
Nel mio precedente articolo, Corso sul telerilevamento – prima parte: nozioni introduttive, ho iniziato ad introdurre i principali rudimenti del telerilevamento. In particolare, abbiamo visto cos’è, come è nato e su quali fenomeni fisici è basato; è stato, inoltre, esaminato il funzionamento dei sensori, che sono l’elemento principale di questa tecnologia. Ora, conosceremo meglio alcuni dei principali satelliti dediti all’osservazione della Terra e i loro strumenti.
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Stavolta nessun commento. Come mai?
Ciao,
non è presente nessun commento, ma ti assicuro che non è perché non è piaciuto a nessuno.
Infatti voglio farti i miei complimenti.
Per me è un mondo nuovo di cui non ho mai sentito parlare (fino ad ora).
Posso solo dirti che lo trovo molto interessante e dettagliato, continua così 🙂
A presto,
Ivan
Ti ringrazio.
Mi sembra strano che a degli appassionati di tecnologia in generale ed elettronica in particolare, quali sono gli appartenenti alla community di EOS, non interessi nulla dei satelliti. Con tutte le foto e le illustrazioni che vi ho inserito poi, l’articolo dovrebbe risultare gradevole perlomeno dal punto di vista estetico.
Il 3° articolo sul telerilevamento è quasi pronto ma non so quando verrà pubblicato.
Un altro mio articolo che invece è pronto da tempo ma che verrà pubblicato solo ad aprile (stando a ciò che mi ha comunicato Piero) ha come argomento il metodo Monte Carlo. Mi auguro che sarà di vostro gradimento.
A presto.
Molto probabilmente si tratta di una lettura che impone riflessione e ulteriore approfondimento 😉
Oltre al fatto che non è ancora finito (la terza parte sarà in pubblicazione quanto prima)… 😉
Marco,
non fare l’errore di associare l’interesse, in questo caso per un articolo, SOLO alla partecipazione nei commenti.
Questo tuo articolo è stato letto da 340 utenti in una settimana, con una media di quasi 2 minuti. Non è in cima alle nostre statistiche ma comunque è stato letto con interesse.
La scarsa partecipazione nei commenti è quindi un fenomeno a parte che dovrà essere analizzato da un punto di vista più ampio.
Potrebbe essere che semplicemente i 340 lettori non abbiano voluto aggiungere nulla al tuo scritto, oppure che non hai suscitato in loro un motivo per porre domande, non lo sappiamo.
Quello che è certo invece che siamo stati abituati per anni a subire passivamente dai media tradizionali (radio-tv-giornali-libri) le informazioni SENZA DIRITTO DI REPLICA e quindi, pur essendo un’opportunità straordinaria quella di interagire (quasi) in tempo reale con l’autore, è anche un meccanismo al quale molti si devono ancora abituare.
Noi stiamo facendo comunicazione anche su questo fronte 🙂
Non solo ma punterei sul fatto che l’interazione con l’autore non può avvenire senza la competenza che questo impone.
Non sarebbe giusto che una persona che non ha ben compreso appieno tutto quello che hai scritto interagisse con te magari facendo una critica.
Non gioverebbe a te, sicuramente non gioverebbe a lui e tantomeno potrebbe mai giovare all’intera comunità.
L’argomento è particolarmente settoriale, molto interessante ma di solo approfondimento per chi non si è mai occupato e probabilmente mai si occuperà di questo settore.
Interagire con te e con noi e con tutti quelli che scrivono è una possibilità meravigliosa ma che deve essere sfruttata solo una volta maturata la competenza necessaria a scrivere qualcosa che abbia una certa rilevanza ed attinenza col tema.
E questa, in tal senso, si dimostra una comunità ben consapevole di ciò.
🙂
Questi 3 articoli sul telerilevamento mi sembrano abbastanza semplici; non occorre essere ingegneri aerospaziali per comprenderli. Ho scritto (e scriverò) articoli ben più ostici. 🙂
Non posso che essere d’accordo, anche se, ripeto, non occorre una grande competenza per comprendere quanto ho scritto sul telerilevamento. A tal proposito, vi ricordate di quella domanda che mi venne posta tramite il forum (senza fare nomi)? Rimasi abbastanza allibito. 🙂
Gradirei un commento da parte del sig. “matto” il quale, a dispetto del suo stravagante nickname, stando a ciò che lui afferma, dovrebbe essere, tra tutti noi della community di EOS, il più competente o uno dei più competenti sull’argomento.
Dato che mi hai chiamato in causa…eccomi.
Avevo letto l’articolo il giorno in cui è stato pubblicato e non ho trovato spunti per commenti costruttivi.
L’articolo fornisce una buona overview di alcuni sistemi di telerilevamento esistenti. Naturalmente non è approfondita ed è più divulgativa che tecnica, ma credo sia giusto così. Questi argomenti potrebbero essere trattati in modo molto più complicato ma credo che agli occhi di chi si occupa di altro diventerebbero poi tediosi e affatto interessanti.
Ora aspetto il prossimo articolo e se sarò dell’idea di poter fare commenti costruttivi non mancherò di farlo.
Buon proseguimento!