
Di auto elettriche si sta parlando molto ed è ormai stato detto tutto, quindi in questo articolo vorrei focalizzare l’attenzione su un altro aspetto, a cui pochi hanno ancora pensato, ma che potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo, seppur nel mercato di nicchia, alla diffusione di auto elettriche caratterizzate da prestazioni di alto livello. Brevemente, allora, mi sento in dover di accennare i tratti salienti di ciò che rappresenterà il futuro delle automobili, ovvero la Tesla Motors, azienda fondata a Palo Alto in California (ma guarda un po’ tutte lì spuntano le migliori aziende) nel 2003 che si sta occupando della progettazione e dello sviluppo di una Berlina (Model S) e di una Spider (Roadster) completamente elettriche e caratterizzate da altissime prestazioni, del tipo da 0 a 100 in 5,6 secondi per la Berlina e 4 per la Roadster, velocità di punta pari a 190 KM/h, design futuristico, ecc. Vi consiglio di visitare il sito per fare le indagini del caso e sognare anche un po’. Ma allora, dove starebbe il problema?
Le auto elettriche sono troppo silenziose
Ah dimenticavo, il prezzo non è neanche inaccessibile, si parla di circa 40.000 euro (sul sito è possibile anche fare un preventivo in base alle richieste di optional) per la Berlina e 80.000 per la Spider e queste auto non emettono un suono. Inoltre si ricaricano alla presa di corrente e con un ‘pieno’ possono percorrere fino a 450 Km.
Dimostrazione di una ricarica
Però una domanda mi è sorta spontanea, o meglio mi è venuta in mente quando ho sentito dei ragazzi parlare di auto e uno ha detto:’a me fa impazzire il rumore della Maserati.. Avete capito? Le auto sportive, quello di lusso, quelle che insomma fanno parte di quella schiera di eterni-desiderati-e-mai-realizzati sogni hanno come caratteristica prediletta il rumore. Così, nonostante io sia una profana ci ho fatto caso e mi sono resa conto che in effetti le sonorità emesse dalla mia Panda stanno a quelle prepotentemente imposte da una Maserati come il pop sta al rock. Non c’è paragone. L’appassionato poi ascolta ogni minima vibrazione, interpreta il suono e perfino chi possiede delle macchine sportive senza pretese si esalta ad ogni sgasata rumorosa. Per me il problema non si pone, sono contenta di avere un’auto ecologica, silenziosa, elettrica, bella esteticamente, comoda, funzionale (ah dimenticavo che le Tesla hanno all’interno un display touchscreen da 17” e connessione 3G); ci spendo anche un po’ di più ma ammortizzo alla grande i costi nel tempo, visto che non devo fare revisioni, cambiare l’olio e fare manutenzione al motore, al radiatore e via dicendo.
Però credo l’aspetto rumore implichi per molte persone la perdita di interesse, soprattutto per la nicchia delle auto di lusso e sportive: che gusto c’è se il motore non romba? Immaginate il tipico possessore di una spider, fermo al semaforo rosso, in attesa del verde, cosa fa? Sfriziona un po’ per far capire a chi gli sta intorno che allo scattare del semaforo lui sarà già al prossimo incrocio mentre gli altri ancora cercano di inserire la prima. Ed è il rombo del motore che gli da questa sicurezza. Secondo voi uno così comprerebbe la Tesla Roadster?
Un altro particolare da non sottovalutare è l’uso di marce esclusivamente automatiche, ovviamente, che andrebbero a sostituire finalmente le inutili manuali, sfiziose per una guida sportiva, ma inutili al 90% delle persone che passano diverse ore nel traffico a giocare con la frizione, la prima e la seconda. Non vorrei però che sorgesse spontanea un’altra domanda: che gusto c’è se la marcia non gratta?
Il vero problema siamo noi consumatori! Tu che ne pensi delle auto che "non rombano" e che hanno il cambio automatico?

Guarda..io la comprerei subito… ovviamente non ci illudiamo che non ci siano problemi.. nuova tecnologia ..nuove rogne 🙂 sicuramente col tempo usciranno fuori ma intanto ben venga il poter camminare senza dover spendere 20/30€ di benzina con i quali a stento fai mezzo pieno… e poi per non parlare dei danni che risparmiamo sull’amibiente !!
