
Il wearable è la nuova frontiera della tecnologia: allora perché non usarlo anche in campo medico o per la sicurezza della persona? LifeTip è pensato per tutti ma è indicato, per via della sua leggerezza, del design e dell’attenzione ai dettagli estetici (con diversi colori a disposizione) soprattutto per le donne. A 30 anni nelle donne cambia qualcosa: lo chiamano orologio biologico. Molte si focalizzano sul matrimonio, altre diventano consapevoli di rischi di malattie che fino ad allora avevano, in realtà non a ragione, sottovalutato. Perché a 20 anni ci si sente invulnerabili mentre dai 30 ai inizia ad avere paura o forse solo consapevolezza. Eppure resta la voglia di sentirsi libere, non costrette da strumenti di controllo invadenti. Quando ho letto di LifeTip onestamente la prima cosa che ho pensato è che dietro dovesse esserci la mente e la mano di una donna. Si perché questo dispositivo risponde a tutte le esigenze femminili. Infatti è leggero e sottile tanto da poter essere inserito nel reggiseno, è accattivante nel design e disponibile in diversi colori.
Poi sono andata oltre nella lettura delle istruzioni di questo salvavita indossabile e mi è venuto da sorridere scoprendo che tutto funziona con un solo tasto: estrema semplicità tecnologica. Si è proprio il dispositivo perfetto per noi donne!
La funzione base di LifeTip è quella di tracciare l'elettrocardiograma misurando l’andamento del tuo battito cardiaco senza però entrare in contatto con la pelle, e quindi restituendo un feedback immediato in maniera del tutto non invasiva. Questo permette di rilevare e verificare eventuali fibrillazioni atriali, che rappresentano la causa principale di attacco ischemico.
I sensori di LifeTip possono rilevare la tua temperatura corporea ed avvisarti in caso di febbre o di altre anomalie. Le potenzialità in campo medico sono evidenti (permette di evidenziare problematriche cardiache, altrimenti non rilevabili con controlli standard dove avviene un monitoraggio puntuale) anche se, mi sono ritrovata a pensare, sono sicura che qualche donna curioserà tra i valori del cuore in momenti particolarmente romantici o passionali. Ma non solo, con un semplice click è possibile anche scattare foto, avviare e interrompere le registrazioni video dal tuo smartphone, postare su Facebook i tuoi parametri vitali;
Premendo il pulsante due volte si imposta la modalità "non disturbare".
La terza pressione consecutiva del tasto invece attiva la chiamata d'emergenza in caso di svenimento, arresto cardiaco o incidente d’auto o invia una segnalazione alle forze dell’ordine se sussiste il rischio di essere seguite, pedinate, ecc.
Ma LifeTip deve conoscere veramente bene le donne se tra le funzioni aggiuntive troviamo:
- calcolo delle Calorie consumate: il dispositivo calcola il consumo di energia in base ai movimenti effettuati durante la giornata;
- correzione della Postura: grazie ai suoi sensori, LifeTip può monitorare la postura del corpo e la simmetria nella camminata;
- cerca telefono: LifeTip ti avvisa quando ti dimentichi o perdi il cellulare nelle vicinanze.
- Controllo dello Stato emotivo: viene dedotto in base ad alcune informazioni come la frequenza del battito e la temperatura del corpo.
Dal punto di vista tecnologico quello che mi ha colpito di più è l'applicazione che fa da ponte tra LifeTip e lo smartphone. L’applicazione lavora in background per ricevere comandi e calcolare i dati provenienti dal corpo.
L’applicazione di LifeTip può essere avviata in qualunque momento e svolgere diverse funzioni, tra cui l’invio del tuo ECG ad un dottore.
Può inoltre essere integrata in una infrastruttura che lavora completamente in cloud, permettendo di analizzare e di memorizzare i dati in maniera illimitata, oltre a condividerli sui social network.

Per chi vuole saperne di più sulle specifiche hardware di LifeTip riporto:
- Tre elettrodi capacitivi che offrono le massime prestazioni senza contatto
- Connessione Bluetooth 4.0 a bassa energia
- Filtro rumore avanzato
- Microcontrollore
- Accelerometro a tre assi
- Sensore di temperatura
- Interfaccia utente programmabile con un tasto
- Batteria a moneta rimovibile dalla durata di tre mesi
Le API del protocollo del dispositivo verranno rilasciate come software open source, permettendo di sviluppare ogni tipo di software mobile con LifeTip: è possibile ordinare la versione pre-release del software e il dispositivo di prova in modo da essere pronti quando avrà inizio la commercializzazione.
Le donne incuriosite da questo prodotto e interessate a provarlo invece saranno probabilmente più desiderose di sapere quali versioni di LifeTip esistono dal punto di vista del design.
Nella versione femminile, LifeTip è più piccolo (misura 50mm x 37mm x 12mm contro i 70mm x 52mm x 11mm del dispositivo per uomini) e più leggero (30 gr. contro 35 gr.).
È prevista anche una selezione di colori, che comprende il blu, il verde acqua e il rosso per la versione “rosa” e il blu, il giallo/rosso e il nero per quella “azzurra”.
