
Giocare ai titoli di nuova generazione su Linux è possibile? Il mercato del gaming su Linux, quali sono gli aspetti che rendono titubanti le case produttrici?
Recentemente abbiamo goduto di molti tra i migliori giochi a pagamento anche su Linux grazie al porting delle case produttrici. Ciò nonostante molti tra i titoli più famosi sembrano ancora restii a trasferirsi sul kernel Linix. Per essere onesti la maggior parte dei giochi che sono attualmente disponibili per Linux sono graficamente poveri o con trame sciolte e livelli di AI veramente terribili. Tuttavia, prima di iniziare a colpevolizzare gli sviluppatori diamo un'occhiata ai vari problemi che stanno alla base di uno sviluppo poco impegnato di giochi sui vari OS free.
Supporto grafico difficile:
Iniziamo affrontando subito uno dei temi più scottanti, ovvero il supporto grafico per Linux da parte delle aziende produttrici di VGA. A causa della mancanza di computer portatili Linux-ready e desktop sul mercato le grosse aziende hardware come NVIDIA e ATI sono lente e poco disponibili quando si tratta di rilasciare i driver per linux delle loro schede grafiche. Questo, a sua volta, porta a performance più povere e piene di bug rispetto all' esperienza che si ottiene quando si utilizza la stessa scheda su Windows. ATI, per esempio, era tristemente nota per i suoi numerosi e terribili bug su Linux. Tuttavia, col tempo, ATI ha incrementato il supporto al reparto di Linux, ma il lavoro è ancora lontano dall'essere completato. Questioni come perdite di memoria e blocchi improvvisi infestano ancora utenti regolari e nuovi fan di Linux. NVIDIA d'altra parte è stata abbastanza agile per quanto riguarda il rilascio dei driver, anche se non risultano essere proprio perfetti. Un po 'di ritocchi qua e là dal nuovo utente e il desktop diventa completamente inutilizzabile. Sviluppare giochi per sistemi di questo tipo è molto difficile per gli sviluppatori in quanto non possono essere veramente sicuri che il loro gioco funzionerà su tutti i PC nei quali verrà installato. Così, facendo un gioco ad alta risoluzione 3D sembra ancora un sogno lontano per gli utenti Linux.
La popolarità e gli utenti Linux:
Linux è ancora inferiore all'1% del mercato quando si tratta di desktop computing. Il numero è in aumento grazie agli sforzi di Canonical, Red Hat e Novell, ma ancora ben lontano dall'utopia dei desktop che ogni geek sogna dal 1992. Per un sistema operativo che ha lottato a fondo solo per tenere il passo con Windows e Mac il gioco non sembra essere una priorità in questo momento. Piuttosto gli sviluppatori sono impegnati a rendere semplice ed intuitiva l'interfaccia utente per coloro che migrano da Windows e Mac. Per essere onesti la base di utenti Linux è ancora costituita da sviluppatori ed early-adopters che non sembrano così disperati nel vedere i giochi lontani dai loro computer.
Marketing dei giochi per Linux
In base a quanto affermato nel punto precedente la base di utenti Linux è talmente piccola che produrre giochi per Linux non sembra davvero un'ottima idea. Si può affermare la stessa cosa per quanto riguarda il gaming su Mac, anche qui la base di utenti è ancora troppo bassa per trasformare un gioco in un prodotto redditizio. Tuttavia, il gioco su Mac è molto più sviluppato rispetto al gaming su Linux, grazie a zio Steve e alla sua capacità di marketing. Steve Jobs ha lavorato sodo per portare il gioco sulla piattaforma Mac. Linux d'altra parte è priva di qualsiasi commercializzazione.
Il Gaming è un business, Linux non è pronto.
Il Gaming è un busines multimiliardario. Ogni gioco richiede milioni di dollari, migliaia di sviluppatori e orde di tester per renderlo grande come Call of Duty. Fare un gioco del genere risulta quindi molto costoso. Se contiamo che tale gioco verrebbe rivolto ad appena l'1% degli utenti di tutto il mondo, sembra chiaro che stiamo parlando di una strategia di business terribile. A parte il punto di vista aziendale, il mondo Linux è sempre stato segnato da molti pregiudizi. Molte persone sono titubanti quando si tratta di sviluppare software a pagamento per Linux, pensano infatti che tutti gli utenti Linux siano ossessionati dalle cose gratuite essendo free il sistema operativo. Lo sviluppatore potrebbe infatti pensare: "se una persona sta usando un software libero perché dovrebbe preoccuparsi di pagare 50 euro per il mio gioco?"
I tempi stanno cambiando nonostante tutti i problemi di cui sopra, le cose stanno rapidamente recuperando terreno. Il Gaming su Linux sta gradualmente guadagnando popolarità, specialmente con il recente successo dei gioco di fascia medio bassa. Anche se quasi tutti i giochi attualmente disponibili per Linux sono realizzati da sviluppatori indipendenti, c'è la possibilità da parte delle grandi imprese di poter incominciare a considerare Linux come un potenziale mercato in un futuro non poi così lontano. Nel frattempo che cosa possiamo fare noi per implementare il gaming su Linux?
Sarei curioso di sapere come la pensate voi, capire se gli utenti medi di Linux siano interessati o meno a vedere qualche gioco degno di tale nome sui propri PC. Certo, esistono strade alternative come l'emulazione, il doppio BOOT e così via, qui però stiamo parlando di veri e propri giochi per il sistema operativo free...

