Ogni volta che mi trovo a scrivere un articolo su Arduino sono particolarmente entusiasta, perché lo ritengo uno dei più potenti mezzi al mondo per l’open source, è orgogliosamente italiano, economico ed è in grado di far entrare tutti nel mondo della programmazione dei microcontrollori. Questa doverosa premessa è per introdurre una novità nel paradigma Arduino, cioè la collaborazione tra la comunità open source e la Atmel, un leader nel settore dei microcontrollori e delle soluzioni touch: l’obiettivo è quello di sviluppare diverse schede che usino microcontrollori basati sui processori ARM e AVR di Atmel , come SAM3U MCU e ATmega32U4 basati sul Cortex-M3. I prodotti sono stati presentati il 17 e il 18 settembre presso l’Arduino Pavilion a New York, nel quartiere Queens.
L’integrazione di ARM con Arduino garantirà l’accesso ad una piattaforma sofisticata ma ancora semplice da usare
Come abbiamo detto, il grande merito di Arduino è quello di portare vicino alla progettazione non solo gli esperti di elettronica, ma anche gli hobbysti e tutti coloro che intendono dare sfogo alla propria creatività utilizzando mezzi moderni. Arduino è infatti utilizzato da molti artisti. Inoltre la comunità Arduino è cresciuta tantissimo negli ultimi anni, passando così da progetto universitario ad una vera e propria comunità di appassionati; dello stesso parere è anche il capo dell’ufficio marketing di Atmel Alf Egil-Bogen. La comunità open source Arduino, come ha sottolineato il suo fondatore, Massimo Banzi, ha lavorato da sempre con prodotti Atmel AVR e comprende ora diverse schede dotate di microcontrollori basati sui processori ARM, che hanno l’obiettivo di fornire prestazioni di alto livello senza rendere le cose difficili, praticamente offrendo agli utenti la possibilità di rendere più corta possibile la curva di apprendimento in questo campo. Sempre Banzi dichiara che: ‘Le nuove board, dotate di microcontrollori Atmel SAM3U basati sui processori ARM, includono un ecosistema flessibile e completo che offre alla nostra comunità di sviluppatori l’accesso alle più sofisticate, ma al tempo stesso più facili da usare, piattaforme per la progettazione di innovativi e divertenti dispositivi elettronici. Ed è proprio questo che colpisce di Arduino: il suo impiego per scopi che possiamo, volendo, definire sia ludici che pragmatici, perché chi utilizza Arduino lo fa sempre con entusiasmo, come dimostrano molti dei lavori pubblicati (ad esempio l’uso di Arduino per realizzare tornei di calcio balilla).
La presentazione delle board Arduino al Pavilion del Queens
Atmel e Arduino metteranno quindi in mostra diverse piattaforme, tra le quali:
- Cominciamo con la board più nuova, Arduino Due, dotata di un microcontrollore basato sul processore Atmel ARM Cortex-M3, conosciuto anche come SAM3U. Questo microcontrollore può viaggiare ad un massimo di 96MHz e sarà a disposizione della comunità Arduino entro la fine del 2011.
- La board Arduino Leonardo è invece una low cost che si basa su un Atmel Atmega32U4; il software montato include un driver USB che può simulare un mouse, una tastiera ed una porta seriale. Inoltre, il bootloader comprende una porta seriale e un driver per la periferica di archiviazione di massa USB.
- Chiudiamo con Arduino WiFi, la board dedicata agli hobbysti interessati alle applicazioni WiFi. Arduino Wi Fi include un modulo add-on che utilizza un AVR Atmel, ed un modulo wireless H&D che offre agli sviluppatori una potente interfaccia WiFi.
Arduino è disponibile da Farnell


Mi sembra interessante e da segnalare anche una versione Microchip di una scheda di sviluppo Arduino-compatibile. Parlo del Chip-Kit UNO-32, basato appunto su un’architettura PIC32, piuttosto versatile e con ottime prestazioni. A mio avviso è un buon compromesso per chi (come me) preferisce i dispositivi Microchip e vuole sfruttare la “comodità” delle piattaforme di sviluppo hardware open source che si sono diffuse grazie ad Arduino. Basta pensare a tutti i moduli hardware per aggiungere funzionalità alla scheda di base (ethernet, wi-fi, i/o con relé, zigbee, eccetera…).
