
Nonostante gli enormi sforzi compiuti e la costante ricerca della perfezione, le memorie elettroniche saranno sempre afflitte da un certo degrado del segnale digitale dovuto alla presenza di errori. Per rilevare e correggere tali errori, che si insinuano tanto nei canali di trasmissione quanto all’interno dei dispositivi stessi, occorre dunque adottare delle opportune tecniche correttive. Ricordiamo che senza di esse oggi sarebbe pressochè impossibile godersi un film in DVD oppure ascoltare un CD (ma anche leggere o scrivere su una comune chiavetta di memoria USB). Ma come funzionano queste tecniche? È veramente possibile rilevare in anticipo un errore e correggerlo senza alterare il normale flusso dei dati? Scopriamolo insieme in questo articolo.
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Scusate ma non ho capito una cosa.
se c’è un errore io posso rilevarlo e non correggerlo e chiedere una ri trasmissione ma se è il canale o il mezzo a introdurre disturbi e a cambiare bit non risolvo il problema giusto? quindi questi algoritminon sono soluzioni.
E se c’è un errore in una rom non riscrivibile?
Le tecniche di rilevamento e correzione (automatica) degli errori vengono applicate a molti contesti, tra cui uno è quello delle trasmissioni dati (telecomunicazioni).
Come citato nell’articolo, vengono utilizzate per la lettura dei CD, DVD, Blu-Ray, e ovviamente anche negli SSD (si veda l’articolo relativo). Nel caso dei CD/DVD, l’errore è introdotto nella fase di conversione del segnale da ottico a digitale, e le tecniche di ECC consentono di decodificare correttamente i dati letti e risalire al contenuto digitale originale.
Abbiamo poi numerose applicazioni nel campo delle telecomunicazioni, soprattutto quelle di ultima generazione, come il 3G e il 4G/LTE. In questo campo è fondamentale garantire degli elevati standard di affidabilità, per cui si ricorre a tecniche di ECC trasmettendo più dati di quelli effettivamente necessari (gli “extra” bit servono proprio, in ricezione, ad accorgersi se c’è stato uno o più errori e eliminarli SENZA dover ritrasmettere i dati.
Altro campo di applicazione sono i lettori di codici a barre, dove la lettura è spesso difficoltosa a causa di codici mal disposti o logori (quante volte è capitato che al supermercato non passasse un prodotto alla lettura ottica?).
Dipende cosa intendi per errore. Se per errore intendi un guasto fisico del componente, penso che non ci sia tecnica valida in grado di recuperare i dati. Se invece per errore intendi l’errore dovuto alla lettura dei dati del componente, le tecniche di ECC sono valide e utilizzabili.
Nei dispositivi che utilizzano memorie flash NAND sono quasi sempre applicate tecniche di ECC, e gli algoritmi sono utilizzati sia in scrittura che in lettura: l’errore c’è sempre, dovuto alla difficoltà di determinare con precisione e in modo univoco lo stato logico 0 oppure 1 di una singola cella di memoria.