505 mm 64-WLCSP

Questi componenti ormai sono diventati essenziale da un po’ di tempo che in qualsiasi dispositivo video come macchina fotografica videocamere o perfino lettori MP3 ci sia la disposizione come uscita HDMI al posto della solita uscita analogica ,
Questo modo di connettersi HDMI ai dispositivi televisivi ha reso molto più facile revisione delle foto o delle distrazioni direttamente su televisore di casa ,
Da cosa leggo ormai siamo arrivati anche a per un funzionamento sia in tre dimensioni e Full HD,
È sicuramente il costo bassissimo di ogni componente lo rende accessibile per qualsiasi apparecchiatura anche detta a basso costo ,
vedi il Nokia C8 che ha un uscita mini HDMI.
tanto oramai l’HDMI è diventato uno standard per la maggior parte dei dispositivi multimediali proprio come l’USB
ecco come è nato lo standard hdmi che può essere visto come una evoluzione delle scart… partendo dalla prima versione che risale al 2002 (1.0) con bitrate 4,9 Gb/s fino a 165 Mpixel/s di flusso video (1080p a 60 Hz) e audio a 8 canali codificato a 192 KHz e 24 bit si è evoluto sino al 2009 anno in cui esce l’ultimo (1.4) con le seguenti caratteristiche:
oltre ad avere un bitrate raddoppiato 10,2 Gb/s ha:
Supporto ad almeno 7 formati 3D
Supporto alla scansione a 240Hz
Supporto alla comunicazione bidirezionale, che include la connessione Ethernet fino a 100 Mbps e lo streaming del flusso audio
Supporto al canale di ritorno per l’audio
Supporto a risoluzioni fino a 4096 x 2160 pixel a 24 fps e 30Hz
tra altre altre cose e un nuovo mini connettore…
il consorzio è formato da Hitachi, Panasonic, Philips, Sony, Thomson, Toshiba e Silicon Image si sono messi d’accordo con l’appoggio di vari produttori cinematografici e tv ad esempio Warner Bros, Fox, Universal e Disney..
me è uscito anche un altro standard che si chiama HDbaseT, promosso principalmente da LG, Samsung, Sony e Valens Semiconductor. La specifica prevede di utilizzare per il collegamento fisico cavi di tipo Ethernet Cat. 5e/6 lunghi fino a 100m, per veicolare in contemporanea segnali video ad alta definizione e 3D non compressi, audio, Fast Ethernet, alimentazione elettrica di potenza e altri segnali di controllo.
Per le sue caratteristiche tecniche ed economiche la tecnologia è stata proposta come successore dell’HDMI. ma non è proprio così perchè se ne serve…L’architettura di HDBaseT, infatti richiede la presenza di un chipset HDMI sia nel dispositivo che trasmette, sia in quello che riceve il segnale, dunque non si può ritenere una tecnologia alternativa ma piuttosto complementare ad HDMI..
Discorso diverso invece si puo fare per i cavi: con HDBaseT, si può arrivare ad una lunghezza massima di 100 metri (come impone lo standar Ethernet) con costi decisamente contenuti, cosa che non è ottenibile con cavi HDMI.
L’Analog Device si è sempre distinta per quanto concerne i propri prodotti mirati appunto all’elaborazione e alla trasmissione dei segnali. Non poteva essere che suo uno dei brevetti per la trasmissione di segnali in formato HDMI da installare su dispositivi portatili. Molto probabilmente la stessa linea di circuiti integrati sarà stato montato sul nuovo Ipad2 con uscita appunto HDMI…magari non proprio questi IC, ma qualcosa di simile e sempre con il marchio Analog Device.
