
E’ risaputo che, tra tutte le branche dello scibile, la matematica è una delle più bistrattate. Da molti viene guardata con perplessità e timore reverenziale, se non con vera e propria avversione; alcuni la reputano addirittura inutile. Anche tra gli acculturati vi sono molti, soprattutto letterati e artisti, che quasi si gloriano di non capire nulla di matematica e fisica, o più in generale di scienza. Stendiamo poi un velo pietoso sui proseliti di Benedetto Croce e Giovanni Gentile, ovverosia su coloro che sono convinti che la vera cultura sia solo quella umanistica. Cerchiamo allora di capire perché la matematica è estremamente più utile e affascinante di quanto molta gente pensi, e perché, come diceva giustamente Gauss, è la regina delle scienze.
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Ricordo su questo argomento che proprio su queste pagine sono usciti diversi articoli.
Tutte le volte che ho potuto, ed ho ritenuto opportuno, mi sono accordato a quelli che dicono che effettivamente questa materia è fondamentale.
Voglio fare in i complimenti all’autore perché è riuscito ad evidenziare alcune delle materie più importanti ma naturalmente di campi d’azione ce ne sono tantissimi.
Certo, è vero quello che dice quando afferma che “è inammissibile non essere in grado di svolgere perlomeno le quattro operazioni aritmetiche”, anche perché almeno queste le insegnano a tutti.
Eppure ci sono tante persone, persone qualunque, che perfino facendo la spesa trovano difficoltà.
Eppure fare la spesa dovrebbe essere la prima “applicazioni” della matematica.
A questo punto vorrei proporre qualcosa: penso che sarebbe utile, se l’autore è d’accordo e se tutti voi anche interessa, vedere qualche caso applicativo.
Per esempio sono stati nominati i giochi ma perché non parlare della “teoria dei giochi”?
Io la conosco poco, non solo sentito parlare.
Penso sarebbe bello approfondirla.
La riflessione sui film credo, invece, è più difficile dal momento che quella riguarda i gusti che molto spesso anche il livello di cultura di chi guarda. E certamente anche la sua capacità di osservazione e la sua sensibilità.
Ci si può certamente affidare all’opinione degli esperti, o dei critici, però poi ognuno fa valutazioni sue proprie.
È come dire che una donna è bella però non ci piace. Noi diciamo che oggettivamente può essere considerata bella secondo canoni più o meno condivisi però nonostante questo non incontra il nostro gusto personale.
Non so se riesco a spiegarmi.
E purtroppo sono d’accordo ancora una volta con l’autore quando dice che se la matematica non è gradita dipende da come viene insegnata.
Purtroppo il ruolo degli insegnanti è fondamentale ma non molti hanno capito che se insegnassero con partecipazione e dedizione probabilmente i loro studenti sarebbero molto più svegli e appassionati.
Come vedi, Marco, che già qualcuno che ti fa le stesse richieste che ti ho fatto io 😀
E sono anche convinto che molti altri arriveranno…
Ok, non sono esattamente le stesse ma più o meno… Quasi.
Io adesso lo propongo a tutti quelli che stanno leggendo dopodiché ciascuno potrà dire la sua.
La posizione di Marco naturalmente è logica dal momento che la matematica è il suo lavoro, la sua passione… e certamente possiamo immaginarla tutti.
Quello che più difficilmente possiamo immaginare con altrettanta immediatezza è quanto effettivamente la matematica sia fondamentale nella risoluzione di ciascuno dei problemi che affligge la nostra quotidianità.
Più o meno grandi che questi siano.
Ecco per quale motivo io ho pensato di proporre degli articoli di approfondimento a Marco di questo tipo: almeno uno per ciascuna delle branche della scienza che lui ha nominato, individuando un problema tipico, una soluzione canonica ed illustrandone lo svolgimento e la risoluzione.
Per quanto riguarda la medicina e l’ingegneria naturalmente, ma vale anche per gli altri campi, se volete potete provare a richiedere direttamente un contenuto, dal momento che le applicazioni sono davvero infinite.
(Sì, è vero: non faccio altro che ripeterlo ma per me è molto importante! EOS-Book è ON-Demand!!!!!)
Se poi mi posso permettere di fare una piccolissima precisazione, la tomografia assiale computerizzata oggi non ha più nulla di “assiale”. Dal momento che stiamo lavorando con segnali digitali e con la trasformata di Fourier bidimensionale, la tomografia è una tecnica che viene definita “semplicemente” computerizzata. 🙂
Io colgo l’occasione per dire esplicitamente quali sono i problemi che ho proposto io in prima persona: l’analisi Montecarlo applicata a problemi di affidabilità, le relazioni di Kramer-Kronig e le loro applicazioni ed anche un approccio matematico alla crittografia ed un punto di vista più “tecnico”.