Ma i magnanti del petrolio si arrenderanno così ?? io non credo proprio…
In merito al rombo del motore, il governo giapponese sta studiando una normativa per obbligare la nuova generazione di auto elettriche ad imitare il rombo dei motori a combustione, poichè facendo poco rumore, hanno visto un aumento di incidenti stradali che coinvolgono soprattutto i pedoni.
In particolare la Nissan ha supportato tale progetto che ha affermato: ”Stiamo esaminando tutte le possibili opzioni per migliorare l’interazione con la macchina,” aggiungendo che ” tale rumore potrebbe essere la musica, il suono di acqua corrente o vento frusciare le foglie di un albero.”
Il ministero giapponese dovrà completare i suoi lavori e decidere in merito al rumore che le autovetture saranno obbligate ad emettere, ma si prevede di selezionare il rumore di un motore.
In risposta all’articolo, inoltre, da ragazzo, provavo un certo piacere nel rumore provocato dall’apertura delle valvole dei carburatori, rumore che ormai è andato perduto essendo quasi tutte le auto progettate oggi, con iniettori elettronici, mi ricordo l’esaltazione del rumore provocato da un carburatore doppio corpo, oppure il fischio provocato dall’inserzione della turbina.
Ciò perché siamo stati portati ad identificare la potenza con il rumore emesso, il cosiddetto ruggito del motore paragonato a quello di un animale meccanico che emetteva il suo ruggito per affermare la sua possanza e la sua potenza rispetto alle concorrenti, come dire sono qui, stai attento che graffio. Non per nulla, persino nelle auto della polizia, vi è rappresentata una pantera nera, oppure in quelle dei carabinieri una gazzella.
In giro per la città, ho visto auto elettriche che per lo più vengono snobbate dagli utilizzatori, ma credo che siano in futuro, un ottima risposta all’inquinamento cittadino sia per quello acustico che per quello atmosferico.
In questi ultimi tempi, ho visto svilupparsi il bike sharing che spero possa prendere piede in modo sostanzioso, ma spero in cuor mio che si sviluppi un car sharing sostenibile per tutti nonostante la crisi attuale, abbandonando così l’atavico legame tra animale e macchina come segno di velocità e predominio.
Per cosa riguarda le lodi del petrolio alla leggera e più approfonditamente la cosa,
Visto che le macchine ad energia elettrica hanno bisogno di corrente elettrica,
e come buon ingegnere so che l’energia elettrica non si produce dal nulla prima legge di termodinamica,
e come in Italia la maggior parte delle centrali elettriche funzionano sia olio combustibile che a carbone quindi a qualcuno venderanno i loro petrolio se non è direttamente nel nostro serbatoio e alla centrale termoelettrica.
Per cosa riguarda l’ambiente c’è un quesito di fondo che mi sono sempre chiesto,
il fatto di mettere un passaggio intermedio tra il momento che viene bocciato l’olio combustibile in una centrale elettrica e dopo trasportato fino alle batterie e poi usarlo in una forza meccanica per far muovere le quote non è maggiore che se bruciamo direttamente quel carburante in un motore a combustione interna.
senza parlare del fatto che all’estero e per conseguenza in Italia visto che la maggior parte dell’energia la compriamo la Francia l’elettricità non sia di origine nucleare
In qualunque automobile è necessario un cambio che sia elettrica uno,
semplicemente perché il motore non può essere in presa diretta con i pneumatici,
Semplicemente in media motore gira 0 a 5000 minuti le vuote molto di meno quindi un momento all’altro il movimento dovrà essere moltiplicato.
Questo è un aspetto molto interessante che non c’ero mai pensato,
Nella realtà neurologica del essere umano il suono copre molto più della vista,
è un senso molto più profondo e primitivo, che influenza molto più di qualunque altro senso perfino quello della vista, c’è solo l’olfatto che supera questa profondità, per darvi un’idea la volume dedicato al trattamento del suono supera di cinque volte quello della vista nel cervello umano, e per di più riesce a trasferirci un’emozione di potenza si risale ruggito degli animali,
Personalmente parlando a della mia esperienza me ne rendo conto che più piacevole una macchina che mette comunque limpido e pulito, ultimamente ho comprato una Fiat stilo che mette pochissimo rumore quindi anche le guide piacevole a differenza della Fiat Punto Che arrivo prima che metteva tutti i rumori possibili immaginabili e soprattutto indesiderati e che trasmettevano un senso di una verità visto che il rumore che sentiva era indesiderato.
per cosa riguarda il cambio personalmente ho una netta preferenza per quello automatico,
Visto che dopo otto anni di guida ancora non riesco ad capire come passare dalla prima alla seconda senza guardare il manico del cambio, e non parliamo della retromarcia e su ogni macchina e messa in un punto diverso.