Ma per porta mini HDMI non si parla di quella che ormai hanno tutti i dispositivi elettronici come palmari, smarthphone, telefoni cellulari, lettori multimediali portatili, per Internet mobile e fotocamere digitali o videocamere. Che va collegata al cvetto con uscita USB?
no ne sapevo nulla riguardo lo standard HDbaseT quindi in poche parole cambia solo che puoò veicolare in contemporanea segnali video ad alta definizione e 3D non compressi, audio, Fast Ethernet, alimentazione elettrica di potenza e altri segnali di contrEffettuando una piccola ricerca su internet ho trovato un immagine molto simpatica dove vi confronta alcune interfacce.
ecco il link http://www.tomshw.it/img_vedi.php?img=http://www.tomshw.it/files/2010/07/immagini/26108/hdbaset-comparison-table.jpg
Quest’immagine fa riflettere molto ma soprattutto è di grande importanza notare che HDBaseT non perde campo a confronto con gli altri standard 🙂
no, ti mando un link… quello che dici tu è il mini usb forse … http://www.hwupgrade.it/news/multimedia/mini-hdmi-in-arrivo-un-nuovo-connettore_28935.html
No, assolutamente no!! quella è la miniUSB che a quanto pare dovrebbe diventare a breve uno standard per il caricabatteria dei dispositivi portatili e rendere i caricatori universali e adatti a ricaricare qualunque disositivo sia tramite la USB del PC che attraverso i convertitori AC/DC da collegare a qualunque presa di corrente domentistica.
la cosa più bella è il costo dei cavi.. usi i cavi lan con rj-45 .. e mentre un cavo hdmi da 1,5 metri costa 5 € l’altro lo paghi pochi cent al metro e puoi arrivare sino a 100 metri .. 🙂
si ho sentito anche io questa cosa che devono standardizzare i caricabatterie anche e sopratutto per l’inquinamento quanti di voi hanno ancora il vecchio caricabatteria del cellulare ormai buttato dentro un cassetto?… meno male !
L’unico beneficiario di questa nuova norma unione europea , a parte diciamo l’ambiente ,
è la cara Microsoft che detiene tutti brevetti del USB per ancora qualche anno
in più ha il vantaggio che quanto par di vacanza basta un solo carica batterie per tutti ,
e non come io quanto parte in vacanza di me devo portarne almeno 6 diversi.
il io direi quasi tutti , c’è sempre uno che riesce a distinguersi dagli altri costruttori ,
aplle i suoi dispositivi mobili come l’ iphone anche essendo una porsa USB non si può caricare fuori dai loro caricatori , che naturalmente che vendono a prezzi esorbitanti .
Già, e poi se hai due cellulari,lettore MP4, fotocamera digitale, ecc…ti ritrovi a portarti appresso un sacco di caricabatterie tutti con attacchi e tensioni differenti…Quando si arriverà alla standardizzazione, con un solo caricabatteria si potrà ricaricare di tutto (si pensi ad esempio a quando si parte per un viaggio…inizi a stressarti già nel fare la valigia e nel doverti ricordare di prendere tutti i caricabatterie altrimenti resti fregato dopo…)…A quanto pare la Apple è quella che ancora non vuole aderire al processo di standaridizzazione…ma penso che sarà costretta a fare il grande passo, in un futuro, proprio dagli enti standardizzatori…
Il problema si protrae anche dall’altro lato quello della spina contro il muro ,
Fino che si stain Italia non ci sono problemi né quando è nemmeno quando si fanno nei paesi come la Francia Svizzera Germania dove le prese sono molto simili alle nostre , quando si va ad esempio in Inghilterra o si va in America il problema si protrae anche dalla parte alimentazione dei caricabatterie , in più di portarti tutto un assortimento di carica batteria di ritrovare il metodo per collegare alla rete elettrica.
Si infatti, ma diciamo che tuttavia questo è un problema facilmente risolvibile con un adattore universali per prese elettriche…ci sono in commercio dei kit che bene si adattano a tutte le varie tipologie di prese elettriche…lo spinotto di attacco al dispositivo, invece, non lo cambi ne lo adatti, quindi il problema del portarsi appresso tanti caricabatteria resta valido ovunque ci si sposti…
Come funziona lo standard della sicurezza implementato su questi dispositivi di cui si accenna nell’articolo?
ecco:
http://www.digital-cp.com/hdcp_technologies
c’è proprio il pdf con le specifiche che spiega tutto (in inglese)
poi se vai su wiki alla fine ci son le references con un bel po di link
http://en.wikipedia.org/wiki/High-bandwidth_Digital_Content_Protection
ciao 🙂
Intanto ti ringrazio..appeno ho un attimo ci studio sopra =)=)
Intanto ti ringrazio..appeno ho un attimo ci studio sopra =)=)
è molto interessante che una trasmissione a frequenza di 80 – 150Mhz riesca a gestire un flusso dati tanto abbondante come quello dell’hdmi “completo”, che come detto in precedenza da baffo è dell’ordine dei 10Gb al secondo. In genere si usa modulare il segnale a frequenze molto maggiori di quella del segnale! Domani cerco qualcosa a riguardo nei datasheet dei componenti.
