
Analizziamo i parametri funzionali ed elettrici dei moduli fotovoltaici per conoscerne a fondo i segreti ed il funzionamento alle varie condizioni ambientali. Studiamo ed approfondiamo inoltre le varie tecniche di installazione, prendendo in considerazione i vari componenti disponibili e valutando i pro e contro delle varie tecniche.
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Non sono del settore , porto la mia piccola esperienza di semplice utilizzatore di FV domestico (impianto con moduli in silicio mono cristallino su tetto inclinato a coppi, falda a sud, inclinazione 30 gradi).
La maggiore produzione in termini di picchi di potenza l’ho sperimentata nelle giornate soleggiate ma fresche e ventose di Maggio.
Mentre in termini di energia prodotta in un intero giorno, la “corona” va ai giorni tra fine giugno e inizio luglio.
Ciao e grazie per l’interessante articolo, sto leggendo il tuo corso con “voracità” 🙂
PS: potrei sbagliarmi, ma non c’è per caso un errore nella formula sul calcolo della potenza a seguito della tabella 2? la Potenza, non dovrebbe essere Tensione x Corrente?
Per prima cosa domando scusa per l’errore nella formula che è naturalmente Pot. = V x I (mi è scappata una Imp al posto di una Vmp… scusatemi ancora, sono mortificato).
Per quanti riguarda invece il discorso legato alle condizioni climatiche, dobbiamo distinguere tra picchi di produzione istantanea e produzione giornaliera. Con temperature fresche avremo certamente picchi di produzione istantanea elevati in condizioni di elevato irraggiamento mentre nelle torride giornate estive, anche se la produzione ha picchi istantanei inferiori, avremo una produzione giornaliera maggiore dettata dal maggiore irraggiamento durante tutto l’arco della giornata.
Spero che gli articoli risultino sempre interessanti e vi ringrazio per l’interesse.
Anche io ho un’utenza domestica e devo dire che l’esperienza di Fulvio è simile alla mia.
Anche se dalle mie parti c’è stato molto sole specie nei mesi invernali ed abbiamo goduto di giornate splendide nonostante ci aspettassimo mal tempo, la produzione è migliore nei mesi in cui la giornata comincia ad allungarsi ma non fa ancora troppo caldo.
Le migliori giornate sono quelle che stiamo vivendo in questo periodo perché la giornata è più lunga di prima, il sole possiamo godercelo più a lungo, c’è il vento fresco che stempera ma il sole è caldo.
Sono sicuro che la cosa dipende dal fatto che più si va avanti più l’intero impianto soffre proprio della temperatura…
Il degrado delle prestazioni che registro quando l’inverter è costretto a lavorare per diverse ore alla temperatura di 70° è notevole…
Rende molto di meno e temo proprio che punto sia come viene raffreddato.
D’altronde, uno dei problemi della tecnologia del silicio è proprio quello, no?
Credo di essere d’accordo poi con Fulvio sul fatto che ci sia un refuso… Sicuramente era una Vmp 😉
Oops…
Non avevo visto il commento.. 😀
Proprio per queste ragioni in molti paesi sono ammessi e certificati, come accennato nell’articolo, moduli FV con la doppia funzione: fotovoltaico, Solare Termico, che permette di sottrarre calore alle celle scambiandolo con l’acqua.
Per quanto riguarda poi il surriscaldamento degli inverters, di cui parlerò nei prossimi articoli, ci sono spesso rimedi possibili, individuabili in compromessi tra: semplicità di installazione, perdite energetiche e costi di installazione che possono migliorare la situazione. Naturalmente queste considerazioni devono essere fatte in sede di progetto ma in caso di errate valutazioni possono essere effettuate anche a posteriori.
Sono io che mi scuso per il refuso…
😉
Esatto, è la Vmp non la Imp. Corretto!
Grazie della segnalazione 🙂
Buon giorno
Ho una stranezza da sottoporvi
Ho un impianto fotovoltaico con 2 stringhe da 19 pannelli
entrambi orientate a ovest
una e’ collegata al pin 1 dell’ inverter una al pin 2
nel primo leggo 500 v di Vin
nel secondo leggo 300 v di Vin
qualcuno sa spiegarmi questi dati
grazie
A quando la prossima puntata? 😉