Comunque il cambio manuale rimane un piacere puramente maschile che riflette la sua mascolinità.
Avendo una macchina automatica mi rendo conto che quanto l’appresto a una donna nessun fastidio e dopo pochi kilometri la usa naturalmente come se avessi sempre usato un’automatica, quando l’appresto ad un uomo è sempre lì a cercare la leva del cambio.
per quanto riguarda il fatto che il petrolio lo venderanno sempre ci avevo pensato anch’io.. ma non credi che abbiano comunque una perdita abissale ?!? (immaginati tutte le pompe chiuse tra 20 anni ..esso, agip, Q8 che vengono trasformate in caricabatterie 🙂 )..
Per quanto riguarda quella cosa che dicevi sulla combustione non l’ho capita bene..anche perchè non me ne intendo..
Onestamente penso che da oggi a vent’anni in tanti altri settori si fa a meno della benzina,
Nella mia famiglia abbiamo in tutto quattro macchine e ognuna ha il suo tipo di carburante,
benzina, diesel, metano e gpl e posso garantire che preferiamo usare nettamente sempre quella a diesel o a gpl, perché semplicemente la comunità di uso ha fatturato padrone a discapito del costo.
quando devo andare dal metano so che in media ci impiegano 40 minuti contro 2 minuti della GLP e tenendo conto che la stazione di rifornimento è sempre quella.
Personalmente parlando penso che la benzina a livello stoccaggio e rifornimento batterà sempre qualunque altro tipo di carburante e soprattutto l’elettrico.
il gruppo giocolieri chiaramente loro guadagnano quando vengono il grezzo, l’unica piangere sarà lo Stato italiano che non entrerà quella grossa quantitativa di aliquote sui carburanti ma sicuramente troveranno il modo di farci pagare lo stesso.
ti spiego meglio per cosa riguarda i passaggi dei carburanti,
teniamo conto che la prima legge della termodinamica dice che venerdì non si crei non si distrugge.
Prendiamo 1 l di carburante, con questo litro ipoteticamente potrei farci 20 Km se lo metto in un muto a combustione interna, quell’energia chimica viene trasformata subito in energia meccanica con una perdita in energia termica che si può vedere nel fatto che il motore scalda.
In una macchina elettrica ipotizzando lo stesso litro di carburante.
Prima devo bocciare quel carburante in una centrale elettrica chi produce una quantità di energia elettrica
Assieme a una perdita di calore come nel motore a convulsioni.
quest’energia elettrica deve essere trasportata e mantenuta dentro delle batterie che qui si fondono altre perdite sia nel trasporto per la resistenza dei fili sia nella batteria visto che comunque sia c’è una perdita dovuto alle diverse trasformazioni chimiche
a questo punto il motore elettrico anche lui ha grosse perdite tecniche, per fornire una potenza meccanica
a questo punto con lo stesso litro di carburante ci faccio quanti kilometri?
Si sono più di 20 Km conviene usare un’auto elettrica, ma mi sembra duro visto il numero elevato di trasformazione che un’unione comprende una perdita.
se sono di meno tipo 10 Km conviene usare una macchina a combustione interna visto che per lo stesso percorso ce ne vuole il doppio anche se non si vede a prima vista le faccende conti si vede troppo.