Riguardo il costo è del tutto simile alle schede Arduino: 18.85 euro per un ChipKit UNO32, con a bordo un PIC32MX320F128H, con 128K Flash e 16K RAM.
Questo è il link: http://www.microchip.com/stellent/idcplg?IdcService=SS_GET_PAGE&nodeId=2095¶m=en553910
Spero di non essere off-topic, ma ritengo che sia un’alternativa interessante, in tema di piattaforme open source come Arduino.
Il titolo è un po criptico, ma eravamo indecisi fra due titoli che rispecchiano gli eventi:
Atmel collabora con l’Arduino Team. Finalmente!
e
Arduino con processore Arm. Finalmente!
Ne è uscito un titolo ibrido che spero sottolinei quello che sta accadendo nella community di Arduino.
Finalmenete Atmel si è accorta di quanto importante sia la community Arduino partecipando direttamente allo sviluppo del progetto ArduinoDue (immagino a livello software di sviluppo, perche a livello hardware c’è poco da progettare :).
La tradizionale attenzione per le community di Atmel è ormai storica, chi non conosce AVRFreaks. Quindi mi sembrava strano che gli A-Team (Arduino Team 🙂 non collabborassero con Atmel.
Ma il discorso che vorrei affrontare riguarda Arduino e proprio su ArduinoDue e quindi il processore ARM all’interno di Arduino!
Vedo Due 🙂 prospettive all’orizzonte, una positiva ed una negativa. Ancora non sono riuscito a farmi un’idea chiara, o sfumata del progetto, ma ho due idee contrastanti! Vediamole insieme:
ArduinoDue++
Finalmente ARM all’interno di Arduino, questo porterà gli sviluppatori a fare un passo in avanti ed allargare la propria visuale di progetto. Infatti si avrà a disposizione un 32 bit dotato di una potenza molto maggiore rispetto al limitato 8 bit che è l’AVR.
A livello educational poi gli studenti avranno a disposizione una piattaforma ARM che può contare su decine e decine di Shield compatibili. Insomma la naturale evoluzione di una scheda di successo! Che sia il tassello che mancava ad Arduino per entrare pesantemente nel mondo professionale?
ArduinoDue–
La comunità di Arduino è basata su artisti, hobbisti, studenti e tutti quelli che vogliono affacciarsi ai microcontrollori ed all’elettronica. Ultimamente poi anche i professionisti hanno iniziatio ad accorgersi di Arduino con pareri contrastanti.
La maggiorparte della community quindi con ArduinoUno ha quindi a disposizione già un micro performante per il livello di progetti che realizza ed inoltre è supportato dalle Shield, per la maggior parte invece realizzate da professionisti sulle quali hanno creato un nuovo business.
Il dubbio che mi sorge è: quello che si potrà realizzare con ArduinoDue, non sarà possibile anche realizzarlo con ArduinoUno?
Serve realmente un ARM ad una community di artisti, hobbisti etc.
Quanto verranno sfruttate le potenzialità di un ARM che è comunque un ARM economico, senza MMU e quindi con alcune difficolta nell’accettare sistemi operativi come Linux?
Perchè non è stato utilizzato un ARM9 completamente compatibile con Linux ed invece un CortexM3 sul quale il Kernel Linux può girare ma le possibilità sono limitate?
(pochi dollari di differenza non credo abbiano avuto tutto questo peso)
Soluzione cha avrebbe potuto far incontrare le Due 🙂 community, quella di Arduino e quella di Linux.
Vedere OpenOffice o Asterisk su un ArduinoARM9 sarebbe stato fantastico ed avrebbe coinvolto anche la community dei programmatori Ing. informatici.
I miei sono solo pensieri, una prima impressione su queste novità, anche se l’idea principale è positiva, sia per ArduinoDue che per il confermato interesse di Atmel verso la community, attendo le vostre opinioni e… solo il futuro ci saprà dire cosa succederà!
