
Molti dispositivi medici portatili ci sono già familiari. Termometri digitali, misuratori della pressione, sistemi di monitoraggio della glicemia, misuratori dell'ossigeno nel sangue e sistemi di monitoraggio della frequenza cardiaca sono tutti apparecchi non invasivi ormai noti. Nel corso del tempo questi dispositivi sono passati dallo studio del medico a casa nostra. Una tendenza che continua, parallelamente al fatto che gli apparecchi vengono creati con funzionalità di monitoraggio sempre più sensibili e algoritmi avanzati per consentire alle funzioni di diagnostica e trattamento di essere utilizzate anche fuori dall'ambulatorio medico.
Introduzione
Un elemento chiave di questa trasformazione è l'aggiunta di istruzioni operative intelligenti e guidate che semplificano l'uso di strumenti considerati molto complessi. Ad esempio, oggi alcuni dispositivi medici possono intervenire in situazioni di emergenza, anche quando non è disponibile un medico. Essi rappresentano la 'controfigura' del medico o dell'infermiere ed erogano un livello di cura in precedenza non possibile fuori dall'ambiente ospedaliero. Osservando il design di uno di questi dispositivi medici intelligenti, possiamo meglio comprendere in quale direzione andrà la nuova ondata di apparecchi medici intelligenti e il tipo di funzionalità che possiamo aspettarci.
Funzionamento intelligente - Il defibrillatore automatico esterno
Un defibrillatore automatico esterno (Automated External Defibrillator, AED) è uno dei dispositivi medici portatili intelligenti più comuni, spesso presente in aeroporti, centri congressi ed edifici pubblici. Un AED viene utilizzato in caso di emergenza per intervenire in seguito ad un arresto cardiaco improvviso. Utilizza una scossa elettrica per ripristinare la normale funzionalità del cuore. Inoltre, i defibrillatori automatici esterni che si trovano fuori dagli ambienti medici sono stati progettati per essere gestiti da persone qualsiasi e non da sanitari. Questi apparecchi possono fornire semplici istruzioni audiovisive e una guida per l'operatore che affronta la procedura di configurazione, diagnosi, trattamento e persino di richiesta di servizi medici d'emergenza. Il dispositivo raccoglie automaticamente le letture, esegue la diagnosi e stabilisce l'azione più appropriata da intraprendere. Il defibrillatore automatico esterno è un chiaro [...]
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L’enorme sviluppo della medicina lo si deve in parte all’ingegneria, con una serie di dispositivi che permettono di monitorare e nello stesso tempo di salvare molte vite. Inoltre, la semplicità ne garantisce un facile utilizzo per chiunque, con costi decisamente contenuti.
piccolo appunto sul DAE (visto che difficilmente troverai in Italia qualcuno che lo chiama con l’acronimo inglese): è vero che chiunque può usarlo per la facilità di funzionamento, ma deve essere abilitato a farlo e quindi aver conseguito l’abilitazione BLS-D con l’apposito corso di rianimazione cardiopolmonare per personale non medico, anche perchè esiste una legislazione specifica su questi apparecchi che, fra le cose, registrano l’audio di cosa avviene durante il soccorso come “prova” da portare in tribunale…..ah la tecnologia 🙂
In realtà non mi riferivo proprio al DAE, ma ad altri più semplici dispositivi quali misuratore di pressione digitale, pulsiossimetro o altri, in generale, proprio strumenti semplici all’apparenza che veramente tutti possono utilizzare. Non conoscevo la certificazione BLS-D ma è chiaro che per utilizzare certe strumentazioni sofisticate ed importanti (come il DAE) devi fare dei corsi o comunque avere una certa abilitazione (per i non medici). Per la medicina disporre di tutte queste strumentazioni (vedi anche radiografia, risonanza magnetica) però è un bel passo in avanti: sia in termini di nanotecnologie (chirurgia) sia in termini di strumentazione di analisi.
In Friuli, dove abito, il DAE è diffuso un po’ in tutta la regione, dai grossi centri commerciali, centri sportivi, etc, etc. Il 118 conosce la distribuzione di questi apparecchi in prossimità al quale ci sono persone abilitate all’utilizzo, talora appunto “laici”, ossia “non medici”. E’ il 118 stesso che in caso di necessità attiva i soccorsi locali (pensate alle valli montane che sono troppo distanti dai più vicini ospedali) in attesa di personale e attrezzatura di livello più evoluto. Ciò permette ogni anno di salvare diverse persone e dico la verità, mi ha fatto piacere leggere anche qui qualcosa in merito…comunque parliamo del presente, non del futuro, questi apparecchi sono già molto diffusi e basta un corso di sole 5-6 ore per essere in grado di utilizzarlo in maniera corretta……se devo dirvela tutta consiglio a TUTTI di fare quel corso, chiunque potrebbe salvare una vita in questo modo, anche senza il DAE, visto che si imparano le fondamentali manovre di rianimazione (massaggio cardiaco). Scusate se “rompo sempre” sugli articoli medici ma essendo il mio lavoro mi sento sempre un po’ coinvolto e mi piace dare il mio piccolo contributo.
Il lavoro svolto da quelli del 118 e comunque tutti quelli che lavorano nel campo medico è decisamente importante: sia dal punto di vista scientifico sia psicologico. Onore a chi fa questo lavoro! Questo del corso è una bella cosa, sarebbe belle indirizzarlo a tutti gli studenti delle scuole superiori.