Senza parlare che necessario smaltire batterie componenti molto più inquinanti che l’acciaio dei motori a combustione interna che sono più facilmente riciclabili che le batterie delle macchine elettriche
Il problema delle auto elettriche è il costo iniziale, non è proprio ‘nuova’ come tecnologia, vi sono da anni parecchi comuni che sono dotati di auto elettriche, già qualcuna appare nel mercato dell’usato, ma si parla di costi ancora alti (circa 15.000 euro per un utilitaria), senza contare che molte officine di riparazione non sanno fare la normale manutenzione, ovvero i tagliandi suggeriti dalle case produttrici. Inoltre, se viene fatta una buona manutenzione il motore elettrico ha una vita ben superiore a quello a combustione. Cerca in rete Citroen Saxo elettrica e potrai constatare che quest’auto che ancora gira in molti comuni ha una tecnologia di 15 anni fa. Il costo di un pieno è pari a un litro di benzina per fare circa 100 km, con le tecnologie di oggi, si potrebbe sicuramente fare di più.
Il problema principale della Citroën Saxo e che già per il modello diesel è stato il più venduto non si ritrovano più i pezzi di ricambio, è stata perfino smesso di produzione ai primi del 2000 che ha lasciato posto C2.
È per tornare alla nostra Citroen Saxo elettrica è stato più un prototipo di una macchina che è andato veramente in produzione e la Citroën da prodotti pochissimi pezzi.
senza parlare del fatto che l’assicurazione per tale macchina per il fatto che hanno molto più incidenti che quelle a motore combustione interna costano molto proporzionalmente alla stessa cilindrata a benzina.
io personalmente avendo una macchina metano e quella che paga l’assicurazione a distanza di quella a gasolio che alla stessa cilindrata è in cerca nella stessa macchina, quella metano e Fiat Stilo e quella a gasolio Fiat Bravo macchine molto simile
a milano mi pare ci sia un concessionario già attivo in zona s. babila ..per provare le auto si può fissare un appuntamento :
http://www.teslamotors.com/milan
nn sarebbe mica male 🙂
Per la questione del cambio: confermo che auto e scooter elettrici NON hanno cambio, il motore è in presa diretta (negli scooter il motore è addirittura la ruota stessa! Si chiama “hub motor”). A qualunque velocità infatti il motore elettrico ha sempre coppia massima, per questo non serve il cambio.
Devo pero’ ancora capire il problema delle salite: i mezzi elettrici “soffrono” in salita, ma non sono sicuro che la cosa potrebbe risolversi col cambio.
Per la questione del motore: le auto elettriche saranno MOLTO meglio di quelle a benzina, perchè potranno essere CONFIGURABILI!
Io ho appena ordinato un amplificatore e un lettore mp3 da montare sul mio scooter elettrico… che così potrà emettere qualunque rumore io desideri! 🙂 Altro che suonerie dei cellulari, tra qualche anno scaricheremo da internet gli mp3 per il motore della macchina! …finchè non faranno una legge che obbliga ad avere un “rumore omologato”, ma penso ci verrà un bel po’ di tempo!
Devo pero’ studiare assorbimenti, consumi e decibel: quanta potenza deve assorbire come minimo un amplificatore sul mio scooter per produrre un suono costante abbastanza forte da essere udibile come quello di uno scooter normale?
Sarebbe poi utile studiare un sistema che emetta il rumore solo “in avanti”, in modo da non turbare il favoloso silenzio che si sente “a bordo” (attualmente posso tranquillamente parlare con chi sta dietro a me sul sellino, anche se vado a 60 all’ora!)
Fabrizio, ma sei straniero?
In realtà sono il dislessico,
Ma anche discalculia ,disprassico e disortografico.
E a volte mi capita di esprimermi un pochino male per la difficoltà dovuto alla scrittura e alla rilettura per effettuare le correzioni necessarie.
Ritorniamo sempre alle ipotetiche soluzioni irrealizzabili dal punto visto ingegneristico della fusione fredda che più che essere un fatto scientifico rileva dell’alchimia,
Le sperimentazioni sono come gli orologi a moto perpetuo che erano prodotti da James Cox,
in prima analisi sembrava che fosse un moto perpetuo ma in un’analisi più approfondita si è schierato il suo funzionamento e che era molto semplice recuperava energie attraverso i cambiamenti di pressioni dell’atmosfera così ricaricando un meccanismo a molla.
semplice e ingegnoso, errato credere lungo periodo che era possibile creare una macchina che tirasse senza necessità di energia esterna
Non tralasciamo un importante considerazione, sia economica che ambientale: il tagliando non si deve fare e non vanno cambiati olio e filtri vari, e questo non è affatto poco: a nemeno l’acqua al radiatore e penso non serva più neanche l’antigelo: di roba se ne elimina parecchia. Interessante la costatazione sul rumore necessaro ai fini della sicurezza. é da approfondire, anche se le auto del futuro (e le auto elettriche quello sono visto che prima di 20 anni se ne vedranno ancora poche) avranno sicuramente dei dispositivi di intercettazione degli ostacoli (alcune ce l’hanno già ora) per cui la sicurezza dovrebbe notevolmente aumentare. Poi, in ogni caso, oggi girano tutti parlando al telefonino o ascoltando musica, quindi il pericolo c’è anche ora..
