
La casa automobilistica Ferrari sta progettando di implementare sensori biometrici a bordo delle proprie vetture, incluse in un sistema elettronico capace di monitorare lo stato psicofisico del pilota. Tutto questo per regolare la stabilità dell'auto e controllare tutti i sistemi di bordo in tempo reale.
Si tratta di una tecnologia brevettata in Europa e nel mondo intero, come rivela il sito Autocar. I progetti mostrano che la casa del cavallino rampante ha dotato le proprie vetture di sensori biometrici, per farne un'auto futuristica e per renderla pienamente controllabile da un sistema automatico.
La scansione biometrica del pensiero secondo Ferrari
La Ferrari ha recentemente dichiarato che i piloti, in generale, tendono a sopravalutare la proprie capacità intellettuali e fisiche riguardo alla capacità di guida e alle loro performance.
Sulla base di questo si può osservare quanto sia utile una continua scansione della volontà del pilota, per mezzo di sensori biometrici, per impostare al meglio le dinamiche di guida della vettura sulla base delle performance psicofisiche del pilota. Si tratta di dotare l'interno della vettura di sensori biometrici, capaci di registrare e trasmettere dati e valori riguardo allo stato mentale e psicofisico del pilota.
I sensori biometrici alla guida della vettura
I sensori biometrici implementati all'interno della vettura serviranno per misurare il livello di respirazione del pilota, oltre alla pressione sanguigna e al battito cardiaco. Ci sarò una piccola telecamera il cui scopo sarà quello di controllare gli occhi del pilota, in modo che lo stesso non chiuda gli occhi se colto da un colpo di sonno improvviso.
Inoltre le futuristiche vetture Ferrari saranno dotate di un sensore biometrico capace di rilevare la temperatura corporea di chi guida. Nulla dunque sarà lasciato al caso, nelle vetture Ferrari del futuro che renderanno più sicura ed efficiente la guida delle proprie vetture. Spesso gli incidenti automobilistici si verificano a causa di malori o di improvvisi colpi di sonno di chi sta guidando. Non si tratta di distrazione, ma di un vero e proprio malessere improvviso anche grave che chi guida un'auto può accusare durante la guida. Quindi ecco tutta una serie di innovazioni sui sensori biometrici.
Si tratta va del sistema per misurare il tasso di respirazione di chi sta guidando, sicuramente molto utile perché può registrare eventuali stati di alterazione psicofisica del guidatore, che potrebbe essere colto in questo caso da una crisi di ansia, o essere sotto l'effetto negativo di una crisi d'ira.
A questo scopo sono utilizzati i sensori biometrici atti a rilevare la pressione sanguigna e il battito cardiaco di chi guida.
Anche in questo caso un pericoloso stato di ira e di aggressività potrebbe essere rilevato in tempo dai sistemi di scansione pilotati dai sensori biometrici posti all'interno della vettura e che interagiscono fisicamente con il pilota. Risulta inoltre molto utile la telecamera che legge lo stato di veglia del pilota: se chi guida tende pericolosamente a chiudere troppo frequentemente gli occhi, o li chiude del tutto, come chi si sta addormentando, il sensore biometrico interviene rilevando lo stato di sopore del conduttore.
Situazione che altrimenti potrebbe portare a pericolose conseguenze nel caso intervenga il vero e proprio colpo di sonno, che spesso si verifica quando il guidatore è stanco, e dopo parecchie ore di guida, sopratutto notturne nel caso chi guida non abbia riposato durante le ore diurne.

Ottimo per aumentare la sicurezza, soprattutto su queste vetture che riescono a raggiungere velocità fuori dal comune!! Interessante soprattutto l’aspetto della misurazione della frequenza cardiaca e di respirazione, cosa che avviene certamente in maniera totalmente non invasiva per il guidatore.
Ma non sarebbe più sicuro andare più lenti piuttosto che favorire e ottimizzare le prestazioni di chi corre?
Mi sembra una ricerca sbagliata in partenza, ma la Ferrari deve vendere…
Io ho un amico che pochissimi giorni fa, per effetto di un colpo di sonno, ha impattato con la fiancata destra dell’autovettura contro il guard rail e se si è salvato è solo grazie alla moderata velocità che sosteneva in quel momento. Un incidente, se lo devi fare, può avvenire indipendentemente dalla velocità, basta che l’autovettura sia in movimento e può succedere di tutto a seguito di un malessere del guidatore.
Sono perfettamente concorde con te che un’adeguata sensoristica a bordo di un’autovettura può aumentare la sicurezza, ma sono convinto che il buon senso sia sempre imbattibile.