Abbiamo visto come case produttrici di componenti elettronici si siano impegnate, negli ultimi anni, a definire e progettare IC adatti, ad esempio, alla trasmissione, decodifica e gestione dei segnali audio/video in formato propriamente digitale transitanti su un unico complesso di cavi secondo lo standard HDMI. Un esempio concreto ci viene dato proprio dall’Analog Device, leader mondiale nella progettazione di IC dedicati alla gestione e digitalizzazione di segnali di tipo analogici. Si parla tanto di standard HDMI, ma una potenziale importanza per il successo di tale standard è da attribuire ai cavi adottati per il collegamento tra i dispositivi.
Il Cavo Hdmi è uno strumento la cui funzione è quella appunto di permettere il collegamento tra due apparecchi in grado di supportare un flusso audio video digitale.
Come suggerito dal nome stesso, il cavo è basato sullo standard HDMI, sigla di High-Definition Multimedia Interface (Interfaccia Multimediale ad Alta Definizione), ed è inutile continuare a sottolineare che si tratta di uno standard digitale commerciale adoperato per la gestione del transito di segnali audio/video. La cosa interessante, è invece, che lo standard HDMI, la cui creazione si deve nel 2002 ai principali produttori di elettronica (tra cui Sony, Hitachi, Panasonic, Toshiba, Thomson e Silicon Image), ha ricevuto l’appoggio dei grandi produttori cinematografici (Fox, Warner Bros, Universal, Disney) e operatori televisivi.
Tale standard permette lo scambio di flussi audio e video in alta definizione. Poiché vengono unificate in un unico standard tutte le periferiche coinvolte nella gestione audio e video, un semplice cavo HDMI è in grado di assolvere da solo alle funzioni svolte da cavo VGA, cavo coassiale, S-Video, DVI e così via.
L’interfaccia HDMI permette insomma di trasportare contemporaneamente segnali audio e video, con il risultato che è sufficiente una semplice presa per collegare qualsiasi periferica e avere uno stream audio/video completamente digitale.
Per comprendere i vantaggi dell’interfaccia HDMI basti pensare che per trasportare la stessa quantità di dati di un cavo HDMI con un classico cavo analogico (ad esempio coassiale), occorrerebbero addirittura sei cavi per la componente audio e tre per quella video (perché parallelizzando più cavi, aumenta la banda passante del mezzo di trasmissione e siccome la banda passante è relazionata al bitrate del segnale in transito, allora si riescono a trasmettere più bit a parità di tempo considerato -> aumenta il bitrate appunto! )
Lo standard HDMI, per come è stato definito, è stato reso retrocompatibile con l’interfaccia digitale DVI, nonostante quest’ultima sia in grado di trasportare esclusivamente il segnale video. Tale interfaccia è inoltre compatibile con i maggiori formati video, come PAL, NTSC e ATSC.
Per le sue particolari caratteristiche, tale standard trova frequente applicazione per il trasporto del segnale audio e video di apparecchiature come lettori DVD, lettori DivX, lettori Blu-Ray e ricevitori satellitari, console da gioco come X-Box 360 e Playstation 3, verso video proiettori, schermi digitali LCD e Plasma.
Ovviamente, il successo dello standard HDMI è da ricercare non solo nella tipologia di cavo adottato, ma soprattutto nell’evoluzione dell’interfaccia di collegamento che negli anni ha registrato una serie di importanti migliorie nelle sue caratteristiche, funzionalità e potenzialità . Le modifiche introdotte a ciascuna nuova versione hanno interessato esclusivamente la gestione software del protocollo di trasmissione, lasciando invariate le componenti hardware, connettore e cavo HDMI.