LifeTip è disponibile a partire da oggi sul sito Indiegogo e voi utenti di EOS siete tra i primi a cui viene reso noto lo strepitoso Early Early Bird a solo 59$ (€ 43). Affrettatevi, solo per i primi 50!

Sono in debito di una spiegazione.
Io non sono un esperto di crowdfundng e mi rifaccio all’opinione di Rindone, https://www.youtube.com/watch?v=3QqD16z7XhE, per quello che posso capire. Cioe’ si tratta di una raccolta fondi da una comunita’.
Ci si rivolge a quelli che si conosce e/o che condividono alcuni interessi.
Di conseguenza la scelta di cercare fondi su un portale senza collegamenti, anche qui per quello che posso capire, con EOS e’ una scelta che non offre molte speranze.
Naturalmente puo’ sempre capitare il colpo di fortuna, ovvero di parlare alla “folla” e riferirsi, senza saperlo, ad una comunita’ esistente che accetti la proposta. Ma rimane un colpo di fortuna.
Questo nella sostanza. Aggiungo solo la descrizione di come ho vissuto la mia esperienza da utente, senza approfondimenti.
Come progetto che richiede fondi alla comunita’, nella mia impostazione, il riferimento principale sarebbe EOS. La fortuna della raccolta diventerebbe il coinvolgimento che si riesce a ottenere dagli utenti registrati. Ovvero coinvolgere nella fase di progettazione della raccolta quelli che poi saranno i contribuenti principali oltre che gli altoparlanti del progetto. Io sono un utente distratto e mi sono reso conto che esisteva il progetto quando ho ricevuto il link per la raccolta e sono andato per contribuire.
Sono stato poi allontanato dalla presentazione. Sopratutto quella in versione inglese. Un problema psicologico/politico del tutto personale.
Non sono d’accordo:
-che un articolo sia femminile perche’ offerto in una scelta di colori;
-suggerire ad una donna che raggiunge i 30 anni di preoccuparsi del suo stato di salute, se e’ sana. Ci sono gia’ tanti prodotti che puntano sull’ansia a tutto danno delle donne;
-proporre un oggetto “salvavita” solo perche’ da un allarme;
-attribuire capacita’ diagnostiche ad uno prodotto non validato e dichiarato non dispositivo medico.
Tanti lo fanno, ma non mi sento di associarmi.
Mi sembrava che in quanto sopra non ci fosse niente che potesse aiutare la raccolta gia’ avviata, ma solo opinioni che avrebbero potuto, in teoria, danneggiare. Cosa che ovviamente non volevo fare, a prescindere dalle mie reazioni.
All’epoca non ho trovato un canale per fare queste considerazioni in privato e quindi ho preferito astenermi. Spero di aver fatto bene.
Come esponente del genere femminile non posso non sentirmi chiamata in causa…
Come si possono non condividere ed apprezzare le numerose funzionalità del LifeTip?
Un piccolo e leggero salvavita da indossare quotidianamente nelle attività di tutti i giorni che può essere collegato al nostro smartphone tramite una app dedicata!
E’ davvero un dispositivo completo, in grado di monitorare sia eventuali anomalie e problematiche di salute che di calcolare le calorie consumate (tematica, ahimè, verso la quale noi donne siamo particolarmente sensibili), di aiutarci ad assumere una corretta postura e di supportarci nella ricerca del telefono (che in più occasioni ha richiesto a tutti noi un certo investimento di tempo).
Sono veramente entusiasta di questo progetto! E voi? Che ne pensate?
Come esponente del genere “motociclista”, invito tutte le Gentili Signore ad approfittare delle interessanti caratteristiche di questo dispositivo, di certo utile, ma non quando state guidando in macchina, altrimenti salvate la vostra vita e mettete a rischio la nostra…. 😉
Piccolo sfogo personale, non me ne abbiano tutte le donne che guidano con coscienza :-))))
Per il resto, sembra veramente interessante, il monitoraggio dei propri parametri è qualcosa che crediamo sempre non ci serva, e invece eviterebbe molti problemi.
Della serie “meglio prevenire che curare”, no?
Personalmente non sono un amante dei dispositivi radio tenuti costantemente vicino a zone sensibili del proprio corpo, come il cuore, ma in fondo stiamo tutti costantemente immersi in campi elettromagnetici, onda in più onda in meno…..
Bella iniziativa, complimenti 🙂
Su quest’ultima considerazione non posso che essere d’accordo.
Dopodiché sarà sul software che questo sistema se la giocherà…Se la comunicazione via Bluetooth è accesa solo all’occorrenza,allora sarà un rischio che potrebbe valere la pena di correre.
Soprattutto perché il problema non è se ci siano o meno onde elettromagnetiche tutto intorno a noi ma quanto sia lontana la sorgente e ancora di più quanta potenza ci arrivi.
Col Bluetooth low Energy questo problema dovrebbe essere attenuato notevolmente.
Non capisco perchè sia rivolto al solo genere femminile, ha anche un rilevatore di ormoni?
Rileva anche quanto fanno male le radiofrequenze dei dispositivi Bluetooth?