Quest’ultima idea mi è venuta in mente grazie ai contributi che ha portato a questo blog Daniele Bertaggia, come potete vedere voi stessi qui: http://it.emcelettronica.com/blog/17936
Che ne dite di quest’idea?
Vi piace?
Avete altre idee in mente?
ciao, secondo me la poca simpatia che gli umanistici hanno per la matematica è dovuta principalmente a :
“La notevole peculiarità della matematica sta nell’assoluta attendibilità delle sue asserzioni, garantita dal sistematico ricorso alla prassi della dimostrazione, che consente di confermare la veridicità di una determinata congettura mediante lo svolgimento di un rigoroso ragionamento logico.”
Gli umanisti spesso non sono interessati a trovare la realtà, quindi a dimostrare indiscutibilmente le loro teorie per vari aspetti ma soprattutto perché secondo loro fanno ARTE. Quest’ultima per definizione non deve avere un utilità quindi non deve essere reale, inoltre la logica matematica è basata su condizioni e limiti ben precisi che a volte si scontrano con la fantasia che è fondamentale per un umanista.
Per quanto riguarda la proposta di Piero, anche io sono interessato alle simulazioni Montecarlo, perché ne ho tanto sentito parlare ma non ho mai avuto la necessità di approfondirle matematicamente. Riguardo la proposta di trovare un problema e risolverlo in ogni campo citato non mi esalta particolarmente, ma data la qualità di questo articolo sarà sicuramente una lettura piacevole.
Complimenti per l’ottimo articolo 🙂
La segnalazione che voglio fare è quella che riesco a leggere gli articoli premium senza effettuare il login..
Come mai?
Stiamo facendo dei test (comunque dopo pochi secondi l’articolo si offusca)
Ok ho capito, ma non è troppo difficile togliere “l’offoscatura” 🙂
Vi ringrazio dei complimenti. Sono lieto che abbiate apprezzato l’articolo.
Mi piacerebbe conoscere il giudizio di Edi82, che, non molto tempo fa, ha scritto un articolo sullo stesso identico argomento.
Per quanto riguarda gli argomenti che mi avete proposto (soprattutto Piero che me ne ha suggeriti un’infinità), cercherò di accontentarvi.
Ci risentiremo a settembre. Buone vacanze a tutti.
Complimenti per l’articolo,ciò che mi ha sempre affascinato della matematica è il misterioso legame tra i numeri e il mondo, ciò che il fisico ungherese Eugene Wigner definiva “l’irragionevole efficacia della matematica”, ma da dove nasce questa corrispondenza?
La natura è scritta in simboli matematici come ci suggeriva Galileo o forse è l’unico linguaggio che riusciremo ad interpretare?
E’ la stessa questione che turbò Albert Einstein per tutta la vita: ” Com’è possibile che le scienze matematiche, pur prodotte dal pensiero umano indipendentemente da qualsiasi esperienza, si adattino così perfettamente agli oggetti della realtà fisica?”.
Affascinante come la matematica abbia una base biologica ed uno sviluppo culturale come dimostrano molte ricerche di matematica cognitiva.
Ottimo articolo, ritengo che della matematica non si parli mai abbastanza, nonostante la sua importanza e applicabilità siano universalmente note. Non dimentichiamo poi la funzione “formativa” che deriva dallo studio della matematica, particolarmente importante per i giovani. Si sa che molti non amano la matematica, per diversi motivi, e questo è un peccato. Diversi possono essere i motivi di questo non-amore, tra i quali, come citato dall’autore nell’articolo, vi può essere il fatto che la stessa non sia stata spiegata “bene”.
Ciò che i matematici nel corso della storia hanno formulato o scoperto, prima o poi, trova un’applicazione pratica. Si pensi all’aritmetica binaria, considerata per molto tempo quasi una curiosità, sino a quando, con l’avvento dei circuiti digitali prima, e dei microprocessori poi, è diventata il pane quotidiano di ingegneri, fisici, e informatici.
A questo proposito mi piace ricordare (come già fece Martin Gardner in un suo articolo apparso su Scientific American) la citazione di un brano letterario, a testimonianza che la matematica, che si voglia oppure no, che la si ami oppure no, è parte integrante di tutto il nostro mondo:
“Un biglietto rosso spuntava fra il tergicristallo e il parabrezza; con cura lo lacerai in due, quattro, otto pezzi.”
