
Il lettore/scrittore RFID BlueBerry UHF di Tertium Technology è il premio qualità Marzuino. BlueBerry nasce in formato portachiavi, legge tag RFID e comunica il dato letto, via bluetooth, ad un qualsiasi dispositivo dotato di tale interfaccia (notebook, PDA, smartphone, PC).
Il BlueBerry RFID (lettore RFID compatto) nasce dal presupposto che una persona solitamente abbia nelle proprie tasche un telefono cellulare (ovviamente, come tutti) ed un mazzo di chiavi. Da questa premessa è stato realizzato un dispositivo di semplice utilizzo e di piccole dimensioni, così piccolo da poter diventare un portachiavi e in grado, premendo un unico tasto, di leggere un tag (etichetta) RFID e di trasmettere il dato letto al telefono cellulare o smartphone che sempre abbiamo con noi.
RFID BlueBerry UHF: Caratteristiche
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- Interfaccia Bluetooth e USB (Lettore RFID USB)
- Beeper e 2 LED colorati
- Lettore/Scrittore RFID UHF EPC Class 1 Gen 2
Utilizzando il dispositivo a cui BlueBerry RFID ha inviato il dato di lettura, ad esempio uno smartphone, i dati possono essere visualizzati, memorizzati, elaborati ed inoltrati, sia via Wi-Fi che direttamente online tramite rete GPRS. Inoltre, utilizzando il ricevitore GPS, presente ormai su molti smartphone, sarà possibile ottenere la georeferenziazione dei dati.
Il BlueBerry consente di vedere la tecnologia RFID non più come un mondo a parte di hardware dedicato, ma come l'estensione della capacità di sensing degli ormai diffusissimi smartphone, dotandoli della capacità di identificazione (& sensing ambientale) a radiofrequenza. L'obiettivo è quello di rendere possibile il superamento degli ostacoli che da anni rallentano l'evoluzione dei progetti RFID, tra cui: abbattere gli investimenti su dispositivi (molto spesso) complessi e dominati dalla funzionalità principale a scapito del MMI e della capacità di comunicazione; abbattere i costi di integrazione; sfruttare a pieno le tecnologie di interazione uomo/macchina e di comunicazione che negli smartphone sono (costantemente mantenute) allo stato dell'arte.
RFID BlueBerry UHF + smartphone = Vantaggi
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- L'utilizzo di tutte le interfacce di comunicazione dello smartphone (GPRS, GPS, Wi-Fi)
- La dimestichezza da parte di qualsiasi operatore nell'utilizzo di un telefonino
- Gli smartphone vengono offerti dai principali operatori di telefonia mobile, con sim dati e traffico incluso, a fronte di un canone mensile molto contenuto.
- Anche BlueBerry può essere fornito in noleggio con canone mensile
RFID BlueBerry UHF - Applicazioni
Una delle tipiche applicazioni di BlueBerry RFID è quella del controllo della forza lavoro operante presso terzi. Ad esempio il controllo automatizzato dei dati di presenza del personale operante per le società di lavoro interinale, il monitoraggio dell'assistenza sanitaria domiciliare, la gestione degli interventi di manutenzione e/o riparazione a domicilio, la certificazione delle revisioni periodiche degli impianti etc. etc.
Questo prodotto è uno dei Premi Qualità di Marzuino. Per averlo gratuitamente leggi il regolamento di Marzuino.
Il lettore RFID BlueBerry UHF è disponibile subito da Tertium Technology.
Sul sito è inoltre disponibile la documentazione completa in PDF ed anche un Case Study!
E voi, quale sistema RFID volete realizzare domani?

Mi sembra altamente utile pubblicare articoli sui premi qualità del concorso Marzuino…almeno si ha un’idea di per cosa si sta partecipando…Anche il lettore RFID restava ambiguo nelle applicazioni, e invece ci siamo dovuti un pò tutti ricredere, io il primo!
