
Freescale e Cactus Semiconductor, un'azienda di circuiti medicali integrati per applicazioni specifiche (ASIC), collaborano per fornire soluzioni analogiche a segnale misto e system-on-chip (SOC) per il mercato medico.
Le aziende hanno più di 30 anni di esperienza nel mercato dei dispositivi medici e si concentrano sulla fornitura di nuove generazioni di prodotti medici più piccoli, più luminosi, poco costosi e più efficienti che sono progettati per contribuire a migliorare la qualità della vita per milioni di persone.
Per Freescale, questa collaborazione significa espandere le capacità tecnologiche dell'analogico a segnale misto aiutando l'azienda a fornire ai progettisti un'offerta più integrata.
"Crediamo che i consumatori possano monitorare la loro salute in modo più efficace se hanno accesso ai dispositivi medici che possono essere utilizzati nella loro vita quotidiana," ha dichiarato Bruno Baylac, Freescale.
"Siamo contenti di essere parte di questa collaborazione. Sfruttando la forte rete di vendita di Freescale, insieme possiamo offrire una base molto più ampia di soluzioni mediche," ha dichiarato James McDonald, Cactus.

credo che questo tipo di collaborazioni, siano la cosa più giusta, che non solo giova all’economia delle aziende in questione ma sicuramente migliora le possibilità di offrire servizi sempre più avenzati e dedicati ad un ambito apecifico, in questo caso quello biomedico
La riduzione dei costi, la diminuzione delle dimensioni e l’aumento della efficienza dei dispositivi medici è sicuramente auspicabile soprattutto per quei paesi con bassi tenori economici di vita, si spera che tutto ciò sia un passo in avanti concreto.
Ottima news, altro non si puo’ commentare
Bè. Queste notizie mi esaltano un sacco. Le applicazioni tecnlogiche applicate alla biomedica mi piacciono davvero tanto. Anche questa è un ottima notizia. Freescale. Un marchio ormai affermato.
L’affermazione di Baylac non ha bisogno di altri commenti. =)
Come filosofo seguo con interesse le BCI ed inevitabilmente le news in campo biomedico.. i risvolti bioetci di queste applicazioni sono numerosi però bisogna anche capirne il funzionamento..
Un esempio per me di pessima filosofia è Severino che parla di entropia, purtroppo la conoscenza è sempre più specialistica ed il diritto/etica dovrebbero andare pari passo e non cimentarsi in discussioni senza senso..
fa sempre piacere sentire queste notizie, bisognerebbe vedere se i nuovi prodotti saranno accompagnati da ricerca nel settore medico, oppure saranno solo dei prodotti basati su tecnologie note. Certo, questo articolo si commenta da solo, se queste due aziende vanno avanti da trenta anni, vuol dire che sapranno giocare bene le loro carte
Ottima collaborazione di queste porteranno sicuramente grande sollievo a tutta una serie di malati che si devono controllare tutti giorni anche più volte al giorno ,
La miniaturizzazione dei dispositivi elettronici ha permesso di creare dispositivi sempre più piccoli con sempre più integrazione al luogo interno adesso esistono dispositivi che hanno tutto all’interno basta pensare alle pompe insuline che in un dispositivo più piccolo di un cellulare a un computer e tutta la meccanica e la resa di reazione del livello della glicemia nel sangue , fino a 15 anni fa completamente impensabile
Per darvi un’idea delle dimensioni di tale dispositivo
http://justineetlediabete.webou.net/pumptorsofr.jpg
è davvero piccolo. Queste innovazioni e queste tecnologie unite alla fusione e all’unione delle forse dei grandi del settore non possono far altro che essere positive. Un progresso in campo medico biomedico è un progresso nella vita di tutti =)
Ti posso garantire che questi nuovi giocattoli che rendono la vita molto più semplice ,
È quasi spensierata dimenticando il problema che hai ,
Da quasi farti vivere come tutti gli altri ,
senza contare il fatto che essendo molto più controllato il problemasi all unghi molto di più la tua vita . è non è piùtutti qui i rischi dovuti all’iperglicemia e soprattutto all’ipoglicemia che si può portare via in pochi tempo ,
E’ proprio questo che intendo dire. E’ proprio questo sviluppo che aiuta e “rende il problema di entità minore”.
Sicuramente esisteranno anche in questo campo dei problemi e delle difficoltà tenciche. Ma l’applicazione in campo medico dell’informatica e dell’elettronica mi incuriosisce tantissimo. Non ho problemi che necessitano di supporti simili e conosco poche persone che ne fanno uso. Ma il progresso in sè e le possibili applicazioni e sviluppi mi affascinano.
Ho seguito una conferenza poco tempo fa sull’uso dei sensori addirittura per monitorare i pazienti affetti da malattie cardiache, vascolari o articolari. Per esempio tramite del sensori wireless dotati di accelerometri o giroscopi si possono, tramite algoritmi studiati e testati, prevedere delle cadute o delle difficoltà del paziente e monitorarlo a distanza, magari richidendo a distanza l’intervento di un medico.
Basta vedere il pacemaker. è l’esempio classico funzionante e ormai ben strutturato.
Se pensi che “aiuta” a vivere, bè, accidenti. A me fa un certo effetto.
Fa strano pensare che dipendi da qualcosa di esterno ma ti fa sorridere pure il fatto che quel cosino ti fa stare bene, ti fa sentire normale.
E a livello psicologico soprattutto la cosa conta tantissimo =)
Per cosa riguarda l’accettazione di macchine che svolgono alcune funzioni del corpo umano che siano da un punto di vista cognitivo o da un punto di vista biologico è una cosa profilo psicologico è molto complessa .
o a spiegarti un pochinocome funziona anche dalla mia esperienza ,
la prima cosa importante prima potere avere qualsiasi mezzo ad esempio una pompa di insulina o una sintesi vocale e accettare di avere il problema o una malattia ,
Ti posso garantire che non è facile per tutti per me c’è voluto per entrambi anni circa da tre a cinque anni , una volta che è accettato la malattia puoi pensare ad automatizzare una parte dei processi , prima di questo punto Facevi tutto il necessario per tenerla al massimo sotto controllo da solo come ad esempio surclassandoti a leggere o facendoti 50 iniezioni al giorno ,
Dopo che l’introduzione c’è un ulteriore passo da fare rinunciare o almeno ridurre il tuo controllo ad esempio di accettare il fatto che leggerai sempre male nella vita tua , o che dovrai assumere alcune sostanze per tutta la tua vita .
Qui il lavoro l’esempio della pompa insulina si ferma qua visto che è una cosa che si può nascondere sotto la cinta con una camicia ben ampia o sotto i vestiti ,
per la dislessiai suoi strumenti compensativi è un po’ più complessa ancora il fatto che devi portare comunque a scuola un computer portatile e metterlo sul banco di classe con i compagni che guardano tutti gli altri insegnanti che non vede di buon occhio , a questo punto devi anche difendere i tuoi diritti e il tuo diritto di poter leggere come tutti gli altri per avere una buona scolorita .
Spesso si trascura questi aspetti psicologici ma di solito sono quelli i più grossi freni a una autonomia totale o almeno di avere la libertà di fare cosa che interessa di più .
Spesso però di esservi stato un pochino d’aiuto queste cose sono comunque difficile da dire perché non le ho accettate totalmente ancora .
Comunque per qualsiasi persona rinunciare ad una capacità personale approfitto di una macchina è un trauma abbastanza importante .
e come spesso dicoi nostri strumenti o apparecchiature li usiamo non per la nostra volontà ma ne faremo facilmente a meno