TI ha annunciato di aver trovato un accordo definitivo per comprare National Semiconductor. Questo acquisto unisce due leader del settore che hanno un comune impegno: risolvere i nostri problemi analogici.
Questa acquisizione permetterà di soddisfare le nostre esigenze analogiche con un portfolio di prodotti di ampiezza e profondità senza pari. "I dodicimila prodotti di National più i trentamila di Texas Instruments significa più prestazioni, potenza e opzioni di packaging quando si selezionano i circuiti integrati per la vostra applicazione", ha dichiarato Rich Templeton, CEO @Texas. TI provvederà a fornire un insieme di strumenti online best-in-class per rendere più semplice la selezione e il processo di progettazione.
Ti acquista National: Addio National?
"Il nostro team di vendite e applicazioni sarà il team più grande del settore in modo da poter fornire i clienti con maggiore supporto che mai", ha continuato Templeton. Le fabbriche di TI e la capacità disponibile di National possono consentire livelli di produzione più elevati.
"Anche se entrambe le società opereranno in modo indipendente in attesa della chiusura, il nostro obiettivo è quindi di rendere il processo di integrazione più semplice possibile. Nessuna riqualificazione di prodotti in quanto gli stabilimenti di produzione di National continueranno ad essere utilizzati, nessuna obsolescenza dei prodotti."
Templeton ha continuato: "Sono contento di ciò che significa per voi questa integrazione: un portfolio senza pari per soddisfare le esigenze analogiche, un network più grande di vendite e applicazioni per facilitare il processo di progettazione e la capacità produttiva per supportare la vostra crescita."
Leggete di più sull'acquisizione di National da TI! Troverete anche risposte alle domande più frequenti e messaggi video dei leader TI riguardanti l'acquisizione.
Che ne pensate dell'acquisizione di NS da parte di TI?

interessante…
mi è arrivata proprio ieri una email dala TI annunciando che stava per avvenire il fatto, e chiedendo la mia opinione 😀 Sapete com’è, se gli dico di no, loro fermano tutto… Comunque molto interessante, anche se TI è già un’azienda completa, l’acquisizione della national la renderebbe ancora più grossa soprattutto per quanto riguarda le soluzioni di potenza, dato che la NS sembra leggermente più forte in questo campo
se non licenziano nessuno, se non vanno in obsolescenza i prodotti… tanto meglio.. a noi credo non cambi niente, forse un abbassamento dei prezzi dei dispositivi? ..o un aumento? non so, sono operazioni finanziarie che di certo ingrassano chi ha gia un sacco di soldi e di sicuro non di certo noi comuni mortali 🙂
per me è la solita operazione di acquisto concorrenza, e eliminazione della stessa. Ovviamente prendendo ciò che hanno di buono, e licenziamenti copiosi.
Premetto che, sia National Semiconductors che Texas Instruments sono aziende che seguo molto sia come news che come application/documents e quindi devo parte della mia carriera professionale anche alle loro guide.
Ho usato vari componenti elettronici delle due aziende e ne ho conosciuto i vertici Italiani ed ho avuto anche contatti con vari FAE e Manager Europei.
Tutte persone squisite, “smart” come le aziende stesse!
Avrò partecipato almeno a 4-5 seminari di ognuna delle due case e, nel corso degli anni ho potuto vedere le loro evoluzioni.
Come dimenticare il seminario TI a Castel Gandolfo (Golf Club) di 3 anni fa dove il Manager Italiano di allora annunciava la volontà di TI di focalizzarsi sui semiconduttori, soprattutto a livello di brand, cercando di lasciarsi alle spalle l’associazione con calcolatrici e prodotti consumer.
Oppure circa 10 anni fa, mi ricordo, un seminario NS sui COP e sugli amplificatori/comparatori rail-to-rail.
Insomma, come NS e TI hanno fatto la storia dell’elettronica, hanno formato anche me 🙂
Detto questo però devo anche dire che le acquisizioni NON mi sono mai piaciute, non mi piaceva quella (poi fallita) da parte di ON e Microchip su Atmel e, sinceramente, non mi piace nemmeno questa. Perche?
