
Sony ritorna sul mercato con un netbook basato su ARM. La Sony è sempre stata conosciuta per la sua ingegnosità e il design sorprendente, ma nel ultimo periodo non abbiamo sentito molto di questa società nel campo hardware.
Siamo riusciti a trovare alcune informazioni sul nuovo netbook / tablet di Sony, che forse sarà dotato di certificazione PlayStation. Una cosa molto interessante è che il nuovo dispositivo di Sony sarà un PC Vaio Hybrid (sarà costituito da due componenti). Sì, è un notebook vero che sarà piuttosto sottile, con la tecnologia Light Peak di Intel, che è quello che conosciamo ora come Thunderbolt. Tra le caratteristiche hardware ci sarà un display Wireless da Intel, SSD o hard drive flavor, processore i7, nessuna unità ottica, uscita HDMI con supporto 3D, la durata della batteria da 8 a 16,5 ore e dovrebbe pesare intorno a 1,13 kg.
Il secondo componente fornirà: GPU (AMD Whistler-XT con 1 GB di VRAM), disco Blu-ray (lettura/scrittura), uscita HDMI, uscita VGA, porta RJ45 Ethernet, USB.
Il Vaio che aspettiamo avrà Chrome OS.

Temo di non aver capito, in pratica è un pc composto da due unità, lo schermo e un corpo mecchina? Poi nel titolo si dice che sarà basato su architettura arm e poi si dice che monta un i7? Le cose non tornano. Manca anche la diagonale dello schermo. Poi qualcuno mi spiega cos’è lo schermo wireless?
Sony è sempre un po misteriosa quando lancia nuovi dispositivi. Da notare le differenze con il marketing gestito dalla Apple. Comunque è un PC netbook, ma viene spesso chiamato tablet.
Dovrebbe essere un ibrido con una componente gestita dal Tegra2
http://www.nvidia.com/object/tegra-2.html
Il mio inglese non è gran che ma dal link sembra che Sony abbia annunciato il lancio due distinte unità: la prima è quella descitta in questo articolo mentre la seconda che è quella basata su architettura ARM e che dovrebbe montare Chrome OS è un pc da 11″ e montare un processore nVidia Tegra 2.
L’unità invece descritta in questo articolo è composta da due parti separabili che possono essere unite per aumentare la connettività. Almeno dal link ho capito così.
trovo molto interessante la scelta di un processore con l’architettura di tipo ARM ,
visto che ultimamente anche la Microsoft ha annunciato di potere migrare anche su altre piattaforme come nel caso ARM ,
È da tanto tempo che aspettiamo il sistema operativo Chrome OS e io pensavo perfino che era stato un progetto abbandonato a profitto del progetto Android ,
Ma si parla comunque anche nell’articolodel processore i7 dell’Intel e non mi risulta che usa architettura ARM ma un’architettura x86 nel link che ci avete messo a disposizione non si parla in nessun caso del tipo di processore montato su questo tablet
Nemmeno a me è chiaro che cosa sia un display wireless.. O meglio..non riesco a comprendere come sia possibile girare un video, magari in HD su uno schermo con una tecnologia senza fili.. O viene usato un protocollo dedicato…oppure…non può certo essere una semplice connessione punto a punto tra due perferiche..
Non so se mi sono spiegato =)
Mah è bello come computer, ma ora si stanno fiondando tutti sui computer ultra-sottili che non hanno hard drive, unità ottica, tutti stanno producendo tablet, ma credo che la migliore è sempre Apple che rea dei dispositivi bellissimi, li ho provati in prima persona, e non riesco più a tornare indietro. Comunque la soni rimane una delle più grandi marche al mondo, soprattutto per la console PlayStation, che non farei a cambio con nessun altra cosa, è una console stupenda e no ha eguali in campo video game.
