
Prima di una serie di interviste dedicate ai protagonisti dell'elettronica ovvero gli autori di Elettronica Open Source. Oggi conosciamo Daniele Valanzuolo, giovane laureato in Ingegneria Elettronica che si occupa di progettazione elettronica/firmware per prodotti legati al mondo ferroviario.
La prima domanda è di presentazione alla community. Raccontaci di cosa ti occupi e quale è stato il percorso intrapreso per raggiungere la tua posizione.
Mi chiamo Daniele Valanzuolo e, oltre a collaborare con EOS, mi occupo di progettazione elettronica/firmware per prodotti legati al mondo ferroviario. Scendendo un po’ nei particolari, i frutti del lavoro mio e dei miei colleghi sono prodotti destinati al segnalamento ferroviario e dunque legati alla sicurezza (in gergo si parla di apparati safety-critical). Sono un giovane laureato in Ingegneria Elettronica (anno conseguimento 2012) e sono entrato nel mondo ferroviario a partire dal lavoro di tirocinio/tesi svolto in un’azienda che si occupava dello sviluppo di un sistema di misura per la diagnostica ferroviaria.
Qual è stata l’esperienza che, più di tutte, ti ha lasciato il segno?
Come potete ben capire sono da poco nel mondo professionale dell’ingegneria, e a partire dalla tesi ho lavorato sempre nell’ambito ferroviario, prima per strumenti di misura relativi alla diagnostica dell'infrastruttura ferroviaria, e successivamente per prodotti relativi alla sicurezza. In questi anni ho partecipato a circa una decina di progetti, e in ognuno di essi c’è sempre stato un particolare che lo ha reso speciale rispetto agli altri. Quello che mi ha segnato di più probabilmente è stato proprio il lavoro di tesi principalmente per due motivi: il primo è che mi ha formato la mente per l’attività che oggi svolgo, mentre il secondo motivo è quello di aver avuto l’occasione di lavorare ad algoritmi di “image vision”, ossia ad effettuare misure a partire dalla triangolazione di telecamere CCD.
Quale consiglio daresti a chi oggi deve prendere una decisione per il proprio percorso di studi o professionale?
Io mi ritengo fortunato perché, nonostante il mondo del lavoro sia in un periodo molto buio, ho avuto la fortuna di lavorare fin dal primo giorno dopo la laurea in attività piacevoli, senza dovermi disperare per trovare un lavoro. Certo posso comprendere le perplessità di chi si accinge a dover scegliere un percorso di laurea o lo sta ultimando e non ha la minima idea di quale posizione dover/poter cercare. Il consiglio è quello di sondare cosa cercano le aziende leggendo, ancor prima di ultimare gli studi, le figure e le competenze (skills) richieste in modo tale da poter avere anche una valido ausilio nella scelta degli insegnamenti accademici o di eventuali corsi di specializzazione. Infine, siate pronti a mettervi in gioco che oggi nessuno regala nulla.

🙂
Ringrazio Daniele per la disponibilità, spero i suoi consigli possano essere di aiuto ad altri neo progettisti 🙂
Anche io ho lavorato nel settore ferroviario, ho realizzato alcuni progetti relativamente semplici ma resi complessi dalle normative. Mi ricordo che dovevo sottostare agli standard “chemin the fer” relativi appunto alle ferrovie ma scritte in francese.
Grazie a te per i complimenti e per questo Blog. Vediamo se qualcuno è interessato ad approfondire le tematiche del ferroviario, o a condividere le proprie esperienze.
Complimenti per l’iniziativa, tre è il numero perfetto anche per le domande.