Spero di non risultare offensivo in alcun modo, ma il tuo amico non ha avuto bisogno di una macchina intelligente ma solo di evitare di mettersi al volante stanco.
Alcune considerazioni:
– gli incidenti che accadono per un malessere del guidatore sono statisticamente non rilevanti rispetto a quelli causati da colpo di sonno; quest’ultimi sono statisticamente molto inferiori a quelli causati dall’alta velocità o dal mancato rispetto delle norme di sicurezza.
– lo studio della Ferrari viene indicato come mirato a una “continua scansione della volontà del pilota, per mezzo di sensori biometrici, per impostare al meglio le dinamiche di guida della vettura sulla base delle performance psicofisiche del pilota”; solo dopo si parla non più di pilota ma di guidatore e si accenna ai colpi di sonno.
– Se tutti avessimo, per obbligo di legge, macchine che siano autolimitate a 30km/h in città e 110 km/h su percorso extraurbano sono abbastanza convinto che i sensori sarebbero solo un orpello alla sicurezza (considerando che quello che ha salvato il tuo amico è, come tu riporti, la moderata velocità…)
Il problema è che, fino a quando si produrranno macchine con centinaia di cavalli e capaci di toccare i 200 e passa km/h, ci si sentirà autorizzati a non rispettare dei limiti imposti proprio per la sicurezza.
Ti prego di non prendere il mio post dal verso sbagliato, sto solo facendo delle considerazioni di fatto senza cattiveria voluta.
Le auto sportive sono per loro natura studiate ed ottimizzate per trasmettere forti emozioni. L’elettronica può venire in aiuto in moltissimi casi. Non penso sia sensato parlare di andare più lenti per aver maggior sicurezza su automobili specificamente studiate per andare veloci!
La velocità non deve essere messa in mano ad un neofita, ma a qualcuno che sa apprezzare e dominare le conseguenze della stessa.
Proprio ieri ne parlavo con un mio amico… visti i numerosi incidenti causati da guida in stato di ebrezza al limite.. sarebbe un sogno se per legge si istituissero su tutte le nuove auto in commercio un minimo di sensori biometrici per il rilevamento dello stato di ebrezza e magari un blocco motore automatico in funzione di tali rilevamenti…! Magari sempre per legge incentivi per l’installazione di questi sensori non farebbero lievitare di troppo i costi per le automobili dotate di questi sensori!
Mi rendo conto che è un utopia.. ma visto il numero di incidenti se la nostra tecnologia può fare del bene perchè non applicarla!
Ma ci mancherebbe, non ti devi affatto scusare! Ho capito benissimo le intenzioni della tua controrisposta e devo dire che sono pienamente d’accordo con te, soprattutto sul fatto che non c’è granchè senso di produrre auto che arrivano a 200km/h quando il limite max consentito è di 110-130 su strade extraurbane. Però insieme conveniamo sul fatto che l’uso di sistemi di sicurezza come quelli presentati dalla Ferrari possono comunque ritenersi necessari in alcune situazioni in cui, magari, ci si vede costretti a dover guidare anche se stanchi e non ci si rende conto del pericolo verso cui ci si inoltra (il mio amico, quella mattina, tornava a casa dopo 2 turni di seguito fatti in ospedale e lui credeva di potercela fare anche perchè la strada da percorrere non era tantissima!!). Poi l’articolo stringe il discorso attorno al concetto di macchina sportiva, ma la stessa applicazione ritornerebbe forse più utile in altri contesti, come ad esempio i tir o i mezzi pesanti in genere che sono costretti a cavalcare le autostrade durante le ore notturne!
che dal punto di vista scientifico sia una trovata pubblicitaria proprio per vendere di più, ho visto persone che con mezzo bicchiere di vino non si reggevano in piedi e altre avendo bevuto in modo smisurato essere pienamente padroni delle proprie capacità. Ci sono troppe variabili in gioco, ammettendo di entrare entro dei range ci sarà sempre quello che uscirà dai parametri.
Infatti io dico di valutare attraverso questi sensori le condizioni del conducente a prescindere dal numero di bicchieri.. il numero di bicchieri non puoi misurarli con dei sensori biometrici ma gli effetti sul conducenti ed il suo stato si!
unico sensore biometrico che veramente sarebbe utile per il tasso di alcolemia del conducente.