Trovo decisamente OT la scheda microchip compatibile con Arduino. Addirittura il nome è stato copiato. Microchip avrebbe fatto sicuramente piu bella figura se avesse realizzato qualcosa di nuovo invece di inseguire il successo di Arduino dichiarando il proprio fallimento nel coinvolgere ed incentivare le community…..
è spettacolare!
arduino mi ha sempre affascinato molto, ma non l’ ho mai utilizzato.. ho sempre preferito i prodotti della microchip a quelli dell’ atmel… ma ora che arduino è passato su ARM devo assolutamente provarlo!
interessantissimo è anche arduino wifi.. sarà finalmente possibile sviluppare applicazioni dalla complessità elevata, in tempi brevi e con sforzi ridotti
si sa quando saranno disponibili per l’ acquisto?
Bene, sono proprio contento che il progetto Arduino si sta evolvendo e per come leggo dall’articolo si sta evolvendo proprio bene. Non ho mai avuto il piacere di utilizzare Arduino ma l’idea di avere una demo board semplice da usare e che sia in grado di stimolare la fantasia degli “smanettoni dell’elettronica”, credo sia una cosa molto importante!
Anche con i processori della Atmel non ho molta famigliarità: ho avuto modo di studiarmi un 8 bit (ATtiny 44A) ma poi purtroppo è rimasto tutto nella teoria perché il progetto in questione è rimasto fermo. Forse si sta pensando di riprenderlo in mano e quale occasione migliore per poter iniziare a conoscere il mondo di Arduino?!
Interessante l’idea di montare a bordo di una demo board malleabile e semplice da usare, un processore della portata dell’ARM Cortex. Se la semplicità di utilizzo di queste schede e il supporto sia in termini di software sia in termini di documentazione, rimane come quella avuta fin’ora con Arduino (o ancora meglio se migliora), credo che la questione si fa veramente interessante: se fin’ora con la piattaforma Arduino si sono realizzate una miriade di progetti e idee (come dice Edi82, quella del calcio balilla è forse una tra le più fantasione), ora non oso immaginare cosa possa voler dire, in termini di idee e progetti, avere a disposizione una demo board con un processore ARM Cortex. Speriamo solo che rimane come segno distintivo di queste piattaforme, la semplicità di utilizzo e l’elasticità nella progettazione.
Interessanti sono le tre nuove demo board Arduino che verranno messe in mostra al Pavilion del Queens:
– la Arduino Due, di cui si è già parlato, credo sia la punta di diamante per far diffondere le potenzialità del processore ARM Cortex e l’elasticità delle piattaforme Arduino
– Arduino Leonardo per come ho capito è una sorta di restyle del vecchio Arduino, con in aggiunta una serie di features molto interessanti: un driver USB che può simulare un mouse, una tastiera e una porta seriale, ma la cosa veramente interessante è la parte di bootloader che comprende una porta seriale e una periferica di archiviazione di massa USB; entrambe queste ultime due features sono utilissime tutti quei progetti in cui c’è la necessità di aggiornare il software del microcontrollore senza però dover rimandare in assistenza il prodotto; con questo bootloader sarà sufficiente per esempio, inviare il file del software al cliente e indicargli la procedura per l’aggiornamento, che sarà semplicemente copiare il file in una pennetta USB e inserirla nella presa montata sul prodotto.
– Altrettanto interessante è la demo board per la wi-fi. Finalmente anche Arduino fornisce degli strumenti per sviluppare progetti wi-fi (anche se fin’ora mi sembra che i progettisti non si sono fermati di fronte a questa mancanza 🙂 ), un mondo tanto utile e richiesto quanto complicato, sia sotto un punto di vista dei protocolli sia sotto un punto di vista delle normative.
Demo board veramente interessanti quelle proposte e, come dice Edi82, un po’ di sano orgoglio viene anche a me, pensando che l’idea di Arduino è un prodotto ma soprattutto un’idea Italiana che apre le porte dell’open source anche al mondo dell’elettronica!
Bello! Io che sono un “hardwerista” con il desiderio di entrare nel mondo dei mircocontrollori trovo interessante che ci sia una piattaforma open source con un ARM. Ciao.
Per quello che mi riguarda ho sempre visto con buon occhio le evoluzioni di Arduino, anche perche’ incarna lo spirito dell’Open Source nel campo dell’elettronica e perche’ ovviamente, e’ una idea una volta tanto tutta Italiana.