1) I monopoli non sono mai un bene per il commercio, e nemmeno per la ricerca. Spero vivamente TI mantenga comunque alto il budget per la ricerca e l’innovazione che l’ha sempre contraddistinta.
Considerando comunque che hanno speso un sacco di soldi per questa acquisizione!
2) National Semiconductor, è una azienda storica di Silicon Valley. E’ un marchio che ha un suo significato profondo, nel mondo dei semiconduttori!
Dal sito NS: National was founded in 1959, the same year the integrated circuit (IC) was created.
Siamo sicuri che il brand verrà mantenuto così come è, nel corso degli anni?
Siamo sicuri che le scelte di ricerca e sviluppo non saranno influenzate dalle strategie di prodotto, gia in essere in TI?
E la competizione sull’analogica? Quella sul Power? Sul Data transmission?
Sono sicuro che la TI saprà sfruttare al meglio la situazione. A pensarci bene non è stata una mossa avventata. TI è fortissima sul digitale e NS è fortissima sull’analogico. Ora messe insieme fanno un’azienda molto più completa. La national inoltre ha molte fabbriche di semiconduttori, e chiuderle non avrebbe senso! Questa acquisizione di fatto non ha portato TI ad eliminare la concorrenza, semplicemente perchè tra TI e NS la concorrenza era molto poca. Le due industrie si rivolgono a target diversi, e sul mercato potevano coesistere senza intralciarsi troppo. L’unico settore produttivo che queste due aziende avevano in comune è quello di qualche componente di potenza per la gestione energetica o simili, ma comunque la national stava un pò avanti. A mio avviso l’acquisizione farà in modo da orientare TI al solo digitale, e il reparto ex-national al solo analogico.
L’acqusizione che dicevi di microchip nei confronti di atmel era un’altro discorso, perchè atmel minava la posizione di dominio di microchip nel mercato dei microcontrollori, e quello sì che sarebbe stato un peccato.
Un altro vantaggio che gli utenti potranno apprezzare secondo me è il fatto che ora che la fusione è completata, le conoscenze delle due aziende si sono fuse, e magari nella produzione di integrati verrà preferito l’uso (ad esempio) di un pll progettato alla national piuttosto che alla TI, oppure in un convertitore dc/dc potrà essere usato un sistema di controllo ti, piuttosto che ns. Spero di essermi spiegato. La ricerca andrà avanti per forza. la ti non è nata ieri e a quanto ho visto ha sviluppato tantissimo in questi anni. Sono fiducioso che continuerà su questa strada. Spero anche che nessuno perda il posto di lavoro…
comunque mi piacerebbe un sacco partecipare a qualche convegno o seminario, ma come si fa per partecipare? bisogna essere per forza mandati da qualche azienda o si può andare anche per conto proprio?
solo un email da NI con l’annuncio di nuovi prodotti proprio oggi, in cui sono descritte nuove interfaccie e un ADC driver e un amplificatore operazionale a 17 MHz, ma nulla su questa acquisizione da pare della Texas Instrument. Mi chiedo se cambieranno la politica sui sample.
Io ho ricevuto stamattina una email dall’agenzia che segue il marketing di NS
http://www.presseagentur.com/nsc/detail.php?pr_id=2707&lang=en
Chissà se terranno la stessa agenzia? 🙂
….quante domande…….
Di solito l’unione di due “grandi” aziende di un settore non fa altro che bene. Ne beneficia di sicuro l’innovazione tecnologica e la semplificazione dei prodotti quanto il loro ridotto costo. Secndo me avrà un ottimo successo.
alt, non ne sarei tanto sicuro di questa cosa… In genere le grandi aziende acquisiscono quelle piccole perchè se serve una tecnologia sviluppata dalla piccola azienda, c’è la necessità di pagare una licenza. Acquisendola, la grande azienda non solo si risparmia le spese di licenza, ma volendo può negare l’utilizzo di quella tecnologia alle aziende rivali. Se una azienda cresce troppo, si finisce in una situazione di monopolio. guarda microsoft. è praticamente presente ovunque, eppure ci lamentiamo un pò tutti di windows. Spero di aver reso l’idea… Se il mercato è dominato da una sola azienda le cose non vanno bene a nessuno. Pensa anche alla telecom italia. Fino a quando non hanno cominciato a spuntare compagnie telefoniche come funghi, non dovevano dare conto a nessuno, e c’era un servizio scadente e i prezzi altissimi. I prezzi altissimi sono rimasti, ma le leggi sono cambiate, e ora ci sono dei tempi da rispettare anche per le pratiche. Per farti un esempio qualche anno fa per cambiarmi solo la tariffa dell’adsl ci hanno messo oltre un mese e mezzo!!!
