
Evitare il traffico nelle ore di punta, e non solo, con la semplice pressione di un bottone è quello che ho sempre sognato, insieme ad altre migliaia di persone, mentre ero ferma, tutte le mattine, sul raccordo all’altezza dell’uscita 23, quella che va verso la via Appia. Chi non è di Roma avrà provato le stesse sensazioni in altre città e in altre circostanze, e all’interno della stessa Capitale si verificano tantissimi altri fenomeni simili di intasamento. La sfida che le amministrazioni lanciano per evitare il traffico è spesso fallimentare, per motivi legati all’enorme numero di macchine in circolazione e alla presenza di un sistema di regolazione del traffico obsoleto ed inefficiente. Di riflesso a questa situazione stagnante, c’è una tecnologia che fa un passo in avanti e promette di risolvere il problema del traffico semplicemente premendo un bottone!
Evitare il traffico premendo un bottone: Midtown in Motion
A fare questo annuncio è stato il sindaco di New York, Michael Bloomberg, che ha euforicamente ed ottimisticamente auspicato che per evitare il traffico basterà premere un bottone. Come? Utilizzando un rilevatore a microonde chiamato ‘Midtown in Motion’.
Questo sistema, che verrà inizialmente sperimentato in alcune zone di New York, si presenta come una variazione sul tema del "Grande Fratello", perché è costituito da un serie di sensori a microonde e videocamere per la misurazione del volume di traffico, posti nei pressi di ventitre incroci. La tecnologia dovrebbe permettere agli esperti di prevedere eventuali ingorghi e quindi agire di conseguenza per evitare il traffico, con la semplice pressione di un bottone. In realtà, qualche bottone, perché lo scopo è quello di gestire i flussi circolatori controllando i semafori in base al volume di macchine ed evitare quindi la creazione di code. Insomma,secondo i sostenitori di questa tecnologia, essa fornirebbe degli strumenti adeguati ad una risposta al traffico in tempo reale.
Come si usano le microonde per evitare il traffico
Midtown Motion è basato su 100 sensori a microonde a basso costo, 32 telecamere e tele pedaggi E-ZPass per il monitoraggio, l’identificazione e la quantificazione del traffico sia presso gli incroci che lungo le strade. I sensori a microonde emettono energia elettromagnetica, nel raggio di frequenza stabilito in base alla copertura necessaria, e vengono installati ad un’altezza di circa 4 metri al di sopra dell’area da monitorare.
La distanza (in lunghezza) coperta arriva fino a circa 60 metri e ogni sensore riesce a riconoscere la presenza di oggetti elaborando le caratteristiche dell’energia riflessa dagli stessi oggetti che si trovano all’interno dell’area target. I dati vengono inviati ad un elaboratore centrale, gestito da ingegneri, che mandano un nuovo output, in tempo reale, ai semafori per regolare il flusso del traffico.
Vengono quindi rilevati sia il volume di macchine, che la velocità e il tipo di veicoli in più zone simultaneamente. Questo dovrebbe permettere di avere una visione a lungo raggio del traffico. Ma in pratica, per evitare il traffico, c’è un impiegato di fantozziana memoria che preme i pulsanti? Dalle premesse sembrerebbe di sì, come se ci fosse una torre di controllo preposta alla gestione di autovetture invece che di aerei: il discorso è però molto più complesso quando si parla di traffico automobilistico, perché chi guida non chiede il permesso a procedere, ma agisce di sua spontanea volontà, spesso anche ignorando i principi base del codice della strada.
Chi preme il pulsante in teoria modifica le luci dei semafori, con l’obiettivo di rallentare il traffico più scorrevole a favore di quello più intasato, consigliando, tramite GPS, anche percorsi alternativi (questo però da attuare in una seconda fase del progetto). Inoltre è prevista anche la costruzione di 53 corsie di svolta per passare da strade all’interno della città alle avenue senza dover affrontare degli incroci.
Evitare il traffico o controllare la popolazione?
Quindi una serie di ingegneri qualificati, premendo dei tasti in base alle informazioni ricevute dai sensori a microonde, eviterebbero il congestionamento del traffico: oltre ad apportare un notevole beneficio alla circolazione, si creerebbero anche posti di lavoro.