Personalmente dopo una pausa ventennale di lavori in assembler su microcontroller ad 8bit (dal glorioso Motorola MC68705 all’Hitachi H8), ho rimosso la ruggine giocherellando da un paio d’anni con processori della Microchip 8 ,16 e 32 bit.
All’inizio Arduino non so perche’ non mi aveva attratto per le sue caratteristiche.
Il limite principale che ho sempre rimproverato fino ad oggi alla soluzione Arduino era proprio la mancanza dell’USB on board che obbligava ad usare lo shield USB (in particolare il gettonato VDIP1 Module Vinculum USB Host) solo per poter comunicare con un PC.
Al contrario moltissimi processori della Microchip hanno a bordo una interfaccia USB piu’ o meno evoluta (solo device, host e OTG) e apposite librerie che ne implementano facilmente lo stack.
Ora Arduino 2 grazie all’impiego del chip ARM Cortex M3 che rende disponibile anche l’interfaccia USB OTG (On-The-Go) in grado cioe’ di gestire “on the fly” se la scheda deve comportarsi come Host o Device, si aprono moltissime e nuove possibilita’ di impiego.
Una sicuramente e’ quella di interfacciarsi direttamente con sistemi Android (Microchip gia’ lo fa), quali Tablet e Smartphone per espandere il numero e la tipologia dei sensori e la possibilita’ di interagire con il mondo esterno.
Con questi presupposti l’offerta Arduino si fa ancora piu’ professionale ed interessante
eh! ancora una volta Arduino ci stupisce! immagino come saranno fieri del loro lavoro gli ingegneri che lo progettano! Da quando è nato è sempre stato il dispositivo perfetto, proprio per il fatto di essere un open source, e quindi di a adattarsi a qualsiasi sviluppatore, professionista o hobbista che sia, per le applicazioni più disparate, come controllo di robot, luci, impianti demotici, ma non solo, anche in ambiti industriali, molte volte è utilizzato al posto dei comuni PLC per controllare gli apparati di una catena di montaggio.
L’utilizzo che ne farei, comunque è quello della demotica, dato che si può connettere ad internet senza usare un computer, ma solo collegando il cavo di rete, o adesso con il WiFi, potendo controllare lo stato di sensori ed attuatori direttamente da un web client, naturalmente prendendo le dovute precauzioni, insomma un pirata informatico che controlla casa mia? ma che scherziamo!
Devo dire comunque che devo provarlo, un ARM!, Open Source! cosa c’è di meglio!
Mi sto ora affacciando sul mondo della programmazione AVR, ho deciso che, prima di prendere in mano Arduino, mi farò le basi sulla programmazione classica con assembly e C, ma in futuro sarebbe stata la mia piattaforma canonica.
Ora che vengo a conoscenza di ArduninoDue, sposto DUE gradini più in là i progetti che mi ero posto, le basi saranno sempre per la programmazione AVR, ma passerò prima ad Arduino e poi ad ArduinoDue, con il quale potrò avere maggiore potenza per i miei progetti.
Se Arduino non mi bastava completamente per l’implementazione di un sistema di monitoraggio real-time delle componenti di un auto, ArduinoDue è perfetto per le mie esigenze, grazie a tutta la comunità.
Tutto questo grande movimento di hardware open source partito dalla ladyada. (se siete a conoscenza di qualsiasi fonte più autentica per favore correggetemi.)
Ora la mia motivazione principale è quello di dire che l’elettronica open source ‘come Linux. E dovremmo incoraggiare le persone che iniziano a nuove idee del genere. AVR era già lì, ma Arduino ha permesso di usarla. allo stesso modo penso che possiamo fare per FPGA. questi sono veri chip potenti ma non hanno la facilità di utilizzo, come Arduino. se qualcuno è a conoscenza di qualcosa come Arduino per la quota di FPGA per favore. barebone computer era un’altra iniziativa del MIT mia ma io non credo che sia così tanto successo.