Altro esempio tim: ha delle tariffe spesso proibitive, e non è un caso che ora non la usa quasi più nessuno.
Altro ancora alitalia: È una azienda gestita male, e non capisco come fanno a lavorare in queste condizioni. Nei periodi del terremoto in giappone, i biglietti per tornare in italia con questa compagnia costavano oltre 20mila euro!!!!! E proprio stamattina (per curiosità… ho in mente una certa cosa) ho visto i biglietti per Honolulu: da roma e milano 1200€ con alitalia. Da venezia 440€ con lufthansa. Assurdo.
Bè ma io non volevo intendere che l’unione delle due grandi poi creava il monopolio. Personalmente io in un monopolio vedo solo dei difetti dal lato consumatore. E sono quelli che hai esplicitato tu =)
Sono delle cose veramente assurde. Leggevo l’altro giorno che partivano dei processi dell’antitrust perchè secondo loro le grandi azende petrolifere abusavano del loro potere e limitavano la crescita delle pompe bianche (che offrono la benzina anche a più di dieci cent in meno)
Il monopolio per chi acquista è davvero sfavorevole. Però non puoi negare che l’unione di due importanti aziende di settore non facciamo bene. Mettiamola così, va bene che si uniscano, però deve restare della concorrenza..
Ti faccio l’esempio microsoft-nokia. Il loro accordo è di notevole rilevanza, anche se per molti sarà un fallimento. Però la nokia era leader nella telefoni e microsoft nel campo….mmmm, non so sinceramente in cosa è leader, forse solo nella diffusione del loro sistema operativo. Il loro accordo non si sa bene cosa porterà, potrebbe far fallire il progetto, favorendo il monopolio di google per esempio, oppure creare maggiore concorrenza…e a quel punto i due poli che si sono creati porteranno solo a dei benefici, come ad esempio la diminuzione dei prezzi.. E questo è avvenuto grazien comunque alla fusione dei due leader.
Rileggendo noto che ho fatto un pò di confusione, ma spero che tu mi abbia capito 😉
si, si don’t worry. Come ho scritto prima, credo anche io che questo accordo sia vantaggioso per i consumatori, anche perchè le aziende non erano in diretta concorrenza 😉
Molto interessante solo che non ho ben capito se il marchio National Semiconductor rimanga o no,certo sempre sotto controllo da parte della Texas Instruments comunque questa fusione ammonterebbe una vasta gamma di prodotti in grado di soddisfare tutte le nostre esigenze
Wahu chi se lo aspettava, quasta azione da un lato mi piace ma dall altro mi dispiace, la national semiconductor é stata per anni la produttrice di dispositivi a semiconduttore che personalmente ho usato moltissimo, forse più della TI, e per quadro mi dispiacerebbe non poter utilizzare più circuiti integrati marcati NS, dall’altro questa é una scelta che potrebbe giovare molto alla tecnologia in campo elettronico, non solo nelle applicazioni analogiche, ma anche nelle digitali, insomma si stanno unendo i cervelli di due grandi geni.
Io sono d’accordo. La Texas Instruments è stata sempre la casa di componenti e microprocessori che ho ammirato di più: tantissimo budget per la ricerca, prodotti sicuri, affidabili e non troppo costosi. Texas Instruments è sinonimo di qualità, un pò come lo è National Semiconductor. Un’unione tra le due aziende non può che portare risvolti positivi nel campo dell’elettronica e per contrastare l’avanzata delle schifezze cinesi che rovinano i progetti elettronici. Buon matrimonio, Texas!