
La nostra lunga serie di articoli dedicati al monitoraggio del battito cardiaco, fetale e non solo, ha abbracciato diversi argomenti. Dopo aver parlato della realizzazione di un sistema completo per il monitoraggio del battito fetale, abbiamo approfondito diversi temi tecnici relativi all’elaborazione del segnale cardiaco partendo dall’influenza del rumore, stando bene attenti a quale possa essere l’incidenza dell’artefatto respiratorio sul risultato ottenuto e tanto altro ancora. Il battito cardiaco, però, per quanto sia fondamentale, non rappresenta l’unico segnale basale di interesse per il monitoraggio completo dell’attività corporea e per la determinazione dello stato di salute di un soggetto. Anche perché esistono diverse fasi e diversi momenti della giornata, ma anche della vita stessa del soggetto, che possono essere interessanti. La […]
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Buon giorno Piero, è un piacere leggere un tuo articolo.
Mi piace come idea e come progetto, questo dispositivo da la possibilità ai Maker di apprendere e sviluppare un settore che si sta espandendo a macchia d’olio nel settore elettronico/informatico; basti pensare alla Microsoft con l’anticoncezionale e alla Google-Novartis con le lenti a contatto smart. Complimenti per l’articolo.
Ma è un prodotto già in commercio? Si sa qualcosa sul suo prezzo?
Non è un prodotto ma un progetto di riferimento (reference design) prova a vedere anche tu sul link indicato nell’articolo se ci sono anche demoboard in vendita ma non sembra.
Non tutte le aziende di semiconduttori commercializzano i reference design perché costerebbero tanto e non è il loro business.
No, neanche io ho trovato un kit o un prodotto finito in vendita. Mi viene però una domanda: perchè Freescale ha impegnato mezzi e risorse per prototipare questo progetto se non intendeva farne un prodotto commerciale? Un semplice esercizio? Voleva mostrare le potenzialità dei suoi prodotti?
Sicuramente un kit del genere dimostra le potenzialità che sono in grado di sviluppare in casa. Sia per applicazione sia per versatilità o possibilità di interfacciamento.
Poi tieni presente che quello che viene commercializzato non è certamente tutto e solo quello che viene sviluppato ma si cerca anche di soddisfare le esigenze di mercato che non sempre cerca la soluzione migliore ma quella più popolare… 😉
Il core business di Freescale, così come dei suoi competitors, non sono le demoboard ma i microcontrollori. Quindi ti supportano nella realizzazione del progetto affinché poi si vada in produzione con i loro componenti 😉
Si potrebbe fare una cosa simile anche con Arduino ??
Con Arduino puoi fare tutto, il punto è COME lo fai….. Confronta i microcontrollori ad hai la risposta 😉
La risposta esatta è: se vuoi fare la stessa cosa, no!
Se lo vuoi fare versione “ristretta”, più lento e certamente meno potente e performante, allora sì.
Inoltre lo faresti comunque peggio integrato perchè dovresti ingegnerizzare la scheda per avere tutto su uno stampato. Altrimenti ti devi tenere uno shield componenti, la batteria… 😉
Articolo molto interessante.
Il componente misterioso è un trasformatore adattatore di impedenza per l’antenna o balun, Rapporto 4:1.
🙂
Mi fa piacere che le domande negli articoli stimolino sempre i lettori più attenti 🙂
Grandissimo articolo Piero, come sempre. Queste cose dovrebbero essere portate all’attenzione di tutti molto piú spesso. La trovo un’iniziativa lodevole da parte dell’azienda in questione, speriamo che tutto questo diventi realtá il prima possibile, anche se come ha giustamente detto Emanuele, bisogna sempre tenere conto del business aziendale.