Thunderbolt è il nome di una tecnologia sviluppata da Intel (precedentemente nota con il nome in codice Light Peak), in collaborazione con Apple, allo scopo di collegare una vasta gamma di dispositivi multimediali quali fotocamere digitali, schermi, riproduttori audio/video e unità di memorizzazione. La larghezza di banda offerta dalla prima generazione di tale tecnologia raggiunge i 10 Gbit/s bidirezionali. Ogni connettore Thunderbolt porta due canali quindi in teoria ogni connettore è in grado di ricevere e trasmettere 20 Gbit/s. Lo standard è stato sviluppato per poter essere espanso fino a 100 Gbit/s e lo standard prevede l’utilizzo dei cavi in fibra ottica per raggiungere le larghezze di banda più elevate. Il connettore è identico al connettore mini DisplayPort sviluppato da Apple e difatti Thunderbolt è compatibile con i monitor DisplayPort. Lo standard combina i protocolli di trasferimento dati DisplayPort e PCI Express in un unico flusso dati, questo permette al connettore di gestire sia monitor che generiche periferiche. Nell’idea dei promotori dello standard Thunderbolt dovrebbe sostituire i diversi connettori presenti nei computer diventando l’unico connettore presente nel computer per il trasferimento dei dati. Lo standard gestisce fino a 6 dispositivi in cascata ed è in grado di alimentare i dispositivi dato che fornisce un cavo di alimentazione integrato che è in grado di fornire al massimo 10 Watt di potenza. Ogni cavo può essere lungo al massimo 3 metri (nell’implementazione in rame).
La trasmissione video su una rete Wi-Fi standard
In realtà non è così impossibile anche usando protocolli ad esempio WiFi-G ( IEEE 802.11 g ) per intenderci quello che è montato sul router di Alice che ha fornito dalla Telecom ,
Avendo solo una connessione alla volta puoi avere una velocità di dialogo 54 Mbis/s , adesso teniamo conto che un flusso video o screening Full-HD con compressione molto importante usare H.264 / MPEG-4 così da ottenere un flusso video reale di 5 Mbis/s quindi è perfettamente realizzabile a livello teorico.
Senza usare nessuna tecnologia avanzata o dedicato
Mi sembra un pochino un po’ troppo avanguardista per cosa si fa attualmente , si trovano ancora tranquillamente dei monitor che hanno solo VGA immagina connettori infilò ottica ,
Il mercato non sopporta queste tecnologie troppo avanzate basta vedere tutte le prove che ha fatto Apple per integrare un suo protocollo nel mercato ma come sempre esiti mediocri,
Per un evidente costo il più clamoroso è stato IEEE 1394 o FireWire non è riuscito a soppiantare USB anche con elevate capacità e un sistema di funzionamento molto più efficiente .
E all’epoca aveva anche un alleato molto prestigioso come la Sony.
Ricordiamo anche il sistema SCSI chi ha fatto la stessa fine visto i suoi elevati costi .
Il mercato vuole materiale mediocre e a bassissimo costo .
perché semplicemente non riesce nemmeno a pagarsi le bollette in Fine messi ,
Comunque vuole pagarsi la tecnologia quindi va al più economico .
Ma credo che sarebbe decisamente sprecato dedicare una connessione simile per una semplice trasmissione video..
E comunque, usando 802.11g che si basa sul Tcp/Ip non c’è un elevata perdita di dati? Il tcp/ip non è affidabile per niente.. non è ammissibile che sullo schermo arrivino video e immagini con errori no? 😉
Sinceramente..nemmeno riesco a capire per quale reale motivo possa essere utilizzato un display lontano dalla sua “base”.. Tutti i problemi che abbiamo in casa connettendo un portatile al router..
Esempio: allontanandosi dalla base con lo schermo che succede? LA frequenza di trasmissione dati diminuisce?
Sono molto confuso =)
Apple è bella, come ho detto in un altro articolo, solo e soltanto per alcune cose.
Non è un alternativa a windows, ci aggiunge qualcosa..
Poi alla gente piace l’estetica e allora…
La sony non ha davvero eguali in camo consolle, su questo non c’è ombra di dubbio, anche se di recente ha perso dei passi importanti verso la nintendo..
Ciò è dovuto al fatto che la nintendo si occupa solo di consolle, la sony sta spaziando su tutto..e lo fa alla grande!