Da anni vorrei un’auto elettrica, silenziosa, senza grosse spese di manutenzione, con una coppia costante da 0 al massimo regime di rotazione del motore, e da tempo ho fatto anche alcune considerazioni:
1- Se non devo fare manutenzione al motore, il motore elettrico dura molto di più di un motore a combustione si parla di 80’000ore di funzionamento contro le 2’000(dati FIAT).
2- Se non devo cambiare i filtri, minore inquinamento
3- Se ho una ridotta usura dei sistemi frenanti perchè recupero energia dalla frenata
4- Se mi arrangio a fare il pieno perchè la ricarico come un cellulare
Che fine faranno i benzinai e i meccanici?
P.S.
Per il rumore metteremo ancora le palettine alle ruote come si faceva da bambini con le biciclette.
Le ore di funzionamento di un motore come dici che sono solo di 20.000 ora che un motore benzina mi sembra un po’ poche,
Faccio un esempio,
Consideriamo una velocità media di 50 km all’ora che mi sembra giusta visto che rende conto del fatto che possono essere diverse ore in coda in città o guidare sull’autostrada a 130 km all’ora.
20.000 ore moltiplicate per 50 kilometri per ogni ora 100.000 km mi sembra un chilometraggio eccessivo per una macchina, ad esempio l’ultima macchina io fatto fuori perché mi consumava troppa benzina e dovevo cambiare la sezione arriva 160’000 km e sicuramente ne farà altri 100.000 senza grossi problemi.
è contrario 80 000 * 50 = 4 000 000 km e mi sembra proprio un numero di kilometri eccessivi,
di solito una macchina al massimo può fare 300’000 km in una vita
Nella mia vita ho conosciuto parecchi rappresentanti con auto diesel che hanno percorso più di 400 mila chilometri, alcuni di questi cambiando macchina ogni 2 o 3 anni sono riusciti a percorrere anche più di 400 mila chilometri avvicinandosi alla soglia dei 500 mila. C’è da dire che spesso queste auto non erano italiane, forse il tuo limite si riferisce a macchine italiane, tipo la Fiat Punto che detto da molti meccanici già a 100 mila km devi rifare la guarnizione della testata.
Nelle auto elettriche, almeno quelle che conosco, è necessario fare il tagliando ogni 20.000 chilometri, in particolare quelle di vecchia generazione, soprattutto per controllare l’usura delle spazzole e il buon funzionamento della pompa dell’acqua per il raffreddamento del motore. Certo esistono anche auto a combustione raffreddate ad aria come le vecchie 500 o 126 oppure le mitiche porsche 911, così come esisteranno auto elettriche raffreddate ad aria.
di solito a 100.000 km si cambiano varie cose,
l’esempio l’afflizione che io dovuto cambiarle sulla Fiat Punto,
o sulla stilo ho dovuto cambiare la cinghia di distribuzione.
io direi personalmente che sulle macchine italiane non è la meccanica del motore che non fa e tutto il resto, ad esempio le carrozzerie che incomincia arrugginire, le tutte le bolle che non funzionano più, e tutte le cose che non sono inerenti al alla guida ma che comunque sono penose per questo guidare quei vicoli.
avendo anche un’opera che possa garantire 250.000 km è ancora non ho toccato il motore.
mi sa che in generale non l’ho mai toccata eccetto le gomme.
dopo il necessario tener conto di un altro problema in Italia è che tutte le macchine senza eccezione di seconda mano hanno in media 50’000 – 100’000 km in meno di quelli reali e ogni volta che sono vendute sul mercato. in fin dei conti se compri una macchina di terza o quarta mano è facile che a 200’000 km in più di quelli reali.
considera che il raffreddamento ad aria si può usare solo su piccole cilindrate com’erano quelle macchine che il citato.
chiaramente non un’auto elettrica perché faccia mercato deve a me avere la stessa potenza di una macchina a combustione interna.
