
Come eseguire la diagnostica nei sistemi automotive utilizzando gli amplificatori Class-D MAX13300, MAX13301, MAX13302. L'amplificatore automotive audio Class D MAX13300 comprende molte diagnostiche built-in per aiutare a localizzare i guasti nel sistema.
Gli amplificatori incorporano varie diagnostiche per aiutare a localizzare i guasti del sistema automotive. Gli amplificatori rilevano le anomalie dovute alla mancanzia di uscita audio negli altoparlanti.
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- misura di resistenza
- short to ground
- short to battery
- uscita offset
Inoltre vi è un altro set di diagnostica progettato per funzionare continuamente mentre l'audio è presente. Questi sistemi diagnostici danno un feedback sullo stato del sistema automotive con iMAX13300/MAX13301/MAX13302.
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- rilevamento clipping
- rilevamento termico
- fornitura di tensione minima
- fornitura di sovratensione

sarebbe davvero interessante sapere se sono stati implementate le circuiterie adatte a comunicare con CAN BUS, e se qualcuno ha cominciato a puntare a risolvere i provblemi di sicurezza di questo protocollo. Ultimamente abbiamo visto che è possibile controllare praticamente tutta la macchina intrufolandosi su can bus, e queste potenzialità in mano a qualche malintenzionato potrebbero essere letali
La cosa che non mi è chiara che c’entra la diagnostica con gli amplificatori in classe D… probabilmente è integrato qualche controllo anche per l’impianto stereo, visto che ora molti produttori lo danno già integrato Devo documentarmi un poco per capire bene di che si tratta… Sembrano articoli interessanti
Forse il titolo trae in inganno!! Seguendo il link si vede che sono degli amplificatori in classe D con internamente tutto il necessario per eseguire una diagnostica completa del dispositivo. La comunicazione di queste informazioni avviene tramite interfaccia seriale I2C. Non si fa cenno al CAN Bus.
Anche per un applicazione casalinga non sono male, magari con un micro e un display per visualizzare le varie informazioni.
Ho toppato: ho espresso un giudizio affrettato del prodotto in questione, essenzialmente perchè non capivo il nesso tra la diagnostica e l’amplificatore in classe D. Non conoscevo sistemi di diagnostica per amplificatori audio, e personalmente non ne avevo mai sentito la necessità! Stavo pensando soprattutto a qualche sistema integrato che gestisse sia guasti (ad esempio al motore) che audio. Successivamente ho letto il datasheet e ho realizzato di cosa stavamo parlando, Il prodotto è un amplificatore in senso classico (quindi niente film mentali) La caratteristica di questi amplificatori è che dispongono dei sistemi di diagnostica che è possibile utilizzare per capire perchè il suono manca o non è come ci si aspettava.
Le misure effettuate sono quelle descritte nell’articolo, e tutto lascia pensare che questo amplificatore sia destinato ad applicazioni di un certo livello.
I test del primo gruppo vengono effettuati normalmente solo una volta all’avvio e permettono di capire le cause della mancanza di audio, oppure vengono eseguite in modalità diagnostica. La application note linkata descrive la procedura di startup del circuito e indica su quale bit agire tramite il bus I²C, affinchè il sistema si avvii senza produrre segnali transienti all’accensione (effetto “click and pop”) Essenzialmente consiste, se ho capito bene, nel disattivare l’uscita durante l’accensione per fare in modo da stabilizzare prima tutte le tensioni e le correnti nel circuito di potenza, e poi passate dalla modalità muto a play. Nel frattempo viene eseguitao anche il test per il corto circuito in uscita.
Per lo spegnimento discorso simile: suggerisce ammutolire l’audio, attendere almeno 50ms , disattivare l’uscita, mandare in standby il circuito e poi spegnerlo disattivando il piedino di enable
Usare la circuiteria di diagnostica è molto semplice! Basta settare, sempre tramite il bus I²C l’apposito bit, e per vedere i risultati basta leggere dopo un pò in un altra locazione di memoria. Questi test è meglio svolgerli con l’amplificatore in standby.
Per i test di corto circuito con la batteria e con la massa, il circuito pone in parallelo all’uscita differenziale una resistenza da 3kΩ e fa scorrere una corrente di 2mA. Se tutto va bene il circuito misura 6V di tensione, altrimenti se la tensione è >6V vuol dire che è in corto con la batteria, altrimenti con la massa. È suggeribile eseguire questi test prima di accendere l’amplificatore perchè altrimenti non ci sono protezioni che impediscano il corto circuito.
Tutti gli altri test diagnostici vengono effettuati dall’unità di controllo alla stessa maniera, settando un bit e leggendo il risultato
Le diagnostiche del secondo tipo vengono effettuate in maniera continuativa dal dispositivo che aggiorna i suoi registri che possono essere letti dal controllore
Per quanto riguarda l’offset, si limita a dire se c’è una tensione statica in uscita con ingresso nullo che sta sopra o sotto una certa soglia, dipendente dal modello specifico
Lo shutdown termico blocca l’uscita nel momento in cui la temperatura di giunzione supera i 150°C, e lo riattiva quando scende sotto i 140, lasciando inalterati i registri.
Particolarmente interessante è che l’amplificatore mantiene la tensione sui fet costante tramite una pompa di carica che mantiene un condensatore alla tensione di 5 volt, attiva l’errore quando la tensione scende sotto 3,45, e riabilita il tutto quando questa risale sopra 3,75 volt.
Per il clipping è possibile attivare una soglia di errore del 2%, 4%, 6% o 10% della distorsione armonica totale (THD) passata il quale viene attivato il relativo bit.
Per le sovratensioni l’ampli può sopportare picchi di 50 volt, oppure tensioni continue da 26 a 35 volt per massimo un’ora.
Il resto delle protezioni non c’è nessuna nota particolare, se possono interessarvi nel dettaglio, potete leggere le application notes o il datasheet
si, si assolutamente! come un cretino ho letto diagnostica e subito ho pensato a spie dell’olio ecc. Come ho avuto modo di dire poi, la diagnostica è solo interna all’ampli…
http://www.sei-project.com/forum/images/smilies/facepalm.gif
ho letto un pò e da quello che ho capito sono degli amplificatori audio con vari controlli e procedure…
Questi articoli sono ad un livello troppoe levato per me!
è un buon punto di partenza pe chi vuole costruirsi da se un circuito che analizzi gli amplificatori di classe D, ma personalmente non ne vedo l’utilità, se compro un IC che è un amplificatore di classe D della maxim, non vedo perchè devo farmi un analisi da solo, dato che mi rilasciano il datasheet
Mi sa che non ti è chiaro cosa sia quel coso. In pratica è un amplificatore in classe D a tutti gli effetti. La sua particolarità è che ha degli strumenti di diagnostica integrati. Cioè tu hai l’amplificatore che non funziona oppure ha dei problemi, usi le funzioni di diagnostica built-in e hai una chance in più di scovare il problema. Ho descritto abbastanza nel dettaglio alcune delle funzioni di debug che il circuito mette a disposizione in un post precedente. A mio avviso è un buon punto di partenza, ma anche di proseguo, per chi vuole costruirsi un amplificatore in classe D.