Concordo a pieno, adesso, con itempi che corrono, il mercato vuole cose che costano poco quindi ci va di mezzo la qualità. Anch’io non riesco a capire cossa possa servire un portatile con lo schermo “estraibile” dalla base??? Forse mi sfugge qualcosa!!!
o forse sfugge qualcosa alla sony =)
È solo una novità che provano a lanciare si piace molto al pubblico ,
Continuando su questa di senno l’abbandoneranno ,
Da quanto ho letto questo articolo in fin dei conti mi potrebbe anche fare comodo avere lo schermo staccabile ad esempio io stesso che faccio conferenze come avere lo schermo anche a 2 – 3 m dalla computer potrebbe fare comodo .
a volte nelle cose stranissime è lì che si ottengono le migliore innovazioni .
Esatto..è proprio una novità anche se io discutevo sopra che potrebbe avere dei problemi, non so =)
Sono d’accordissimo sulla tua ultima frase 🙂
Si, apple crea dispositivi bellissimi, ma con i pochi contatti che ho avuto con questi dispositivi, ho deciso che non ne acquisterò mai uno. Sono convinto che la apple sia stata una grande azienda prima dell’invenzione dell’ipod e del passaggio ai processori intel. Ora comprare un computer apple vuol dire acquistare un computer a prezzo maggiorato e hardware minorato oppure vecchio. Se uno vuole un computer con hardware recente deve vendere un rene. Credo che la possibilità di scegliere sia una grande cosa. Probabilmente al giorno d’oggi sarei stato possessore di un mac, se solo questo avesse avuto un processore PowerPC, ma hanno preferito uniformarsi… affari loro. Stimo comunque le aziende che cominciano a produrre soluzioni basate su ARM. ora cominciano a essere non solo i cellulari, ma si stanno facendo spazio anche netbook e soluzioni ibride. recentemente un’azienda (non ricordo proprio quale) ha prodotto un prototipo di computer portatile con un processore ARM e un x86 che lavorano più o meno in parallelo: praticamente si poteva scegliere quale cpu avviare. nel caso che l’utente avesse scelto la cpu ARM si sarebbe avviata una distro di linux di quelle super leggere, tipo splashtop (o come si chiama ora), e nel caso si fosse scelta la cpu x86 sarebbe partito windows o altro.
Comunque tornando in topic, Sony ha presentato 2 soluzioni distinte (questo dall’articolo non si capiva) Una con le caratteristiche elencate nell’articolo, e un’altra con processore ARM e chrome os. Cito Il secondo è caratterizzato dalla piattaforma Nvidia Tegra 2 (250), un display 11.6 pollici con risoluzione 1366×768 di tipo LCD, 1 GB di RAM, 16 GB di memoria di massa di tipo eMMC e connettività Wireless WAN. Mi sento di dissentire sulla scelta del sistema operativo. Non sono un boicottatore di google, ma non mi è chiaro il senso di chrome os. Al giorno d’oggi ci sono diverse distribuzioni di linux molto funzionali, che però lasciano l’utente con un computer che può gestire autonomamente. Vedo chrome os come uno splendido linux con le mani mozzate. Più in generale sono contrario al cloud computing: sebbene oggigiorno internet è praticamente ovunque, si resta scoperti quando si usa il computer in giro, cosa molto probabile per un netbook, e non tutti sono disposti ad abbonarsi a un servizio internet tramite rete 3g o simile. A tal proposito avrebbe fatto anche comodo integrare uno slot per schede sim con modem integrato. Inoltre ci sono anche le questioni etiche, che personalmente eviterei, ma a molti non piace, anche a ragione, l’idea che i propri documenti, anche riservati, stiano in mani di altri. Anche la scelta della memoria di tipo eMMC è alquanto opinabile. Nel nome “e” sta proprio per embedded. Non mi stupirei se sony saldasse questi moduli di memoria (spesso racchiusi in package bga) direttamente sulla scheda madre. questo vorrebbe dire che ci si ritroverebbe a non riuscire più ad aggiornare o sostituire la memoria di massa del proprio computer. Non mi sembra uno scenario molto allettante. Probabilmente sony è intenzionata a puntare a un prezzo competitivo, altrimenti questa soluzione, potrebbe purtroppo essere l’ennesimo flop dell’azienda.