I motori a spazzole sono un retaggio del passato, come le batterie al nickel cadmio con effetto memoria: ora si usano motori brushless e batterie al litio.
Non mi risulta che ci siano sistemi di raffreddamento sulle auto elettriche attuali, ma potrei sbagliarmi.
Purtroppo la faccenda dei pannelli sul tetto è poco utile: esistono già auto che lo montano, ma sono ibride, perchè 1-2 metri quadri di pannelli servono a poco, per caricare batterie da 16 kWh e/o alimentare motori da 30-40 kW; infatti il pannello viene usato per tenere costantemente accese le ventole per il ricambio dell’aria quando la macchina è parcheggiata al sole.
Fabrizio, ho scritto che le ore di funzionamento stimate di un motore a combustione sono 2000 pari appunto a 100’000km ad una media di 50km/h. Poi il motore per i costruttori può anche scoppiare o guastarsi. Mentre per i motori elettrici la media dei chilometri percorsi si innalza in quanto i soli componenti soggetti ad usura sono i cuscinetti. Le 80’000 ore sono meno di 10 anni di lavoro a 24/24 ore. Alcuni ventilatori degli impianti da me prodotti sono in funzione da oltre 20 anni e non hanno mai fatto alcuna manutenzione ai motori elettrici.
il richiamo del rombo delle marmitte non è quello della maserati che fa ridere i polli (ho avuto una porsche 5000 che non faceva rumori osceni da provocare a carnevale, ma che aveva solo una breve e simpatica risonanza ad un certo ristretto numero di giri) ma la vibrazione musicale che ci rende adrenalinici (e questo succede anche quando ascoltiamo un rarissimo buon betoven trascritto). l’obiettivo è realmente il raggiungimento civico di una riduzione sostanziale dei rumori di fondo, nella città e nelle valli. in città i tapì rulàn potrebbero sostituire i mezzi su ruota e chi vuole la macchina può utilizzarla su strade ed autostrade i cui ambienti potrebbero essere ecologicamente progettati per assorbire il disturbo…….. ma chi fa l’educativa manovra? certo le manovre non sono il forte di tutti!
(per natale i regali potrebbero essere uno studio per le energie del campo di confinamento del trizio deuterio e qualche nuova valvola tesla a superconduttore per i pochi e per i possessori di maserati: una clava con relativo perizoma a bretelle di pelle di leopardo)
Questa volta ho fatto qualcosa di leggeremente diverso da quello che faccio di solito, ovvero ho letto prima tutti i commenti e poi ho deciso di rispondere.
Comincio dall’articolo.
Che il rombo del motore sia una “roba fica” o che il cambio manuale “serva”, credo, ma è opinione mia personalissima, che siano retaggi da preistoria.
A me, personalmente, cambiare manualmente piace. Mi diverte, non lo nego. Del rombo del motore, invece, me ne frega meno di niente.
Ma credo dipenda dal fatto che sono legato ad un concetto piuttosto semplice ma che credo sia fondamentale: l’auto serve a spostarsi e non a correre!
Per me, l’automobile è un mezzo di locomozione e non uno status symbol.
Sinceramente credo che l’idea di sfrecciare a 220 km/h su una strada su cui il limite è 90 sia da galera. Diretta, semplice e senza fine!
Così come passare col rosso perchè “avevo fretta”. No, in realtà forse questo per me è più grave!
Credo che sia la segreta aspirazione a violare le regole che porta la gente ad apprezzare certe caratteristiche delle automobili.
In tempi di crisi poi, parlare di cosa di un’auto piace senza guardare ai consumi, alle emissioni, al logorio fisiologico delle parti meccaniche e non, alle caratteristiche delle rifiniture, alla tenuta su strada (perchè si viaggia sul bagnato, non perchè ci si fa il rally!), all’impatto ambientale o al fatto che sia il caso di documentarsi sulle condizioni di lavoro e sulla legittima retribuzione degli impiegati di questa o quella casa produttrice mi sembra quanto meno irresponsabile!