Oltre al controllo degli accessi, come potrebbe essere utilizzato questo dispositivo? Comunque risulta un premio di qualità sia per le dimensioni compatte che per le sue caratteristiche di interfacciamento.
per chi non lo sapesse i tag rfid sono l’evoluzione del codice a barre rispetto al quale la tecnologia a radiofrequenza offre numerosi vantaggi: la lettura non richiede contatto diretto (può anche non vedersi), non c’è bisogno quindi di orientare verso lo scanner. I tag possono essere letti contemporaneamente, lavorare in ambienti sporchi, contaminati e resistere anche a condizioni molto difficili (temperatura stress di vario tipo tipo anche immersi in un fluido, dentro l’oggetto che si vuole identificare o all’interno di un contenitore) quindi sono più robusti al deterioramento… Contengono più dati e possono essere riscritti e aggiornati. . Inoltre il codice a barre identifica solo il lotto di un prodotto, ma non il singolo mentre il tag Rfid, invece, contiene un numero di serie unico e univoco che identifica ogni singolo prodotto fabbricato nel mondo! sono più costosi rispetto ai codici a barre, ma il il rapporto costi/benefici è generalmente vantaggioso..
Se non sbaglio avevo visto usare gli RFID non solo in ambito logistico ma anche per rendere interattive le pubblicità come sul sito di Ninja Marketing ed implementare una realtà aumentata http://it.wikipedia.org/wiki/Realt%C3%A0_aumentata
Un sistema simile è utile per rintracciare prodotti all’interno di grandi magazzini di stoccaggio per esempio. Il lettore RFID in combinazione con un dispositivo in grado maari di connettersi tramite wifi ad un database, permette di aggiornarlo e sapere sempre le scorte presenti in magazzino. Una cosa simile l’ho vista nei supermercati ma credo che in quel caso al posto del lettore RFID ci sia un lettore di codice a barre. Da utilizzare come hobbysta la vedo dura, nel senso che bisogna anche avere qualcosa da leggere per utilizzarlo e quindi non credo sia immediato come un kit di sviluppo per microcontrollori.
Questo prodotto l’avevo notato ma ci ero completamente passato sopra. Non ne capivo l’utilità e non ne comprendevo nemmeno molto il suo utilizzo. Invece ora, questo articolo è stato chiarissimo. Perfetto. Davvero un bell’oggetto. Come descritto ha davvero applicazioni infinite. A livello privato forse è difficile da utilizzare perchè bisognerebbe etichettare tanti oggetti con questo tipo di tag, però essendo un portachiavi può essere un simpatico quanto evoluto gadget che tutti vorremmo possedere. Si potrebbe addirittura crearsi un database, all’interno dello smartphone sui prodotti che magari acquistiamo, etichettandoli ogni volta con il tag. Così da avere una sorta di dispensa sotto controllo. Bello!
Il bluetooth è il classico 2.0?
