
La continua ricerca e lo sviluppo di energia alternativa potrebbe presto portare a una nuova era nella storia umana, nella quale due sole risorse rinnovabili – l’energia solare e il vento – potrebbero diventare le principali fonti per soddisfare il fabbisogno mondiale, almeno così sostiene un premio Nobel.
Walter Kohn, Ph.D., che ha ottenuto il Premio Nobel 1998 per la Chimica, ha osservato che il petrolio e la produzione di gas naturale, che oggi fornisce circa il 60% del consumo globale di energia, raggiungerà un picco tra i prossimi 10 e 30 anni, seguito da un rapido declino. Queste tendenze hanno creato due sfide senza precedenti a livello mondiale: una è la carenza globale di energia, l'altra è il pericolo imminente del riscaldamento globale e le sue conseguenze.
Kohn ha osservato che queste sfide richiedono una varietà di risposte. La più ovvia è di continuare il progresso scientifico e tecnico fornendo le energie alternative in abbondanza e accessibili, visto che sono sicure, pulite e senza emissioni di carbonio. Perché le sfide sono di respiro globale, il lavoro tecnico e scientifico deve godere di un massimo di cooperazione internazionale, che per fortuna sta cominciando ad evolversi.
La produzione globale di energia fotovoltaica aumenta di un fattore di circa 90 e l'energia eolica per un fattore di circa 10 negli ultimi dieci anni. Ci si aspetta una crescita vigorosa di queste due energie effettivamente inesauribili che continui nel corso del prossimo decennio e oltre, determinando così una nuova era nella storia umana, in cui energia solare ed eolica sono diventate fonti di energia dominante della terra.
Un altro aspetto importante spetta principalmente ai paesi sviluppati, la cui popolazione si è praticamente stabilizzata, ed è la riduzione nel consumo energetico pro capite. Un esempio lampante sono gli Stati Uniti, dove il consumo pro capite di benzina, è circa 5 volte superiore alla media globale.
Il mondo meno sviluppato, comprensibilmente, ha lo scopo di portare i proprio standard di vita a un livello simile a quello dei paesi altamente sviluppati, ma in cambio deve riuscire a stabilizzare le sue popolazioni in continua crescita. (da Physorg)

si, oltre al costo x le infrastrutture ci sarebbero anche perdite esagerate….e poi x caratteristica gli impianti fotovoltaici non devono lavorare a temperature troppo alte……e poi servirebbero persone x continuare a pulire la superficie dei moduli xke la sabbia riduce l’efficienza
Luca Bringhenti @Facebook
A mio modesto parere, con i consumi energetici dei nostri tempi…credo proprio di no..nn basteraano a coprire la richiesta..!! secondo me saranno sempre utili…ma altri tipi di energia andranno utilizzati…!!! sennò torneremo all’età della pietra..!! o con le candele..!!! spero che ci sia più ricerca…in modo tale da poter avere dell’energia dall’idrogeno a basso costo…nel minor tempo possibile…!!!
Lorenzo Isidoro @Facebook
@Rodolfo: ma i costi di distribuzione dai parchi solari nel deserto non renderebbero proibitivo/vano il progetto? è una delle risposte che non trovo da nessuna parte…
Angelo Pallanca @Facebook
basterebbe usare i deserti come sede
Rodolfo Giudicissi @Facebook
Tesla diceva che era possibile fornire a tutto il mondo energia pulita gratuitamente e senza fili..tutti i costi derivano dalle speculazioni
C’è chi pensa che i grandi impianti di energia eolica deturpino il paesaggio, io invece li trovo molto affascinanti…