Se esistesse la versione a filo la prenderei-prenoterei, bravi.
Salve Zac,
esiste anche una versione maschile ed a breve uscirà un articolo ad hoc.
Per quanto riguarda il Bluetooth, per LifeTip abbiamo scelto un Bluetooth 4.0, che utilizza molta meno energia rispetto all’auricolare Bluetooth (1.1 o 2.0) che tutti noi utilizziamo quotidianamente. Inoltre il retro del dispositivo è completamente schermato per evitare che qualsiasi tipo di onda elettromagnetica possa raggiungere il vostro corpo.
Complimenti a tutto il team! Questo progetto è davvero interessante!
Ho appena letto l’articolo su TechChrunch: http://techcrunch.com/2014/07/14/the-lifetip-doesnt-need-to-touch-you-to-know-your-heart/
Complimenti di nuovo e continuate così!
La scelta del nuovo tipo di Bluetooth è ottima,affermare che “..auricolare Bluetooth (1.1 o 2.0) che tutti noi utilizziamo quotidianamente” mi sembra un’affermazione errata.
Altra cosa, come fa un dispositivo trasmettitore-ricevitore ad essere schermato e funzionante? è come dire che abbiamo schermato completamente un cellulare e funziona pure bene, se si scherma completamente un apparecchio trasmittente e/o ricevente semplicemente l’apparecchio non sarà in grado di funzionare, ma sono un “elettronico” di vecchia generazione e forse da questo nascono i miei dubbi 😉
Sono sicuro che Sara si riferisse ad auricolari di vecchia generazione 🙂
Tecnicamente è certamente possibile che l’antenna trasmetta con diagramma di irradiazione che privilegia una direzione piuttosto che un’altra. Il che corrisponde a non avere potenza “laterale” o “retro-propagata” (se mi passi quest’ultimo termine).
Dopodichè possiamo concordare sul punto che il sistema sarebbe da smontare per vederlo, prima, e caratterizzare, poi. 🙂
Salve Zac,
la scelta del nuovo BLE offre sicuramente una potenza minore e quindi un’irradiazione minore, inoltre tali potenze non sono paragonabili con gli effetti delle radiazioni non ionizzanti emesse dai cellulari (circa 100 volte minori).
Siamo molto sensibili a questo tema, come saprai lo abbiamo affrontato con vari articoli
http://it.emcelettronica.com/tag/radiazioni-cellulari
e quindi ci siamo posti il problema in fase di progettazione e crediamo di averlo risolto in due punti:
1) potenza 100 volte minore rispetto ai cellulari
2) lato del dispositivo verso il corpo schermato.
Quindi, anche se l’antenna BLE sarà comunque omnidirezionale, sarà il dispositivo stesso ad avere un lato del case schermato 😉
Grazie dei complimenti, fanno sempre piacere, come fa piacere essere su Techcrunch 🙂
Grazie per le risposte,
sicuramente i dispositivi sono schermati verso “l’interno”, altrimenti non funzionerebbero.
I dispositivi biomedici-biomedicali mi hanno sempre affascinato, ben vengano tenendo presente non solo la moda delle app & c. ma la salute a 360°.
Grazie e buon lavoro 😉
Zac
Posso solo fare i migliori auguri per la riuscita del progetto e del finanziamento.
Dalla mia esperienza dovrei dire che l’impostazione mi sembra poco probabile. Ma l’america e’ grande e spero di sbagliare. Lo sapremo a Ferragosto! 🙂
Ciao Gianluigi,
grazie degli auguri!
La tua esperienza potrà esserci sicuramente utile, spiegaci meglio le tue perplessità.
Concordo. “L’importsazione” è un po’ criptica come indicazione 🙂
Spiergaci meglio.
Il commento sarebbe lungo. Se, come spero, l’obiettivo sara’ raggiunto non credo valga la pena discuterne,. Nel caso sfortunato saro’ ben lieto di condividere le mie considerazioni, che sono comunque piu’ di tipo commerciale che tecnico.
L’ambito dei miei interessi dovrebbe essere comprensibile dal sito http://www.medicoimpianti.it dove ci sono anche i miei contatti.
Ciao Gianluigi,
scusa l’intromissione nel vostro scambio (puramente da “curioso”, non c’entro nulla con il progetto 🙂 ), ma visto che per così dire hai “lanciato il sasso”, non sarebbe meglio spiegare la tua opinione?
Qui siamo di solito tutti aperti ai commenti, siano essi positivi o negativi, ma è chiaro che se sono soprattutto “costruttivi” ne beneficerebbe l’intero blog.
E poi, mia opinione personale, visto che si tratta di una campagna di crowdfunding, se hai dei suggerimenti dettati dall’esperienza diretta, forse sarebbe meglio darli prima che la campagna stessa terminasse, non trovi? Almeno aumenterebbero le probabilità di successo… 😉
Ci auguriamo di leggerti presto, un saluto 🙂
Stavo per scrivere esattamente le stesse cose di delfino, aggiungerei che di commenti inutili è pieno il web, cerchiamo di non aumentarli. Gianluigi, se hai qualcosa da dire… Dilla!!