Stavo giusto valutando Arduino per fare un po’ di pratica con l’uso di microcontrollori, questa novità allontana di molto l’orizzonte delle esperienze possibili in questa piattaforma ed é con maggiore entusiasmo che mi accingo ad investire il mio tempo su Arduino. Rinnovo i complimenti a emcelettronica per le news sempre molto interessanti.
Anch’io come parecchi di voi me lo son chiesto, come mai non hanno utilizzato l’archtettura ARM9 al posto della M4..boh… emanuele è vero tu dici pochi dollari di differenza..però pensa alla mass production…la dovresti considerare anche i centesimi di diff !Cmq non so se la ragione è questa anche perchè come sappiamo “forse” è destinato più ad un pubblico di hobbisti e amatori èiù che ad un ambito industriale… ma mai dire mai.. l’evoluzione è sempre alle porte!!
Ad ogni modo dobbiamo iniziare a spremere anche quest’ultimo modello e vedere cosa ne esce fuori… sicuramente elaborazioni un pò più complesse le riusciamo a realizzare, soprattutto in vista della possibilità di poter utilizzare il modulo wi-fi e magari trovare un competitors forte contro i famigerati moduli Zig-bee (USA vs ITA !! )
Per quanto riguarda la possibilità del bootloader anch’io credo sia una trovata stupenda..sapete per caso che bootloader è ? Hanno emulato forse Uboot per arduino…? mi sà che ora è un pò presto per scoprirlo..!
Inoltre guardando i “dati di targa” di arduino 2 qui:
http://arduino.cc/blog/2011/09/17/arduino-launches-new-products-in-maker-faire/
credo che per poterlo provare su un kernel linux decente siano ancora pochi i con 256 KB di memoria flash e i soli 50 KB di SRAM…Penso che fin quando non si avrà una flash di almeno un mega siamo ancora lontani a questa evenienza…(non vedo l’ora di trovare un kernel minimale inferiore a 1Mb cosi magari lo si può provare col doppio banco di flash del Kinetis)…Di pro trovo che o 5 bus SPI le 2 interfacce I2C, 5 UARTS e addirittura i 16 input analogici con una risoluzione a 12 bit possono far fare davvero il salto di qualità in termini di interfacciamento I/O.. ( e qui si vede lo zampino dell’architettura ARM!).
In realtà ho ancora alcuni dubbi nella capoccia .. ma il tool di sviluppo resta sempre lo stesso?ci sono profondi cambiamenti inerenti ad esso rispetto al precedente?
Poi non credo che il codice scritto per arduino 2 sia compatibile col primo non trovate? le architetture sono diverse no? a meno che non ci si metta a tirar fuori un cross compilatore Ard1 <--> Ard2 ma la vedo un pò una perdita di tempo…!
Ad ogni modo..passo dopo passo ci si arriverà..ormai il mondo linux embedded non è troppo lontano dai micro controllori..io sarei molto fiducioso per l’anno prossimo di vedere cosa sforneranno microchip e freescale.. e anche magari un Arduino che ci sorprende tutti con nuove caratteristiche…magari migliori di quelle annunciate!!
Ciao a tuttti,
Marco
Ottimo oggetto, non appena disponibile lo voglio comprare subito, visto che già prima aveva un buon processore incorporato, purtroppo però che era un po’ limitato nelle prestazioni e calcoli, ora avendo messo come processore un Atmel ARM Cortex M3 hanno aumentato notevolmente la stabilità, velocità e la potenza di calcolo passando da un 16 MHz a un 96 MHz, è aumentata anche di conseguenza la flash a 256 Kb e la sram a 50 Kb. L’unica pecca che non mi piace molto e che il linguaggio di programmazione continua ad essere sempre lo stesso, preferire ad esempio avere un linguaggio di programmazione molto più potente come ad esempio lo è il C per poter fare completamente quello che voglio senza enormi difficoltà di programmazione del firmware. Per il resto non posso lamentarmi perché è un ottimo prodotto a livello di qualità, poi essendo open source si espande molto velocemente quindi si trovano molte soluzioni on line ben documentate ed è pieno di appassionati di elettronica in tutto il mondo che contribuisco ad espanderlo.