Un pò di tempo fa ho pensato che i cellulari attuali hanno un sensore della fotocamera adatto a funzionare alla stessa maniera di un sensore ottico per mouse. ho detto chissà se è possibile usare i cellulari come mouse… poi con le caratteristiche del touch screen si sarebbero potute fare un sacco di cose interessanti ecc. ma poi sono sceso dalle nuvole e ho pensato “ma a che bip serve?” e ho continuato a fare cose più serie. Ora poche settimane fa la apple deposita un brevetto su questa stessa identica cosa XD che rosico! la prossima volta che mi viene un’idea del cavolo corro all’ufficio brevetti
Mi sono informato un pò e pare che il bluetooth ver.4.0 nella configurazione high speed riesca a raggiungere 24Mbit al secondo di velocità. Questa velocità, con un’adeguata compressione dell’immagine permetterebbero a mio avviso di staccare un monitor dalla base senza troppi problemi. Per quanto concerne la preoccupazione sul tcp/ip, di sicuro non si perde niente. il tcp/ip contiene all’interno della header del pacchetto anche dell’extra informazione con un codice di controllo dell’errore (checksum). In caso un pacchetto venisse perso, il destinatario comunica l’errore alla sorgente che provvederà a ritrasmettere il pacchetto. Proprio per questo tcp ip è affidabile. Non credo però che sia la soluzione più adatta a questo tipo di problemi. in primo luogo bisognerebbe assegnare un indirizzo ip anche al monitor, e potrebbe non essere una cosa desiderata. In secondo luogo preferirei usare come protocollo udp. Questo per il fatto che proprio per la sua natura robusta tcp è lento. udp è meno robusto, infatti non prevede la ritrasmissione in caso di errore. E non necessariamente è obbligatoria la completa esattezza dell’immagine a schermo. Alla fine si tratta di un flusso continuo di immagini, chissenefrega se se ne perde un pixel! Lo stesso principio è utilizzato per la telefonia. Non costerebbe nulla chiedere la ritrasmissione di un dato nel momento in cui arriva corrotto, ma siccome stiamo trattando trasmissioni in tempo reale, non conviene… male che va, se il dato deve essere necessariamente esatto il destinatario se ne accorge e chiede la ritrasmissione dal livello applicativo, piuttosto che dal livello di trasporto. Comunque in generale in caso di allontanamento dalla “base” la velocità di trasmissione diminuisce proprio perchè essendo maggiore la probabilità di errore in un pacchetto, saranno in numero maggiore gli eventi di ritrasmissione che si verificheranno e diminuiranno l’efficienza della rete. Spero di essere stato abbastanza chiaro. Se servono ulteriori spiegazioni chiedi pure
Una curiosità quanto costa un brevetto e quali sono le condizioni necessarie per presentare un prodotto all’ ufficio brevetti ?
è necessario che funzioni o può essere anche semplicemente un prototipo o una idea?
Non so a quanto possa ammontare il costo di deposito e mantenimento di un brevetto, ma penso che un minimo di realizzazione della tua idea ci debba essere, ma ripeto se qualcuno ha da smentire su ciò che ho detto, accetto volentieri i suoi commenti perhcè a riguardo non sono informatissimo
Di sicuro non c’è bisogno di avere una cosa funzionante, mi viene da ridere solo a pensare che è stata brevettata la tavola ouija che serve a parlare con i morti…
comunque secondo la legge italiana per un brevetto si devono pagare oltre 6000 euro l’anno, dal quinto al ventesimo anno di deposito. Inoltre chi deve depositare il brevetto a proprio nome paga da 120 a 600 euro una tantum, a seconda della lunghezza del documento, come diritto di deposito. Inoltre per rendere il brevetto interazionale è necessario pagare altri 4000 euro, e regolarizzare il brevetto in base alle leggi delle nazioni interessate. a conti fatti per poter brevettare un prodotto, e far valere il brevetto in europa è necessario spendere tra 100 mila e 130 mila euro… un salasso! 😀 E tutto questo non comprende le spese di traduzione e degli uffici brevettuali che si occuperanno delle pratiche! È assurdo!
Lasciatemi passare l’espressione di sconcerto…porca miseria…e a dire che mi frullava nella mente l’idea di realizzare qualcosa e di proteggere il progetto sotto brevetto…e per mantenerlo dovrei sborsare tutti quei soldi? Se il costo di mantenimenteo del brevetto è in scala pari a quanto costava ai tempi di Meucci, ora capisco perchè perse il brevetto del telefono successivamente acquistato da Bell…è una follia assurda!!