(Vladimir Nabokov, Lolita)
Vorrei raccontare un piccolo aneddoto simpatico che conferma ulteriormente che la matematica fa parte della nostra vita di tutti i giorni, anche se non l’abbiamo studiata.
Conobbi un falegname che custodiva gelosamente 9 piccole tavolette di diverso spessore, chiesi come mai erano così importanti, mi rispose che combinandole tra loro riusciva ad ottenere spessori che variavano da 1 a 142 millimetri, gli spessori delle tavolette erano di 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34 e 55…
Sono sicuro che anche voi state già pensando lo stesso nome che mi è venuto in mente in quel momento: Fibonacci 🙂
è proprio vero, anche se non ce ne accorgiamo, la matematica fa parte della nostra vita…
http://www.lescienze.it/news/2014/03/08/news/equazioni_matematiche_arte_bellezza-2042093/
🙂
E la cosa più sorprendente è che fibonacci è un nome che probabilmente quel falegname non conoscerà mai ma è la forza della matematica: per avvertirne il peso e l’utilità non c’è bisogno alcuno di formalismi 🙂
Complimenti,davvero un articolo meraviglioso…
La matematica è ovunque, in qualsiasi cosa osserviamo, in qualsiasi movimento facciamo o qualsiasi cosa costruiamo,dietro c’è la matematica… Mi sono appassionato a questa materia durante il mio percorso di studi universitari e continuo ancora oggi a leggere libri sulla matematica…
Concordo pienamente sul l’idea che ha avuto il moderatore…purtroppo ho visto che sono articoli non recenti e quindi non so se questa idea è stata già attuata. Gli articoli sono davvero tanti e non riesco a seguirli tutti…
Spero davvero di riuscire a leggere altri articoli riguardanti la matematica nelle sue infinite sfaccettature
Grazie, troppo gentile!
Vorrei postare un estratto del libro “Il matematico impertinente” di P. Odifreddi che io scriverei a caratteri cubitali (anche se molti non saranno d’accordo): “Se la logica e la matematica prendessero il posto della religione e dell’astrologia nelle scuole e in televisione, il mondo diventerebbe gradualmente un luogo più sensato, e la vita più degna di essere vissuta.”.
Una frase davvero molto bella e piena di significato… Quando ti avvicini al mondo dea scienza ti sorge sempre la domanda spontanea, “chi ha ragione???” Uno come me cerca di tener ben distinte la religione dalla scienza,ma quando mi immergo completamente nello studio, la scienza ha il sopravvento e interpreto pezzi di storia religiosa sotto altri punti di vista… Einstein diceva”La mente è come un paracadute,funziona solo se lo apri”
Mai lette parole più sagge di queste.
Prof. Giancola, proprio sulla questione logica e religione le vorrei evidenziare e ,se mi permette, consigliare un libro “La prova matematica dell’esistenza di Dio” di Kurt Gödel…
Buona serata
Domenico
Quel libro lo conosco bene: lo acquistai diversi anni fa. A tal proposito, non posso non segnalarle il mio famigeratissimo articolo http://it.emcelettronica.com/dimostrazioni-matematiche-della-non-esistenza-di-dio. Qui su EOS sono stati pubblicati anche: http://it.emcelettronica.com/dio-esiste-oppure-no di Piero Boccadoro e http://it.emcelettronica.com/dimostrazioni-matematiche-che-dio-esiste-che-dio-non-esiste di niente poco di meno che Roberto Vacca.
Bene,ho letto tutti e tre gli articoli da lei segnalati… Che dire………. Sinceramente non saprei,perché si potrebbe parlare di questo argomento fino alla fine dei tempi e non avere mai una risposta sicura,concreta…l’unica cosa certa è che se nasciamo dobbiamo farci convinti che la vita finirà,tranne se si riuscirà a dimostrare che dopo la vita c’è altro,allora toccherà rivedere parecchie cose
Splendido articolo che mi trova perfettamente d’accordo.
Tra i grandi personaggi che hanno parlato di matematica vorrei ricordare anche che l’immenso Tolstoj in Guerra e Pace descrive il calcolo integrale.
La ringrazio.
Questa notizia mi sorprende: gli studi che fece Tolstoj mi risulta che furono di tutt’altro genere. Mi sembra alquanto strano che si interessasse di matematica.
Salve, Tolstoj si interessava di tutto e ha scritto su tutto.
In Guerra e Pace il riferimento è più che ovvio e lo inserisce in un contesto che chiama “branca moderna della matematica”.
Leggo sulla sua scheda che è anche uno sviluppatore di modelli matematici. Quali modelli matematici ha sviluppato?
http://www.neosmagazine.it/new/2016/06/analfabetismo-matematico/