Per non parlare poi del fatto che il rombo del motore di una Maserati o simili dovrebbe anche essere guardato torcendo il naso, visto che causa inquinamento acustico.
Qui la maggior parte di noi di professione è ingegnere.
Mi domando: la presenza di regole che stabiliscono chiaramente ed univocamente che ci son dei limiti per noi non dovrebbe contare più che per gli altri? 🙂
Non dovrebbe valere per noi che le nuove tecnologie, o quelle più valide, devono avere il sopravvento nel più breve tempo possibile? 😀
Ecco, io credo che questo dovrebbe essere il nostro punto di vista, come categoria.
Sul fatto che l’energia elettrica in Italia sia prodotta con petrolio poi, questo è assolutamente ed indubitabilmente vero!
Ma ciò è frutto del fatto che c’è tutto un sistema che dalla rivoluzione industriale ha deturpato le risorse naturali e non. In principio era il carbone, oggi è il petrolio.
Pertanto, io mi chiedo: ma se su tutti i terrazzi, soffitti, tetti che esistono in Italia vennisse instalalto il fotovoltaico, veramente credete che non ci sarebe energia sufficiente per sostenere non soltanto l’intera economia della nazione ma anche tutte le auto che ci sono in giro? 🙂
Io sono fermamente convinto di no!
Soltanto che ci sono interessi economici molto ma molto ma molto ma moooooooooooolto grossi che ci impediscono di fare questi discorsi con lucidità!
Ci spaventa, perchè così ci hanno insegnato che deve essere, che si possa convertire l’energia che ricaviamo dal petrolio perchè se no “l’intera economia mondiale crollerebbe”.
Sono fermamente convinto, ma è soltanto una mia perosnalissima opinione, che non crollerebbe affatto! Purtroppo, però, in quell’ipotesi, il profitto non sarebbe più di pochi che decidono di muovere guerre ma di tutta la società.
Ed è questo il vero problema: chi conta di più, il singolo o la collettività?
Si calcola che per coprire l’intero fabbisogno energetico della Sardegna basterebbe un “quadratino solare” di circa 100 km^2:
http://www.ildialogo.org/scienza/indice_1304101289.htm
Sarebbero ottenibili con 300’000 m^2 di pannelli per ogni comune, che sembrano tanti, ma in realtà sarebbero un quadrato di circa 500 m x 500 m ; considerando tetti di 10×10 metri su ogni casa, significherebbe circa 3’000 case per ogni comune.
Si calcola che il costo totale sarebbe circa 17 miliardi di euro, contro 7 miliardi di euro di costo per una centrale nucleare. Con la differenza che dopo 14 anni i costi del solare verrebbero recuperati, mentre dopo altrettanti anni si avrebbe da smaltire una certa quantità di scorie nucleari. E ne verrebbero ulteriormente prodotte negli anni a venire… mentre invece negli anni a venire i pannelli produrrebero… soldi! 🙂
Pero’ non mi tornano i 17 miliardi, a me ne vengono 34…
Non mi sembra che la famosa Porsche 911 sia stata un’utilitaria, per non dimenticare la sua evoluzione con la versione 911 Carrera (933) 300 CV con raffreddamento a ventola assiale, con una velocità massima dichiarata di 280 Km/h.
Per non parlare del costo e dei consumi da non proprio paragonabili a quella di utilitaria.
Tanto per farti capire di che ‘utilitaria’ si trattava:
http://www.youtube.com/watch?v=hy8Az5QD0Vo
Alcuni estimatori affermano che sia stata l’ultima vera Porsche, sul mercato dell’usato, in buone condizioni, non si trova per meno di 30 mila euro. Alcuni estimatori comprano le scocche per rimetterle in sesto, essendoci un buon parco di pezzi di ricambio nel mercato dell’usato. Una scocca non la trovi per meno di 10 mila euro in discrete condizioni.
Andare a 220 km/h in una strada provinciale che ne permette solo 90 km/h è da galera, ma secondo me è più da galera produrre auto tipo la famosa Uno turbo, o la Renault 5 turbo che erano vere e proprie bare volanti. Da ragazzo sono salito su una Maserati che alla velocità di 240 km/h sembrava ferma, il problema è che spesso si sono progettate auto che non rispondevano ai requisiti di sicurezza, sia per venderne di più che per abbassare i costi a rischio dell’incolumità delle persone.