è un oggetto carino, ma gli rfid non sono proprio così diffusi, hanno un sacco di vantaggi, ma un costo che seppure basso non è adattissimo per molti scopi, certamente sarà utile a chi ha a che fare con gli rfid quotidianamente
Nell’articolo non mi è chiara questa cosa
“- L’utilizzo di tutte le interfacce di comunicazione dello smartphone (GPRS, GPS, Wi-Fi)”
che fa? cioè, immagino che in quella sezione siano elencati i vantaggi, ma non capisco che c’entra l’oggetto dell’articolo con le interfacce di comunicazione dello smartphone…
anche le applicazioni mi sembrano un pò vaghe… l’utilizzo più importante che vedo tra quelli (non?) elencati è quello di sistema di riconoscimento delle persone, tipo tesserino. Una cosa del genere io la vedo applicata con successo agli abbonamenti della metropolitana… Le persone passano il cartellino dell’abbonamento sopra un lettore, e quello aziona l’apertura delle porte. Solo che questa mi sembra più un’applicazione da postazione fissa che da un dispositivo portatile
andate a questi link.. giusto per farsi un idea dei molteplici usi che si possono fare
http://www.meteormobile.it/tag_passivi.php
http://www.meteormobile.it/tag_attivi.php
http://www.rf-id.it/casehistory/CaseStudy_Attivi.htm
un possibile utilizzo può essere magari nei canili, in fattorie, o anche per il proprio cane o gatto o perchè no per la bicicletta… qui a Pisa ne spariscono molte che poi vengono rese irriconoscibili (anche se ne vedi molte “color furto” come dico io) 🙂 ovviamente quello che ti danno è un lettore, bisognerebbe comprare i tags
in pratica l’aggeggio legge e manda tramite il dente blu (bluetooth ^_^) allo smartphone così che puoi utilizzare poi le interfacce dello stesso per inviare il dato 🙂 (io ho capito così) lo puoi anche utilizzare in postazione fissa collegato col cavo usb al pc
così hanno un senso gprs e wifi.
per capire il senso del gps mi sono riletto l’articolo
“Inoltre, utilizzando il ricevitore GPS, presente ormai su molti smartphone, sarà possibile ottenere la georeferenziazione dei dati.”
ammazza che fantasia 🙂
c’è da ammettere però che quest’ultimo è davvero un ambito applicativo di nicchia, magari può fare comodo se uno fa il corriere
Link utilissimi!! questo premio è davvero interessante!!!! Puoi praticamente catagolare ogni cosa se hai dei tag da applicarle!!
L’esempio della bicicletta fa veramente capire l’idea!!! 😉
Quello che stiamo cercando di realizzare con la nostra azienda è una evoluzione/integrazione dei sistemi antitaccheggio con la tecnologia rfid in modo da poter integrare anche funzioni di magazziono, controllo scorte ed altre problematiche che affliggono le catene di vendita. Stiamo ancora ricercando la tecnologia giusta ma ci sembra un buon sbocco per il futuro.
Secondo me in ambito commerciale questi oggetti sono dei gioielli. Anche perchè puoi sapere se li hai in magazzino senza la necessità di andare a cercarli o di vederli =)
E poi sono versatilissimi, applicabili ovunque.
effettivamente questo metodo permette di identificare il singolo prodotto e non la categoria dei prodotti. Se ogni prodotto ha il suo tag, lo segui da quando entra in negozio (ma anche da prima) a quando esce.
Prendiamo l’esempio di un negozio di abbigliamento. primo: ho direttamente il feedback di cosa sto vendendo di più (ho spesso visto le commesse che si segnano in un quaderno o nel pc cosa vendono).. altro aspetto positivo il controllo degli ordini: portano la scatola con 100 magliette se ognuna ha un tag gia dalla fabbrica, mi avvicino col mio lettore di tag e leggo l’elenco di magliette (senza nemmeno aprire la scatola) il primo vantaggio in questo passaggio è che ho il controllo della merce ordinata..
poi l’antitaccheggio o un semplice controllo della merce che si ascuista per ricerche di mercato eccetera, mettendo il lettore all’uscita di un centro commerciale so cosa la gente compra effettivamente.. bisognerebbe spargere il mondo di tags come lo sono adesso i codici a barre.
Il problema principale ora è relativo ai costi, le etichette di vecchia generazione basate sulle radiofrequenze o magnetici hanno dei costi relativamente bassi anche perchè il mercato ha selezionazioni i prodotti proprio in base a questo parametro. Ovviamente bisogna considerare il valore aggiunto che dà la tecnologia rfid e far percepire che il maggior costo è compensato da una maggiore efficenza e controllo. Staimo studiano una soluzione che vada proprio in quel senso. Magaeri proprio su EOS riusciamo a trovare un lettore/scrittore che faccia al caso nostro. Continuiamo a seguire…
Bello, solo che no ho capito bene la sua utilità, che tipo di dato cattura, un codice a barre?!?!, un segnale di distanza?!?!, o altro. Certo che il fatto che invia i suoi dati a dei dispositivi mobili come smatphone, o rende un bel gadget da tenere sempre con se per fare un qualche tipo di controllo, ma che controllo?!?!