Molto interessante anche Arduino Wi fi, vorrei specificare che da quanto ho letto non è Arduino + wi fi in un’unica scheda ma una shield wi fi a parte che monta un modulo wireless H&D e consente l’uso del protocollo TCP-IP, purtroppo sarà sempre una shield da montare sopra Arduino come lo era prima, però la potenza è molto più di prima visto che su Arduino due si monta un processore ARM.
Per quanto riguarda Arduino Leonardo non ho molto capito il suo utilizzo e la sua utilità, simula un mouse una tastiera, ma cosa me ne potrei mai fare sinceramente? E soprattutto in cosa consiste? Mi basta attaccare un mouse o una tastiera? Se qualcuno mi può spiegare come funziona ne sarei onorato.
Io ad esempio ho pensato che Arduino Leonardo si possa usare come simulatore di tastiera, nel senso che collego un pulsante ad Arduino e a seconda di come agisco sul pulsante mi simula sul computer come se io schiacciassi un tasto sulla tastiera, se fosse così sarebbe fantastico.
Comunque a quanto vedo Arduino si sta evolvendo sempre di più e sinceramente non vedo l’ora che metteranno un processore in grado di poter montare linux, ad esempio potrebbero montare l’ARM 9 che è ottimo per questo scopo visto la notevole quantità di memoria che richiede un Kernel linux, pian piano diventa sempre di piu un computer, complimenti al team di Arduino.
Sei sicuro che il linguaggio di programmazione sia solo quello proprio di Arduino..?
Adesso avendo un’architettura ARM non credo ci siano difficoltà a compilare anche in C con un compilatore compatibile con l’architettura arm.. però non ne sono tanto sicuro di questo..!
Magari bisogna cercare un pò in giro..non è detto che non ci sia un cross compilatore che dal C possa far girare il sorgente anche su arduino..come dicevo adesso è diventato un ARM come tutti gli altri.. lo so detto così sembra brutto 🙂 però è la sostanza dei fatti…
A quanto pare anche tu aspetti linux… quasi quasi facciamo un appello firmato (stile Di Pietro) e lo mandiamo a quelli di Arduino visto che siamo in tanti a voler l’A9 su questo dispositivo 🙂 !
Ciao
Credo che il linguaggio non cambi, sempre processing rimane, questo l’ho letto da qualche parte nel forum ufficiale di Arduino, ovviamente è un parere di gente appassionata e quindi ancora non si sa con certezza.
Si si aspetto ansiosamente anche io linux, comunque secondo me potevano dare un taglio netto e riprogettare tutto direttamente per l’ARM 9, stanno uscendo un sacco di progetti inutili in campo dell’intrattenimento e multimedialità quando potrebbero riprogettare tutto montando l’ARM 9, ovviamente il prodotto finale costerebbe un po’ di piu però non si può voler tutto dalla vita, già il livelli che hanno raggiunto sono piu che ottimi.
Arduino Leonardo non è che simula la tastiera o il mouse, o se a seconda di come schiacci un pulsante su arduino, questo ti crea un tasto della tastiera. Arduino Leonardo, può essere usato come tastiera o mouse, ma naturalmente, la tastiera o il mouse intorno lo devi creare tu, insomma crei una pulsantiera, la colleghi ad arduino e fai una tastiera! anche se credo che sarebbe un bel progetto, quello di identificare la modalità di pressione del tasto (una specie di codice morse).
Inoltre credo che il processore ARM sia programmabile in C con gli appositi compilatori, ma loro rimangono su quel linguaggio di programmazione, perché rendono più semplice programmare il chip dai principianti, che non capiscono molto un linguaggio ad alto livello come il C.
Ancora una volta Banzi ha centrato l’obiettivo, rendere l’elettronica accessibile a tutti sopratutto ai non addetti ai lavori come gli artisti, molti di voi sapranno infatti che Arduino nasce proprio come strumento didattico per una scuola di artisti, un oggetto semplice ma che permetteva loro di fare le piu’ stravanganti applicazioni. Trovo eccezionale sopratutto le piu’ gli hobbisti e non solo che vogliono sperimentare le applicazioni senza fili.
Con l’apertura verso la piattaforma ARM BAnzi ha voluto alzare il livello delle prestazioni e della complessità delle applicazioni che ne potranno derivare.