Trovo interessante che sempre di più le varie case automobilistiche prestino attenzione a delle tecnologie che possano tutelare il guidatore soprattutto in situazioni come malessere o quant’altro. E’ vero che c’è un problema di fondo: se i limiti in autostrada sono di 130 km/h( dovrebbero anche diventare 150), cosa me ne faccio di un auto che può arrivare a 300 km/h. Le Ferrari sono auto da corsa e purtroppo a causa della velocità che possono raggiungere, chi la guida si sente autorizzato ad infrangere pesantemente i limiti. Ottima quindi la possibilità di inserire sensori che possono quindi monitorare i parametri vitali del guidatore, ma no capisco il fatto che chi è in ottimo stato psicofisico allora potrà usufruire di aumento di prestazioni della vettura, non sta mica facendo una gara! Per andare in giro non servono certo prestazioni aumentate.
Quindi questi parametri servono fino ad un certo punto. Interessanti sono invece delle nuove tecnologie che si iniziano a vedere, soprattutto all’estero. Infatti è stato inventato un sensore che permette di capire la velocità con cui sbattiamo le palpebre e capisce quindi se ci stiamo addormentando ed il dispositivo immediatamente emette un Bip acustico che ci farà tornare attenti. Una soluzione davvero interessante, visto che le statistiche dimostrano come molto spesso gli incidenti accadano per colpi di sonno e questo mi sembra sicuramente un metodo efficace per riuscire a prevenirli. Inoltre in Giappone ma anche in altre parti del mondo, è stato inserito in alcune vetture un dispositivo che permette di verificare il tasso alcolemico nel sangue. Infatti prima che la macchina possa partire, verrà verificato quanti g di alcol abbiamo nel sangue e se dovesse superare i valori consentiti per legge, la vettura non dovrebbe partire. Le tecnologie quindi, si evolvono sempre di più per migliorare la sicurezza, quelle della Ferrari sono interessanti ma non ovviano a tutti i problemi più importanti e soprattutto chi possiede un auto del genere si sentirà sempre e comunque deliberato ad infrangere i limiti.
Secondo me bisognerebbe installarli di serie su tutte le auto e non solo sulle più costose… Non credo che la sicurezza è un optional…
Sono anche io d’accordo che l’alcol è una delle cause degli incidenti ma bisogna prevenire anche le altre cause! e con i sensori biometrici si possono limitare sicuramente!
i limiti sono il primo vero “antidoto” alle morti inutili sulla strada ! In secondo luogo è meglio se alla Ferrari incominciassero a non fare auto che prendono fuoco da sole.
Nei ciclomotori vi è installato un limitatore di velocità che se viene manomesso, il ciclomotore non viene considerato in regola con la legge, visto che il limite sulle autostrade italiane è 130 km/h, non sarebbe opportuno mettere un limitatore su tutte le automobili magari a 150 km/h. Magari uno acquista l’auto per la sua stabilità, per la tenuta alle alte velocità, per i bassi consumi e non perchè raggiunge i 300 km/h.
Sarebbe più utile non progettare queste auto che attivano a velocità cosi alte. Non avendo la possibilità di arrivare a tale velocità non avremo ne anche la tentazione di rimuovere il limitatore e quindi avremo senza altro molti meno incidenti…
Il limitatore nell’auto è una scelta scorretta poichè se un individuo compra un’automobile in grado di raggiungere alte velocità DEVE poterla sfruttare.
Perchè devi limitare un motore che può esprimere tutto se stesso solo ad alte velocità!?!?
Ti faccio inoltre notare che i limiti di 130 Km/h sono presenti in Italia ma in altri paesi (es Germania) si possono raggiungere valocità molto più elevate.
come alcune auto vendute in passato che raggiungevano 200 km/h pur non avendo l’adeguata stabilità necessaria per quella velocità, infatti erano chiamate bare volanti. Il problema non è ciò che ognuno vuol fare della sua vita, ma salvaguardare la vita di chi non c’entra nulla.
Non a caso, la nuova normativa del codice stradale afferma ed è retroattiva:
“Il neopatentato (chi ha la patente da meno di tre anni) deve rispettare limiti di velocità più restrittivi: non può oltrepassare i 100 km/h (invece di 130 km/h) sulle autostrade e i 90 km/h (anziché 110 km/h) sulle strade extraurbane principali. Multa di 148 euro e sospensione della patente da due a otto mesi per chi non rispetta quei limiti, oltre alla normale sanzione per eccesso di velocità.
Il neopatentato che commette un’infrazione taglia-punti subisce una sottrazione di punteggio doppia. E in caso di gravi infrazioni (come il sorpasso vietato in presenza di dossi), la sospensione della patente va da tre a sei mesi e non da uno a tre mesi.”
gaetech45
Meglio così in modo che in futuro si possa ridurre il numero di incidenti per anno!!!!