anche se i creatori di Linux sono interessati alla perfezione tecnica, cmq esistono dei bei giochi su Linux. Eccone alcuni: Secret Maryo Chronicles, Armagetron Advanced, NetHack, netPanzer ecc
In questo vedo sia pregi che difetti. Si i giochi “non girano” o semplicemente non vengono sviluppati,anche perchè chi utilizza Linux in genere NON VUOLE PAGARE IL SOFTWARE rimanendo nella legalità… non solo per la stabilità, la sicurezza, la flessibilità, etc…
Produrre un gioco di alto calibro significa necessariamente investire MOLTO denaro, e lanciarlo su una piattaforma il cui scopo principale (almeno per l’utilizzatore comune) è quello del “è tutto gratis!!” non mi sembra proprio il top del marketing!! A questo punto meglio buttarsi sul mobile gaming che almeno qualche euro ad utente te li fa rientrare… con costi inferiori di sviluppo…
Purtroppo però, il non poter giocare con il linux lo rende poco appetibile ad una fascia molto importante dell’informatica: gli adolescenti (e non solo loro in realtà).
Comunque condivido la scelta di non soffermarsi troppo sugli aspetti di “compatibilità” con Winzoz sul fronte giochi, perchè credo che sia un compromesso che rovinerebbe molto la natura di linux, ed in quel caso non avrebbe più senso utilizzare magari Ubuntu o Debian o Fedora o compagnia bella…
Il concetto del “tutto gratis” è vero, ma è questo il futuro!
Come dici tu non sarà il top del marketing ma sicuramente è una realtà che prenderà sempre piu piede. Il marketing tradizionale è finito, ed i vecchi commerciali sono destinati ad estinguersi (anche se comprendo bene che in Italia la mentalità è ancora ancorata a certi schemi tradizionali) finche non si comprende bene che il “tutto gratis” per l’utente NON significa assolutamente che nessuno paghi per lo sviluppo software!
La diffusione della apps nel mobile sono un esempio lampante di tale migrazione, moltissime sono gratis e le altre costano pochi dollari/euro.
Sul fatto che il “tutto gratis” è il futuro sono pienamente d’accordo! 😀
Guardiamo i device Android rispetto al fantomatico Windows phone 7… non voglio prendere in causa anche iOS perchè la apple gioca su fattori quali innovazione, qualità dei servizi, pubblicità, status symbol, hardware più limitato e costruito ad-hoc…
Penso soltanto che c’è da fare ancora molto lavoro, e che i problemi relativi ai driver delle schede video o compatibilità tra vari sistemi non sono gli unici veri problemi. E’ una questione di passare ad una mentalità diversa, moderna, legata a schemi di finanziamento più dinamici (come le pubblicità per le versioni free dei giochi x android per esempio), non solo da parte degli utenti e degli sviluppatori… soprattutto da parte dei finanziatori!!
Però i videogames per cui si spendono i “soldi veri”, dove lo sviluppo non si ferma alle software house ma chiama in causa sceneggiatori, scrittori, registi, attori, compositori musicali, e chi più ne ha più ne metta tanto da superare i budget dei colossal da cinema, questo discorso del marketing dinamico è più delicato perchè si devono investire necessariamente somme più ingenti… E sfido io chiunque a trovare finanziatori che ti stiano a sentire se si parte con “voglio fare un gioco, e spendere 1/3 del capitale -tanto per dire- per renderlo compatibile anche con un Sistema Operativo che viene utilizzato da circa l’1% dei possessori di PC”!!!
Forse la piattaforma di lancio sta nell’incentivare magari la preinstallazione di linux su macchine nuove, magari con dualboot Win-Ubuntu già predisposto e far vedere alla gente che è possibile usarli entrambi… anche solo per aumentare il numero di utenti che hanno linux installato sul PC… ma forse sto dicendo una grande cavolata!! 😀
Forse la soluzione del “problema” è tutta in quell’un percento.
Anche io credo sia una percentuale maggiore anche se comunque molto bassa.
Il punto è che se nessuno dei grandi investitori o sponsor (nella nuova economia) decide di puntare sui linux-games allora questa percentuale non aumentera mai….
(qualsiasi sistema operativo ha bisogno della sua killer application, Apple insegna)
Mi domando perche OpenOffice (e gli altri MSOffice compatibili free) non sono stati resi disponibili solo su Linux? Sarebbe stato sicuramente un incentivo non indifferente a cambiare sistema…. poi riflettendoci su penso che ad aziende come la Sun effetivamente il comsumer interessi poco….
del fatto che l’utente medio Linux non è un maniaco dei giochi ultramoderni. Io personalmente sono passato all’utilizzo delle console, nonostante la qualità grafica sia molto inferiore rispetto a un buon PC si evitano spesso rotture come driver non compatibili e patch di aggiornamento… e non parlo esclusivamente di Linux ma anche di Windows…
Faccio tutto con Linux a parte giocare, e poi diciamoci la verità rimanere aggiornati con i game all’avanguardia richiede dei costi abbastanza elevati tra schede grafiche processori e RAM.
Linux sia una sistema adatto a ben altre cose… Personalmente utilizzo linux quasi quotidianamente, ma solo per programmazione. Proprio in quest’ambito ritengo che sia il miglior sistema operativo, senza contare le potenzialità di tipo server.
un sistema adatto al gaming deve essere in prims facilissimo da configurare (comprato il gioco non devo far altro che inserire il cd, installare e via), e malgrado le ultime versioni di ubuntu e similari rimane un sistema non adatto all’utente medio.
Tutto quello che dici nell’articolo è veritiero, ma francamente per me nessuna di quelle “pecche” compromettono la bontà di un sistema come linux che per determinati lavori è il massimo.
Ho provato quake 3 su linux, ma in realtà solo per smanettare sul codice sorgente. niente male comunque.