
Costruire un caricabatteria solare fai da te invece di utilizzare un caricatore plug-in è un ottimo modo per risparmiare denaro, salvare l'ambiente e anche ridurre la nostra dipendenza dal petrolio.
Un caricabatterie è come un alimentatore che fornisce l'elettricità a giusta tensione alla batteria che si desidera caricare. Si attacca l'alimentatore alla batteria e rimane così fino a quando la batteria è completamente carica.
Un mondo senza caricabatterie?! Che mondo sarebbe?! E' difficile immaginarlo, lo so! Ma che ne dite di farne uno a casa, da soli, e non un caricabatterie qualsiasi ma uno solare. Il caricabatteria solare si serve dell'energia solare e di solito è portatile. La maggior parte dei caricabatterie portatili possono ottenere energia esclusivamente dal sole.
In questo articolo troverete la guida passo-passo per costruire il caricabatterie solare fai da te.
Immaginatevi una notte buia e tempestosa. All'improvviso manca la corrente elettrica. Per fortuna, avete una centrale elettrica completamente carica, costruita da un economico pannello solare e una batteria ricaricabile. Otto ore di sole produrranno abbastanza corrente elettrica per vedere il film preferito su un lettore DVD portatile. Si possono anche provare degli inverters che trasformeranno la centrale solare in una presa AC. Aggiungendo ulteriori pannelli e batterie, e si potrebbe alimentare anche la TV.
Questo progetto costa intorno ai 150 dollari e ci vogliono circa 3 ore per costruirlo. Con degli scarti di bambù, un pannello solare da 12V, un regolatore di carica DC solare per il pannello solare, una batteria ricaricabile a 12V 12 Ah, un adattatore Y per l'accendisigari.. avremo il nostro caricabatterie solare, un vero gadget green. Anche il DIY è diventato eco-sostenibile! Quando la fantasia incontra l'ambiente i giochi diventano molto più interessanti e le nostre anime green saranno più soddisfatte per aver dato una mano all'ambiente!
Costruire un caricabatterie solare
Ecco qui la guida passo-passo per un caricabatterie solare DIY. Per fare una scatola economica ed eco-friendly, abbiamo incollato scarti di pavimenti di bambù (il bambù cresce subito ed è rinnovabile). Bucare la scatola per il flusso d'aria e un facile trasporto, e costruire una cornice per il controller DC del caricabatteria e della batteria. Fissare il pannello solare con un angolo approssimativamente uguale alla vostra latitudine per una ricarica ottimale (date un'occhiata qui: http://www.census.gov/geo/www/gazetteer/gazette.html). Aggiungere un "tilt bracket" per eventuali aggiustamenti. Lasciare spazio sotto il pannello sia per il controller che per il flusso d'aria.
Tagliare la spina di un accendisigari e saldare a "Y" la spina mono sull'adattatore. Inserire la spina mono nella presa di corrente da 12 volt del controller. Collegare tutti e quattro i cavi di alimentazione dalla batteria e il pannello solare ai terminali di ingresso del controller. Collegare il misuratore al terminale di ingresso del controller al pannello solare. Per avere più potenza, collegare ulteriori pannelli solari, e aggiungere batterie supplementari, ma non superare i 12 volt.
Collegare la batteria. Provate tutti i collegamenti con un volt-metro prima di montare la batteria. Posizionare la stazione solare al sole, e fate la prova!

Ho delle considerazione da fare in merito al progetto.
Se da un lato il progetto fa risparmiare energia elettrica dall’altro ha un costo parecchio elevato.
Partiamo considerando quanta corrente elettrica si risparmia per esempio in 1 anno.
Mi sembra di capire che il progetto monta una batteria al piombo da 12 Volt 12 Ah.
La potenza della batteria sarà quindi di 144 Wh.
Questa potenza si riferisce alla batteria nuova ma questa potenza andrà a ridursi con il
tempo.
Parliamo di costi:
1 kwh di energia elettrica costa all’incirca 20 centesimi di euro.
20 centesimi di euro sono circa 30 centesimi di dollaro.
30 centesimi di dollaro sono 1 Kwh cioe’ 1000 Wh mentre la batteria presente e’ di 144 Wh.
Questo significa che per caricare la batteria di 144 Wh si spenderebbero 30 centesimi di dollaro / 1000 Wh( kwh di energia elettrica) x 144 Wh (potenza della batteria in Wh)=
4,3 centesimi di dollaro.
Per risparmiare 1 dollaro (100 centesimi di dollaro) ci vorranno circa 23 giorni.
Per risparmiare 150 dollari ci vorranno circa 150 x 23 = 3450 giorni cioè circa 9,5 anni.
QUESTA E’ UNA PRIMA VALUTAZIONE: Per ammortizzare il costo del progetto occorrono circa 9,5 anni.
Quanto riportato nell’articolo: “avremo il nostro caricabatterie solare, un vero gadget green. Anche il DIY è diventato eco-sostenibile! Quando la fantasia incontra l’ambiente i giochi diventano molto più interessanti e le nostre anime green saranno più soddisfatte per aver dato una mano all’ambiente!”