è un lettore di tag RFID… I tag a radiofrequenza (anche detti transponder), sono dispositivi che vengono riconosciuti automaticamente, tramite apposito lettore (questo nell’articolo ne è un esempio) grazie a un codice univoco che li identifica tale codice è memorizzato all’interno di un microchip (esmpio tipico che credo anche tu conosca, il microchip dei cani) e viene comunicato tramite onde radio.
uno dei grandi vantaggi è che non richiedono un contatto diretto (visivo o elettrico), per essere individuati: è sufficiente avvicinarli al ricevitore… principalmente ne esistono di due tipi: tag passivi e tag attivi.
tag passivi: sono molto più diffusi perchè non richiedono l’uso di pile per alimentare il microchip. I vantaggi sono dimensioni ridotte, maggior robustezza anche dovuta alla possibilità rinchiudere o meglio diciamo sigillare con involucri in base all’esigenza o al campo applicativo, quindi ambienti diversi, lo svantaggio è la distanza di rilevamento che è di pochi millimetri mi pare.
I tag attivi invece, hanno una pila al loro interno e sono quindi più grandi e pesanti ma possono essere rilevati a distanza di qualche metro e sono quindi utilissimi per il tracking di oggetti o per applicazioni di rilevamento in ambienti con interferenze elettromagnetiche.
li vedi e non lo sai… Sono presenti nei sistemi antitaccheggio, in certe chiavi di macchina, in ospedale, negli antifurto, nei trasporti…e poi bhò se guardi i link di un mio post precedente, trovi i vari campi di applicazione e vari esempi di tag….
ti allego anche questo http://www.google.com/images?um=1&hl=it&biw=1362&bih=511&tbm=isch&q=sistema+rfid&revid=470488660&sa=X&ei=CNihTb26LdHbsga9lNTFBw&ved=0CDQQ1QIoAw
grazie mille per la spiegazione, ma in pratica se lo volessi usare a casa dovrei mettere un chip vicino ad ogni oggetto per esempio, o ad ogni persona per identificarla, giosto?!
ma il premio qualità è solo uno scrittore/lettore, senza dei chip che si possono usare.
per quanto riguarda l’utilizzo esatto, hai afferrato. per quanto riguarda il premio, mi sa che è solo il lettore 🙂
Grazie per i chiarimenti, non avevo ben afferrato l’utilità di questo “oggetto” non conoscendo il significato di questi tag. Personalmente non saprei in che scopo utilizzarli o come adoperarli ma è un premio senza dubbio utilissimo per chi è in grado di sfruttare e padroneggiare questi “tag” !!
beh solo del lettore pero cosa te ne fai, i chip li devi comprare a parte. Ma poi ci sono delle specifiche riguardo al tipo di chip o sono tutti universali tra di loro, cioè se uso questo RFID ci sono solo i chip di un tipo? o devo comprare i chi specifici per questo?
sono andato a vedere le caratteristiche—> questo che ti danno legge
RFID HF:
a fruquenza di: 13,56 MHz
power: 200 mW
read range: 2 cm (dipende dal TAG)
RFID UHF:
dagli 860 MHz ai 960 MHz
power: 50 mW
read range: 10-20 cm with TAG far field, 2 cm with TAG near field (dipende dal TAG)
non sono universali e te li devi comprare, mi sa che non te li danno loro 🙂 comunque non credo che costino poi così tanto
Per quanto riguarda il prezzo dei tag, bè, girando un pochino su internet ho visto che ci sono dei tag economici così come costosi. Alcuni vengono venduti a pacchetti per applicazioni industriali. Altri, per uso personale, costano intorno ai venti euro.