Ma c’è una preoccupazione piuttosto diffusa, unita alla convinzione dell’inutilità del progetto, che ho potuto constatare leggendo diversi forum e commenti agli articoli sul Midtown Motion: molti utenti credono sia solo uno spreco di soldi e hanno il timore che tutto questo controllo (100 sensori, 32 telecamere, solo per cominciare, poi la città potrebbe esserne invasa) abbia tanto il sapore della società orwelliana descritta in 1984. Telecamere e metodi di rilevazione ovunque, per evitare il traffico e per controllare ogni momento della vita pubblica dei cittadini.
Cosa ne pensate della validità del Midtown Motion e della teoria cospirazionista paventata dagli utenti?

Un progetto molto interessante ed utile, specie in America.
Alla fin fine si tratta di spostare l’addetto al traffico, sottoposto a continui rischi, in un ufficio.
Inoltre consente di controllare delle zone grosse della città, che non sarebbe possibile utilizzando solo le persone fisiche sul posto.
Inoltre, se si dovesse verificare un incidente o un inseguimento (fa tanto telefilm, lo ammetto) ci sarebbe la possibilità di dirottare il traffico.
Certo, un simile progetto, è adatto solo per le grandi città ed onestamente non penso che in questo caso sia una violazione della privacy, una violazione della privacy è data dalle altre telecamere, ma dobbiamo anche valutare gli operatori, se c’è il classico giustiziere o il ficcanaso che le utilizza per il “bene” della comunità.
Ma ripeto, dal mio punto di vista, un progetto del genere è molto utile, parliamo di traffico, la gestione del traffico nelle medie\grandi città richiede un attenta valutazione; si tratta di una scienza complessa.
Per le microonde, onestamente, esprimo pure io dei dubbi, andrebbero effettuati dei test più approfonditi.
Owen ci aveva avvisato, più che una possibilità, quella di venire spiati, è una certezza. Direi anche una necessità in molte occasioni. La società moderna ama spiare, vedi successo del grande fratello televisivo e le sue varie forme.
Nelle grandi città già ci sono migliaia di telecamere, quale sarebbe il problema ad averne anche sui semafori, se questo migliorasse il traffico, i costi/benefici sarebbero sicuramente positivi.
Sulle microonde sarei più cauto.
Diciamo che sulla presenza di telecamere e quindi violazione della privacy si potrebbe parlare all’infinito, ma fatto sta che, con una scusa dopo l’altra arriveranno a mettercele in casa. Magari se ci pagano come i concorrenti del Grande Fratello..
Cosa non ti convince delle microonde? Possono essere nocive?
Appunto….
microonde nei cellulari, nei trasmettitori bluetooth, nelle prossimità del forno a microonde, nei sensori a doppia tecnologia e… nei semafori.
Bassa potenza ok, ma esposizione h24…. per te va bene cosi?
Piuttosto che trasferirmi nella foresta preferirei che ci fossero delle normative a tutela della salute, a prevenzione dei danni cellulari che l’esposizione (NEL LUNGO PERIODO) alle microonde può provocare.
Credo che risposte come questa, o del tipo “tanto morirò prima a causa del tabacco o dell’alcool” (o dello smog) non aiutano molto….
Leggiti un po di questi articoli
http://it.emcelettronica.com/tag/radiazioni-cellulari
poi semmai ne riparliamo 😉
Non è stata mai mia intenzione fare allarmismo, infatti ho sottolineato “sul lungo periodo”. Una esposizione continua per 10-20 anni alle microonde può dare problemi, perche non evitarla?
Tra andare a vivere in Amazzonia o essere esposti H24 alle microonde, forse esiste una via di mezzo… che è la stessa che toglie il telefonino dall’orecchio a ‘nostra’ figlia adolescente che si è addormentata col telefono sul cuscino……
Il problema è anche quello dei costi legati ad un eventuale cambiamento verso l’utilizzo di microonde: le amministrazioni comunali sono quasi tutte perennemente in rosso, e un discorso del genere inizierebbe ad avere senso che porterebbe a dei risparmi tali da far rientrare anche l’investimento iniziale..
Ps. Io non ci vedo nulla di positivo nelle telecamere piazzate ad ogni angolo, anche perché non funzionano da deterrente contro i crimini, visto che le prime sono aumentate..e i secondi pure.