
Sempre più spesso si sente parlare di nanotecnologie e di nano materiali impiegati anche nell’optoelettronica. Si cercano di ottenere il massimo rendimento e le migliori prestazioni utilizzando materiali e componenti di sempre minori dimensioni. Il mercato in questo senso si amplia sempre più e l’optoelettronica rappresenta, nel campo dei punti quantici il settore di mercato maggiore.
Gli scienziati sono in grado di lavorare su nanomateriali alle dimensioni inferiori a 10 nanometri (nm) nano cristallini (nc) e semiconduttori (SC) metalli che poi possono presentare proprietà molto particolari, spesso ottiche, elettroniche e magnetiche completamente differenti dal materiale iniziale. Questi nanoprodotti sono subito stati ben accolti e si sono trovati un mercato all’interno del campo biomedico e in quello delle scienze della vita dove offrono maggiore capacità di individuazione a livello terapeutico e raccolta di immagini migliore.
Optoelettronica, nanomateriali & Altri sviluppi
I punti quantici e i semiconduttori offrono una nuova generazione di dispositivi di memoria flash e migliori prestazioni con maggiore flessibilità dei diodi organici emettitori di luce, ovvero i LED. Ne beneficeranno anche il campo dell’illuminazione solida, nello specifico i led bianchi, e quello dei pannelli solari che avranno rivestimenti più flessibili.
Il potenziale commerciale di questi nanoprodotti sarà enorme dove fino ad ora erano stati utilizzati solamente nel campo della fisica dello stato solido nella quale venivano prodotti costose attrezzature.
Rapporto
Un rapporto esauriente e aggiornato è stato fatto su questo ambito e lo potete trovare all’indirizzo reportlinker, ovviamente in inglese. All’interno c’è l’intera ricerca di mercato con i dati e una prospettiva di mercato per i prossimi cinque anni. Inoltre all’interno si trovano i profili delle aziende produttrici e degli utilizzatori finali. Questo è il terzo rapporto che viene stilato in merito ai nanomateriali e che prende in considerazioni i mercati e le prospettive future. I punti quantici possono essere utilizzati nel campo biologico, biomedico, elettronico, dell’energia, optoelettronico, ottico e della sicurezza. Il rapporto, pubblicato lo scorso febbraio, è molto ampio e strutturato. Un esperto del settore vi può trovare informazioni utili per il campo di applicazione del proprio interesse. Unico neo di questo scritto è che viene offerto a pagamento. Costa circa 3.900 euro, ma probabilmente a chi cerca informazioni sul settore che gli possano portare conoscenza e guadagno non sembrerà molto. Tutto deve sempre essere guardato in proporzione e secondo le proprie tasche, ma anche necessità. Ad ogni modo prima di decidere se acquistare o meno conviene farsi un’idea un po’ più approfondita di quanto potete trovare all’interno della relazione stessa, in modo da capire se per voi acquistarla possa essere di utilità. Su prnewswire.com trovate maggiori informazioni e tutti gli argomenti che vengono trattati all’interno della relazione stessa suddivisi per pagina, naturalmente in inglese. Dateci un’occhiata.
John Oliver è l'autore della relazione e fondatore della della Innovation Solutions che fornisce servizi di consultazione sui materiali a vari clienti. Ha un’esperienza trentennale nel campo della ricerca in una vasta gamma di tecnologie dei materiali. È stato anche editore della rivista bimestrale sulle nano particelle della BCC. All’attivo ha anche una ventina di brevetti.
Sempre più spesso si sente parlare di nanotecnologie e di nanomateriali impiegati anche nell’optoelettronica. Si cercano di ottenere il massimo rendimento e le migliori prestazioni utilizzando materiali e componenti di sempre minori dimensioni. Il mercato in questo senso si amplia sempre più e l’optoelettronica rappresenta, nel campo dei punti quantici il settore di mercato maggiore.

Articolo davvero interessante soprattutto perché il mondo delle nanotecnologie non appartiene tantissimo al mio attuale bagaglio culturale e articoli tipo questo non fanno che accrescere il mio sapere e la mia curiosità…per questo non devo far altro che ringraziare Elettronica Open Source. Grazie per le 1000 opportunità di crescita che concedete ai lettori!
Sempre più sbalorditivo alla faccia degl’oscurantisti contro la scienza!!
Articolo ben fatto. Molto curioso! Parla di alcune cose interessante che nemmeno conoscevo!!
Anche gli ingegneri dei nanomateriali finalmente trovano lavoro XD
Un mio amico già iscritto a nanotecnologie industriali mi ha detto che all’inizio dei corsi è stata fatta una specie di lezione introduttiva all’ambiente. In pratica il prof ha parlato di storia. Nell’ottocento dopo watt c’è stato il boom dei motori a vapore, poi c’è stato il boom dell’elettricità nelle case, poi quello della televisione, poi quello dei transistor, poi quello dei led e della microelettronica, e a breve, se tutto continua ad andare in questo verso dovrebbe esserci il boom nel settore delle nanotecnologie. Se ci pensi tutti i sensori che appartengono alla categoria dei MEMS sono sviluppati in questo ambiente! e si stanno sempre più diffondendo. Per questo motivo anche io come indirizzo di laurea specialistica ho scelto questo. In realtà per un certo periodo sono stato portato a buttarmi sulla fisica nucleare, ma siccome pare che in Italia la gente non lo vuole il nucleare, sono ritornato sui miei passi, almeno per evitare di apparire come Darth Vader. Quando discuto con la gente e dico qualcosa pro-nucleare sembra sempre che voglio distruggere l’umanità 😐
Chissà comunque se quel libro citato nell’articolo si trova su emule… Sarebbe interessante dargli una letta! Per costare 4000€ e sapere che a breve diventerebbe obsoleto, visto che fa semplicemente un punto della situazione, spendere tutti quei soldi per comprarlo dev’essere proprio un investimento importante