Un mio amico mi stava raccontando che al giorno d’oggi nell’industria della micro e nano elettronica (quella dei ciruiti integrati, per intenderci) il brevetto non è più così utilizzato per proteggere le proprie idee, perchè tanto, una volta realizzato il dispositivo nessuno può andare a vedere che c’è dentro. E allora nessuno può assicurarmi che l’idea da me brevettata, non si trovi nel circuito di un altro produttore. Viceversa, io posso usare nel mio circuito idee, brevettate o meno, sviluppate da altri, senza che nessuno mi dica niente. In questa situazione a nessuno più conviene tenersi sulle spalle la spesa di un brevetto internazionale
Veramente… Che convenienza hanno gli inventori depositarne uno?? O sei una grande azienda che se lo può permettere oppure ci rinunci.. Di certo un privato non spende cifre simile solo per un brevetto.. è assurdo si.
Dovrebbe fare in modo che crescano le idee dei singoli, dovrebbe consentire no sviluppo dei piccoli, piuttosto che dei grandi marchi già affermati.. E’ come incanalare il flusso di denaro solo verso chi ne ha già abbastanza =)
Bè..su questo non hai torto.. A livello elettronico non puoi assicurarti queste cose ma in altri campi non è proprio così semplice no?
Devi pensare soprattutto anche il fatto che prima di tutto modificando leggermente circuito puoi ottenere le stesse prestazioni così da evitare di pagare le licenze dovuti e in più il fatto che la fabbrica che costruisce i semiconduttori soprattutto tecnologie molto spinte come 45 nm è solo una .
Comunque sia e esistono delle tecniche di ingegneria inversa che permettono di risalire allo schema elettronico a partire dal pezzo di silicio , Questo viene impiegato soprattutto per recuperare dei dati nelle smart card ad esempio carte di credito o pay – tv .
È il fatto anche se ce la fa in vista dei costi di avere un brevetto ,
e il fatto di farlo rispettare davanti alle grandi aziende che si possono tranquillamente pagare avvocati a raffica e e se proprio non basta si comprano anche il tribunale .
Su questi di do tutte le raggioni del mondo, nintendo è nata per i video game, ma la sony con l’uscita della prima play station ha rivoluzionato il mondo intero, introducendo lanche la grafica 3D
Il 3d, il dual core, il blu ray.. queste sono le grandi innovazioni che ha portato con le consolle..
Faccio notare a tutti che la play 3 è stata parzialmente craccata sono un paio di mesi fa..dopo un paio d’anni che era in commercio. la nintendo o xbox o altre consolle non sono durate così alungo. Questo rende evidente come la sony si impegni notevolmente nel settore.
Torna tutto al discorso di mercato che è stato fatto nell’altro topic.=)
ma naturalmente la sony, è la sony, e per me in console rimane imbattibile, ma anche in altri campi
tempo fa tentai di brevettare un dispositivo elettronico, ma tra tutte le prove che doveva superare e la non garanzia che te lo copino magari modificando una virgola, nonchè le spese annuali da pagare per mantenere la proprietà del brevetto, mi ha fatto desistere dall’idea di portar avanti il progetto per una produzione industriale.
Sai cosa tiene tranquilli noi che lavoriamo con l’elettronica e soprattutto con i microcontrollori? Che per copiare il progetto e quindi violare quella che viene definita “proprietà intellettuale” è necessario non solo ricostruire l’hardware ma sapere cosa c’è dentro la memoria del microcontrollore. Con tutte le tecniche implementate per assicurare la completa protezione del codice, è praticamente impossibile violare l’idea che è dietro quella realizzazione. questo è il motivo per cui i cinesi, quando cercano di imitare un nuovo device elettronico, non riesco a farlo identico all’originale e questo perchè gli ingegneri cinesi, tramite il reverse engeneering, ricostruiscono l’hardware ma propongono un software che secondo loro deve andare in quel modo, trascurando tante altre sfaccettature come le ottimizzazioni ad esempio. Questo è il grande vantaggio di disporre di due gradi di libertà (hardware e software) nella finalizzazione di un progetto elettronico e se vogliamo forse per quanto riguarda questa categoria di progetti non e nemmeno più necessario coprire i segreti industriali tramite il deposito del brevetto!!
Per il denaro un imprenditore è disposto a tutto =)