Qui trovi un esempio: http://buyrfid.com/catalog/product_info.php/products_id/257?osCsid=0c7637bb4675ce50df50ea333c6d13ff
Per il resto, tieni conto che un lettore simile, con queste caratteristiche non è proprio roba da poco. Ha caratteristiche di tutto rispetto se lo confronti con qualcosa che trovi in rete.
grazie, ho visto il sito, in effetti costicchiano e quelli che magari costano meno, li vendono a pacchi 🙂 …cercando qualcosa si troverà ^_^
proprio poco fa ho trovato questo http://www.rfidstore.it/catalog/index.php italiano
Interessante come sito! Il fatto è che la maggior parte li vendono a pacchi di grandi dimensioni. Sono cose più adatte ad aziende che privati. Però cercando sicuramente in qualche negozio di elettronica o a qualche fiera magari questi cosi li trovi anche a basso prezzo, magari anche usati, su ebay..
Sicuramente chi lo vince si darà da fare per sfruttarlo appieno e poi ce lo faremo dire 😉
Pensavo che potevo catalogarci la mia biblioteca stile Anobii ma con i tag.. affascinante. Ora guardo quanto costano le etichette. Grazie per la spiegazione, l’idea della bicicletta color furto non è male visto che me ne hanno fregate tre..
Se trovi rivenditori economici di etichette e tag consigliali a tutti 😉
Le idee che sono saltate uori sono davvero molto utili, quella tua della biblioteca compresa =)
I possibili utilizzi sono molteplici: accoppiato ad uno SmartPhone è stato realizzato un sistema di gestione – in tempo reale – delle squadre di manutenzione sul territorio (di impianti di illuminazione pubblica, di ascensori, di caldaie, etc.). Mobile Maint per BlackBerry.
Sempre accoppiato ad uno SmartPhone è stato realizzato un sistema di controllo dei mercati “paralleli” per il Fashion&Luxury. Greystop – verrà presentato all’evento IT4Fashion che si terrà a Firenze il 29 Aprile.
Accoppiato ad un normale PC o NetBook è stato utilizzato per catalogare e tracciare prodotti (batterie per utensili) la cui originalità doveva essere controllata al momento del rientro per manutenzioni o sostituzioni.
Si, il Bluetooth è 2.0 classe 2 (10 metri di portata; l’abbiamo visto funzionare fino a 30 m).
E’ presente anche una porta micro USB, per ricaricare la batteria (con qualsiasi nuovo alimentatore per telefonini).
La porta USB è anche dati. Il BlueBerry può essere gestito indifferentemente via Bluetooth o USB.
Il premio consiste nell’EVK del BlueBerry che, oltre al dispositivo stesso, contiene alcuni tag RFID per poter effettuare delle prove e il CD con l’SDK e i programmi demo.
Il costo minore dei tag RFID UHF, circa 0,2 – 0,1 Euro, si ottiene acquistando il tag così detto “inlay”, cioè solo l’antenna + il chip.
I tag inlay wet, diversamente dai tag inlay dry, sono anche già adesivizzati. Sono quindi molto adatti per catalogare oggetti e sopratutto libri e riviste, poichè pienamente funzionanti, abbastanza robusti per l’applicazione che tende a non stressarli in alcun modo, di costo minimo.
Partendo dal tag inlay, molti produttori, confezionano l’etichetta finita (cartaceo o plastica) e anche molti alti tipi di tag più o meno robusti e adeguati ad applicazioni diverse: tessere formato ISO card, dischetti o bacchette plastiche da esterno, tag ottimizzati per l’applicazione sul metallo, sigilli RFID, etc.
Il costo di questi tag finiti aumenta con l’aumentare del costo dei materiali con i quali vengono realizzati e del processo produttivo. Si va dai 0,4 Euro fino a raggiungere i 4/5 Euro.