Visto la trasmissione che attualmente si possono vedere sulle televisioni che raccontano che la fusione fredda esista ma è soltanto l’hobby degli industriali che non vogliono commercializzarla.
Ma quale trasmissione non vengono mai al fatto che la fusione fredda va contro a prima legge della termodinamica.
Toccherebbe spiegare a tutti con le persone ecologiste Le leggi della termodinamica, c’è da lì si può cominciare a discutere.
e come tante stronzate che si sentono in giro,
io ad esempiomia nonna al pollaio quindi potrei avere le ore fresca tutti giorni, è fresco intendo due ore di vita, mia nonna mi ha sempre dato quelle di almeno due giorni, è che mi spiega che sono quelle migliori, perché l’uomo troppo fresco non è tanto buono ha bisogno di un po’ di tempo per riposare.
Nella realtà dei fatti i motori a spazzola sono la maggior parte dei motori elettrici,
i motori di tipo motori brushless rimangono ancora pochi in proporzione a qui a spazzola.
libretto di manutenzione citroen elettrica:
5. – MANUTENZIONE ORDINARIA
La periodicità delle verifiche ordinarie è indicata sulla scheda del prodotto. La maggior parte delle spazzole ha marcato un limite di utilizzo. Si consiglia di non oltrepassare questa marcatura.
– Controllare il serraggio delle connessioni elettriche (1a visita).
– Pulire l’interno del motore con aria compressa pulita e secca (pressione 6 bar max.).
– Controllare lo stato dei cuscinetti a rulli.
5.1 – Spazzole
– Controllare lo scorrimento delle spazzole nel portaspazzole: deve essere libero. La spazzola, sollevata di 3 o 4 mm nella sua sede deve cadere sul collettore con un colpo secco.
– Controllare che la pressione su ogni spazzola sia la stessa.
– Controllare l’aspetto: la superficie di contatto deve essere brillante, senza macchia, striatura o bruciatura e i lati devono essere senza lucidatura.
– Verificare lo stato d’usura. Non aspettare l’usura totale prima di sostituire la spazzola. Sostituire (il set completo) le spazzole con altre della stessa qualità originale o equivalente, indicate da LEROY-SOMER.
– Effettuare un rodaggio ad ogni sostituzione di spazzole (vedere paragrafo 5.2).
Credo che questo basti per comprendere che ancora oggi esistono auto che hanno le spazzole e che girano tranquillamente per le città, vedi Peougeot 106 o Citroen Saxo.
Queste sono macchine antiche non più in produzione, o sbaglio? O sono addirittura prororipi prodotti in proprio e mai entrati in produzione?
Le auto antiche possono essere considerate le Fiat 500, la BMW 501, le gloriose A.R. 1750 o Alfetta, ma è vero che non sono più in produzione poichè vi sono le nuove produzioni, ma vi sono parecchie macchine in circolazione, vedi quante Peugeot 106 ancora circolano, certo quelle elettriche sono in numero molto minore essendo state prodotte in numero complessivo minore, ma non possono essere chiamati prototipi in quanto omologate, ciò vuol dire che in dodici mesi ne sono state prodotte più di 5 mila unità, mentre possono essere classificati prototipi tutte quelle vetture che nell’arco di un anno sono prodotte in numero inferiore a 5000 e suddivise in gruppi e categorie.
Stiamo parlando di appena 3 anni fa, la 106 è uscita di produzione nel 2005, appena 6 anni fa, e i concessionari in quell’anno vendevano la versione Open nuova, certo con la moda di cambiare il cellulare appena ne esce uno nuovo, il concetto di vecchio è palese, ma per un’automobile penso che sia diverso soprattutto per le versioni elettriche che all’epoca costava se ricordo bene circa il quadruplo della versione a benzina.
energia elettrica buona per gli spostamenti personali?
quale altra eneria potremmo usare?
invenzioni! quelle che leggiamo sui giornali sono invenzioni per l’hotantapercent.
uno dei nuovi protocolli francesi potrebbe essere preso in considerazione per la produzione della energia elettrica? sembra che abbiano partecipato tecnici di ogni linqua e colore; cosa fare? consigliano di seguire l’iter per la realizzazione dell’idea innovativa. che altro dire?
buon natale a tutti!