
I Beatles le hanno rese celebri con la copertina dell’album Abbey Road, ma le strisce pedonali rischiano ora di sparire, dopo 60 anni di onorato servizio. In Inghilterra, le cosiddette zebre (zebra crossing in inglese) sono diminuite infatti di circa un migliaio di unità negli ultimi anni, sostituite da dossi di rallentamento o da semafori pedonali, soprattutto nei centri urbani minori. In Italia siamo ancora in alto mare con l’innovazione, come al solito, quindi conserviamo le vecchie strisce pedonali, ormai inadeguate ai ritmi all’indisciplina degli automobilisti. Così, mentre i morti e i feriti continuano ad accumularsi sull’asfalto zebrato, c’è già chi pensa all’abolizione delle strisce in favore di tecnologie alternative.
Quali tecnologie usare per sostituire le strisce pedonali
È doveroso premettere che le strisce pedonali sono ormai un obsoleto metodo di segnalazione della presenza di una persona in procinto di attraversare la strada. Va bene l’inciviltà, ma ricordiamo che sono comparse la prima volta nel 1951, precisamente a Slough, nel Berkshire (Regno Unito) e da quel momento non hanno subito alcuna evoluzione. E tra l’altro di notte sono sempre scarsamente illuminate e quindi poco visibili, soprattutto perché prima che il comune decida di ripassarle devono essere quasi del tutto consumate.. I dati sulle vittime dell’attraversamento stradale (sulle strisce) diventano sempre più preoccupanti, tanto da far iniziare a pensare seriamente alcuni sindaci, tra cui Alemanno a Roma, circa la loro sostituzione in favore di nuove tecnologie. Certo, la proposta di Alemanno si è fermata all’’eccellenza tecnologica’ delle strisce pedonali sopraelevate, ma le idee alternative esistono, sono economiche e tecnologicamente efficienti. Ne presentiamo alcune ritenute più interessanti.
Zebrabright: le strisce pedonali luminose
Sin da piccoli ci hanno insegnato che si attraversa la strada sulle strisce pedonali, ma prima bisogna sempre guardare e ascoltare, utilizzando quanti più sensi possiamo. Oggi, però, la brutta abitudine di camminare per strada parlando al cellulare o ascoltando musica a tutto volume con cuffie o auricolari, ha eliminato un’importante arma di difesa: l’ascolto. Per ovviare anche a questo problema, è stato pensato di enfatizzare l’utilizzo della vista, rendendo le strisce pedonali luminose. Il progetto si chiama Zebrabright e lo sta portando avanti la Contea di Nottingham, dove gli investimenti di pedoni sono alla stregua di uno sport nazionale, in collaborazione con l’azienda Prismo Raod Markings.
Zebralight combina una vernice reattiva al metacrilato di metile con la tecnologia Clusterbead, che permette alla superficie bianca delle strisce di illuminarsi al passaggio delle macchine, riflettendo le luci dei fanali. Quindi non necessita di alcuna fonte luminosa esterna. Alla base ci sono delle perline di vetro di alta qualità, di circa 2 mm di grandezza, che vengono applicate ad una superficie durevole di metacrilato di metile; il risultato sono delle strisce pedonali altamente riflettenti, che generano oltre 700 mcd/lux/m2 (contro 150 delle classiche strisce) nelle notti serene, e circa 100 quando la visibilità notturna è ridotta a causa del maltempo.
Ped-Aware: il sistema di attraversamento avanzato
Ormai si è capito, le strisce pedonali sono obsolete e vanno sostituite con sistemi di segnalazione tecnologici. Uno di questi è Ped-Aware, sviluppato da Stevens Institute of Technologies del New Jersey per apportare due importanti migliorie ai precedenti sistemi di controllo del traffico. Per prima cosa, Ped-Aware, identifica i pedoni e fornisce loro informazioni sul momento in cui la luce del semaforo cambierà (ad esempio indicando i secondi restanti all’attraversamento), poi incrocia i dati dei pedoni con quelli dei veicoli per cambiare le segnalazioni in modo dinamico. Queste due componenti permettono a Ped-Aware di cambiare anche la classica modalità basata su cicli di segnali pre-programmati.
Con questo sistema le strisce pedonali non servono, perché il flusso di un incrocio viene gestito in maniera intelligente ed efficiente. Ped-Aware utilizza delle telecamere che comparano le immagini nel tempo per dedurre quando e quanti pedoni sono in procinto di attraversare la strada; le immagini vengono elaborate in tempo reale con un apposito software, senza un’unità di registrazione, in modo da evitare ogni problematica relativa alla privacy.
Segnalatori a microonde e infrarossi
Entrambi questi dispositivi permettono di identificare automaticamente la presenza di pedoni sul ciglio dei marciapiedi. Il segnalatore a microonde può essere anche utilizzato per i pedoni che si trovano in una determinata area di attraversamento. Il sistema prevede la segnalazione della presenza di persone sul marciapiede al semaforo per le automobili, che vengono tempestivamente bloccate dalla comparsa della luce rossa. La stessa segnalazione avviene anche allo scadere del tempo previsto per l’attraversamento, in caso qualcuno sia ancora nel mezzo dell’incrocio, e lo prolunga ulteriormente. In questo modo le strisce non sono affatto utili, perché ci sono gli appositi indicatori intelligenti sia per gli automobilisti che per i pedoni.
