
Avete mai notato quanto spazio occupa una tastiera? Non molto in realtà, ma se avete due computer da controllare può essere piuttosto scomodo avere una coppia di mouse ed altrettante tastiere, con annessi cavi che corrono da tutte le parti, e troppo poco spazio per poggiare anche solo un foglio. Quello di cui parliamo è un metodo, piuttosto avanzato, per mettere ordine sulla vostra scrivania. La dimostrazione, se volete, che progettare significa trasformare una esigenza giornaliera in un circuito elettronico. Eccovi un’idea per uno switch USB con autoswitching.
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Ma scusa, tanto che dovevi implementare uno switch non potev comunque pensarlo per supportare anche il video?
E poi, perchè USB e basta? Le tastiere sono anche PS2..
Sinceramente non sono riuscito a comprendere perche la TI abbia realizzato il ts3usb221 con alimentazione a 3V3. Sarebbe stato più logico a 5V visto le la USB lavora a 5V no?
(oppure è stata una mossa commerciale per vendere l’LP2985A della neo acquisita National Semiconductors???)
Io utilizzo un kvm switch per collegare 4 terminali (3 server e un computer).
Mi fa lo switch sia di tasiera (ha come ingressi 2 connettori USB di tipo A per collegare tastiera e mouse. L’uscita verso i computer avviene tramite un solo connettore USB di tipo B) che di video (un connettore VGA per collegarci il monitor. L’uscita verso i computer avviene sempre tramite connettore VGA).
Ti faccio qualche osservazione sul prodotto che ho per darti spunti per progettare un prodotto migliore di quelli già in commercio 😛
Naturalmente lo “uses case” è diverso da quello da te illustrato. Quindi probabilmente non riscontreresti comunque questi “problemi”.
Lato USB: deve essere simulata (all’accensione della macchina) la presenza della tastiera. Alcuni BIOS, forse solo quelli di dispositivi fissi e vecchi, si bloccano in fase di boot se non rilevano tastiera…
Il tuo circuito prevede un autoswitch, quindi penso che questo per te non sia un problema, dato che all’accensione viene comunque “switchata” la tastiera.
Trall’altro volevo chiederti come prevedevi di creare questo autoswitch. Scusa se faccio una domanda stupida, ma avresti una delle due porte con priorità rispetto all’altra, e in caso di assenza di primo dispositivo l’altro funziona da fallback immagino.
Ho avuto anche ulteriori problemi di compatibilità, col mio dispositivo, collegando mouse diversi. Ma immagino che questi problemi sian dovuto alla logica presente (passare da 2 connettori USB d’ingresso a 1 di uscita ecc ecc)
Per il video (che è tra i tuoi sviluppi futuri) ho riscontrato qualche noia:
Naturalmente sempre in fase d’avvio, se la macchina che si avvia non è quella selezionata (e quindi non ha lo schermo attaccato) ha dei problemi con il riconoscimento della risoluzione dello schermo.
Io lavoro con linux, e il problema l’ho riscontrato solo su una delle macchine che per vari obblighi ho dovuto configurare con un DE estremamente minimale.
PC con DE più complessi naturalmente si controllano la risoluzione dello schermo a runtime, quindi in caso di switch del video la risoluzione verrebbe subito ricalcolata.
Pensavo però che per completezza potrebbe essere utile fornire informazioni sulla risoluzione anche ai connettori non selezionati. In modo da velocizzare lo switch da dispositivo all’altro.
Non ho visto però com’è possibile reperire in modo semplice le informazioni di risoluzione dallo schermo tramite porta VGA…
Ciao Federico.
Riguardo la tua prima osservazione, la risposta è qui:
“Se non si effettuano altre modifiche, il circuito funzionerà alimentando
J4 quando il transistor sarà polarizzato mentre di default alimenterà
J5, ovvero il canale 2 (perchè J6 sarà sempre open)”
cioè l’utilizzo del transistor risolve il problema perchè di base l’integrato alimenta un’uscita e SE c’è tensione sull’altra linea, alimenta quella.
Poichè sarà la V+ del connettore ad essere rilevata dal transistor, il gioco sarà fatto.
Per quanto riguarda i KVM, dunque, io tempo fa ne comprai
uno. 4 porte, USB e video a pochi spiccioli. Fantastico, stupendo… un
po’ ingombrante ma… è durato dalla sera alla mattina.
Ha smesso di funzionare praticamente subito.
Quando l’ho aperto ho trovato all’interno delle strisciate di flussante che facevano veramente paura…
Un circuito montato evidentemente da qualcuno che di elettronica non ne capiva granchè…
Dopo averlo pulito ho notato che ha ripreso, bene o male, a dritta o a storta, a funzionare.
Tuttavia, dopo un po’ che lo uso, diciamo quelle 5 ore filate, ricomincia a non funzionare granchè.
Considerato che:
1) quando l’ho aperto ho trovato quel che ho trovato;
2) che la progettazione non l’ho fatta io;
3) che metterci le mani per fare test e debug sarebbe stato un lavoro inutilmente lungo
alla fine ho scelto di farmelo io! 😀
Problemi di compatibilità tra mouse?
Questo è un po’ strano, se devo essere sincero…
a dir la verità ci son rimasto a dir poco male anche io. Stavo già per inveire sulla casa produttrice del kvm…
c’ho attaccato un mouse DELL e il cursore si muoveva a caso sul monitor (attaccato unicamente al pc funzionava bene)
prima di innervosirmi ho provato ad attaccarci un altro mouse (marca sconosciutissima) e ha funzionato tutto benissimo.
Dato che entra con connettori separati per mouse e tastiera e esce con connettore singolo per il pc non sono stato a farmi troppe domande…
Si si, l’ho riletto meglio dopo.
Volevo chiederti approfondimenti sul comportamento del V+ dellle USB…
come ho scritto su G+ è una cosa che non do troppo per scontato…
Più volte ho trovato alimentazione sulle USB a macchina spenta o sospesa. In tal caso potrebbero verificarsi problemi di switch immagino.
Dipende dalle impostazioni della scheda madre…
L’utilizzo delle porte USB quando la macchina è spenta non è uguale per tutti.
Il BIOS, in questo caso, la fa da padrone. Stabilisce le politiche di alimentazione delle porte ed anche le modalità di riattivazione della macchina una volta che venga spenta.
A seconda della versione del BIOS, del produttore ma anche del modello di scheda madre in un suo, esistono diverse modalità di funzionamento e di alimentazione delle porte USB.
In generale, le due principali sono S1 ed S3 ed è utile tener presente che è possibile che le porte siano effettivamente alimentate anche a macchina spenta piuttosto che completamente (ed effettivamente) spente.
D’altronde, questo è ovvio: almeno il pulsante di accensione esterno al case deve continuamente essere monitorato per poter accendere il computer quando l’utente lo desideri 🙂