Secondo la mia esperienza può essere definito “Green” un dispositivo o un sistema che aiuta a ridurre l’inquinamento atmosferico e di conseguenza aiuta l’ecologia.
In questo progetto e’ presente una batteria al piombo da 12V 12 Ah che a mio avviso non e’ affatto Green : Cosa succede dopo qualche anno quando quando questa batteria sara’ esausta? dove andrà a finire questa batteria? supponendo che alcune batterie vengano correttamente smaltite e altre no quali saranno gli effetti sull’ambiente?.
Secondo me le batterie in genere dovrebbero all’acquisto avere una tassa.
Questa tassa dovrebbe essere restituita in parte (80 %) al cliente che riporta la batteria al negoziante e il 20 % al negoziante per il lavoro che compie per riprendere indietro la batteria e restituire parte del denaro della tassa.
Con questo sistema le batterie esauste verrebbero viste come qualcosa che ha un valore e verrebbero restituite al negoziante per riottenere parte della tassa pagata all’acquisto e cosi verrebbero correttamente smaltite.
Io da parte mia sono dell’idea che per quanto riguarda la parola “green” deve essere usata solo quando si e’ sicuri che si sta parlando di qualcosa di “green”.
Le centrali fotovoltaiche per esempio sono green perchè quando producono energia elettrica per mezzo di inverter la immettono nella rete elettrica creando uno scambio di energia con il gestore dell’energia elettrica.
Quindi per quanto sopra descritto ritengo il sistema NON green.
Cordiali saluti Giacomo Barresi
Costo ammortizzabile a lungo termine e sistema NON green.
Inserito da giacomobarresi il Mar, 11/10/2011 – 22:10.
Ho delle considerazione da fare in merito al progetto.
Se da un lato il progetto fa risparmiare energia elettrica dall’altro ha un costo parecchio elevato.
Partiamo considerando quanta corrente elettrica si risparmia per esempio in 1 anno.
Mi sembra di capire che il progetto monta una batteria al piombo da 12 Volt 12 Ah.
La potenza della batteria sarà quindi di 144 Wh.
Questa potenza si riferisce alla batteria nuova ma questa potenza andrà a ridursi con il
tempo.
Parliamo di costi:
1 kwh di energia elettrica costa all’incirca 20 centesimi di euro.
20 centesimi di euro sono circa 30 centesimi di dollaro.
30 centesimi di dollaro sono 1 Kwh cioe’ 1000 Wh mentre la batteria presente e’ di 144 Wh.
Questo significa che per caricare la batteria di 144 Wh si spenderebbero 30 centesimi di dollaro / 1000 Wh( kwh di energia elettrica) x 144 Wh (potenza della batteria in Wh)=
4,3 centesimi di dollaro.
Per risparmiare 1 dollaro (100 centesimi di dollaro) ci vorranno circa 23 giorni.
Per risparmiare 150 dollari ci vorranno circa 150 x 23 = 3450 giorni cioè circa 9,5 anni.
QUESTA E’ UNA PRIMA VALUTAZIONE: Per ammortizzare il costo del progetto occorrono circa 9,5 anni.
Quanto riportato nell’articolo: “avremo il nostro caricabatterie solare, un vero gadget green. Anche il DIY è diventato eco-sostenibile! Quando la fantasia incontra l’ambiente i giochi diventano molto più interessanti e le nostre anime green saranno più soddisfatte per aver dato una mano all’ambiente!”
Secondo la mia esperienza può essere definito “Green” un dispositivo o un sistema che aiuta a ridurre l’inquinamento atmosferico e di conseguenza aiuta l’ecologia.
In questo progetto e’ presente una batteria al piombo da 12V 12 Ah che a mio avviso non e’ affatto Green : Cosa succede dopo qualche anno quando quando questa batteria sara’ esausta? dove andrà a finire questa batteria? supponendo che alcune batterie vengano correttamente smaltite e altre no quali saranno gli effetti sull’ambiente?.
Secondo me le batterie in genere dovrebbero all’acquisto avere una tassa.
Questa tassa dovrebbe essere restituita in parte (80 %) al cliente che riporta la batteria al negoziante e il 20 % al negoziante per il lavoro che compie per riprendere indietro la batteria e restituire parte del denaro della tassa.
Con questo sistema le batterie esauste verrebbero viste come qualcosa che ha un valore e verrebbero restituite al negoziante per riottenere parte della tassa pagata all’acquisto e cosi verrebbero correttamente smaltite.
Io da parte mia sono dell’idea che per quanto riguarda la parola “green” deve essere usata solo quando si e’ sicuri che si sta parlando di qualcosa di “green”.
Le centrali fotovoltaiche per esempio sono green perchè quando producono energia elettrica per mezzo di inverter la immettono nella rete elettrica creando uno scambio di energia con il gestore dell’energia elettrica.
Quindi per quanto sopra descritto ritengo il sistema NON green.
Cordiali saluti Giacomo Barresi