Sistema trasmittente/ricevente
Questa alternativa alle strisce pedonali è utile soprattutto per i non vedenti, perché utilizza dei trasmettitori ad infrarossi o a LED per inviare messaggi vocali a dei dispositivi portatili. In questo modo non c’è bisogno di trovare le strisce pedonali, perché i messaggi guidano il pedone verso la strada da attraversare, offrendo in tempo reale anche le indicazioni sugli intervalli di STOP e AVANTI. Queste nuove tecnologie sono tutte implementabili in sostituzione delle vecchie strisce pedonali, ma resta sempre e comunque il discorso legato alla disciplina degli automobilisti i quali, anche se guidati da un’efficiente sistema di gestione degli incroci, dovrebbero sempre mantenere i limiti di velocità.
Allora i dossi rallentatori rappresentano la soluzione al problema? Direi di no, perché nel XXI secolo dovremmo garantire sicurezza ai pedoni, mantenendo fluido il traffico, non ostacolandolo. Un’alternativa valida, adottata in modo poco capillare, è l’installazione di autovelox cittadini, visibili grazie a dei lampeggianti, che incutono sicuramente più timore e rispetto di qualsiasi segnaletica.
Interessante è anche questo concept, ideato dal designer coreano Hanen Lee, che prevede l’utilizzo dei raggi infrarossi per il rilevamento di oggetti per segnalare la presenza di pedoni sulla strada, e quindi ‘costringere’ le macchine a fermarsi.
Al momento non ci sono maggiori dettagli, ma la foto è abbastanza esplicativa riguardo le intenzioni del progetto.
Che idea avete delle strisce pedonali? Conoscete delle alternative valide ed innovative ad esse?
Foto Zebralight: fonte Prismo Road Markings

Per quanto riguarda la sicurezza, la tecnologia attiva può fare molto. Si dovrebbe dotare ogni mezzo di trasporto di un sistema, in grado di “comunicare” con la strada, con i segnali, con i limiti di velocità, con gli attraversamenti pedonali. Oramai le automobili sono controllate tutte elettronicamente, non vedo difficoltà insormontabili (chiaramente a livello tecnico) nell’inserire dei trasmettitori e ricevitori forse RFID o simili, capaci di obbligare l’automobile, quando percorre tratti pericolosi, a rallentare fino al limite impostato e ad entrare in allerta e frenare in automatico con l’ausilio dei radar. Il grosso problema sarebbe la reazione degli automobilisti a non poter controllare pienamente la propia automobile. Quante sarebbero le persone disposte a comprarle? Chi preferirebbe questo modello rispetto ad uno non dotato di questa “limitazione”?
e quando devono passare le ambulanze?
Si, andrebbe non solo nelle scuole ma anche presso le Scuole Guida magari allegato al libretto dei quiz…
Ai miei studenti quando si parlava di queste cose gli dicevo che ad accelerare erano capaci tutti e che il problema era riuscire a fermarsi ad ogni evenienza prima di sbattere contro qualcuno o qualcosa e creare guai..
Aggiungevo anche che oltre le guide normali, per prendere la patente, andrebbe fatto prove dal vivo nel lanciare l’auto a 70 / 80 Kmh (in spazi idonei) e poi valutare il doversi fermare di colpo..
A proposito di sicurezza, non proprio riferita alle strisce pedonali ma inerente comunque il problema auto, vi propongo un link di un vecchissimo articolo di SELEZIONE luglio 1967
http://digilander.libero.it/i2viu/accelera.html
Con tutti i loro difetti, sono certamente sistemi migliori delle inutili strisce pedonali, spesso poco visibili e assolutamente ignorate, in Italia almeno. Il discorso è che ci vorrebbero dei mezzi coercitivi per lo stop delle macchine, perchè se ci appelliamo alla clemenza dell’italiano medio al volante è meglio che ci facciamo una croce sopra. La proposta di Longo65 è interessante, ma si troverebbe il modo di eluderla, sicuro.
Mario 1982, magari ci mettiamo ad un Mc Drive che compare, così prendi un McChicken al volo se hai fame..
Vittorio, grazie. Il contenuto del link sarebbe da mettere negli uffici pubblici e nelle scuole! Appeso come memorandum..
Riguardo alla mia proposta precedente, penso che qualsiasi sistema elettronico di sicurezza può essere violato in qualche modo, comprese le carte di credito e i conti correnti bancari, non per questo, evitiamo di inserire password, di crittografare file o più semplicemte di chiuderci la sera dietro una porta blindata che non è un sistema elettronico ma sicuramente ci dà sicurezza. Esistono purtroppo personaggi che sono in grado di aprire le porte blindate e con questo voglio dire che non esiste una “sicurezza assoluta” in qualsiasi ambito. In ogni caso, sarebbero davvero poche le persone in grado di eludere un sistema come quello da me proposto e sicuramente non passerebbero inosservate in una massa di auto lente. Infondo le telecamere e gli autovelox già fanno il loro lavoro. Io credo che un sistema del genere si debba sviluppare per davvero, credo che sia una soluzione efficace.