
Il MAX1763 è un convertitore step-up DC-DC ad alta efficienza e basso rumore, progettato per applicazioni wireless a batteria. Questo dispositivo mantiene eccezionalmente bassa la corrente di riposo (110μA) nonostante la sua alta frequenza di funzionamento 1MHz.
Piccoli componenti esterni e un package molto piccolo rendono questo dispositivo una scelta eccellente per le piccole applicazioni portatili che richiedono la massima durata della batteria.
MAX1763, convertitore Step-Up DC-DC - Applicazioni
-
- telefoni digitali cordless
- PDAs, Palmtops
- Cellulari PCS
- comunicatori personali
- terminali wireless
Il MAX1763 può essere sincronizzato ad un clock esterno per proteggere le bande di frequenza sensibili nelle apparecchiature di comunicazione.
Il MAX1763 è disponibile in un package QSOP a 16pin o in un package TSSOP-EP ad alta potenza (1.5W), sempre a 16pin.

Questo è l’ennesimo circuito integrato appartenente alla categoria dei convertitori DC DC. in questo periodo questo tipo di soluzioni stanno diventando sempre più importanti in tutti i campi dell’elettronica, dal settore delle soluzioni a basso consumo energetico, fino all’elettronica di potenza. Questo modello in particolare è ideato per soluzioni alimentate a batteria, nell’ipotesi che la tensione di funzionamento della circuiteria interna sia sempre maggiore di quella della batteria (in caso contrario sarebbe stato necessario un convertitore buck/boost).
é interessante la caratteristica della presenza di un clock esterno. Questo può essere utile per poterlo sincronizzare con altri dispositivi dello stesso tipo, in maniera tale da non creare sulla linea di alimentazione armoniche incontrollate, e poter realizzare dei filtri di ingresso e uscita molto precisi, e adatti alla particolare soluzione che si sta realizzando. C’è da aggiungere che il clock esterno secondo le specifiche riportate sul datasheet può essere regolato tra 0.6 e 1.2 MHz.
Tra le varie caratteristiche che possiede questo circuito c’è un blocco di guadagno lineare che permette di realizzare tra le varie cose un regolatore di tipo lineare con componenti esterni al chip (ad esempio un mosfet o un bjt di potenza). Questo blocco può essere utilizzato anche per capire lo stato di carica della batteria.
La funzione soft start permette come al solito di evitare un gradino netto di tensione, nell’istante in cui il pin di enable viene portato sul livello logico alto. La tensione così risultante è simile a quella che si ha nella carica di un circuito di tipo RC, con legge esponenziale in funzione del tempo.
Altra caratteristica interessante, che mi pare non aver letto nè nell’articolo, né nella paginetta sul sito della maxim è la possibilità di realizzare un delay dell’accensione. In pratica quando viene attivato il pin di enable, trascorre un certo tempo, prima che il regolatore si accenda davvero. Questa funzione, è molto spesso necessaria per l’alimentazione di sistemi con più tensioni in ingresso. È necessaria perchè se ad esempio devo alimentare un circuito a 5 volt, 3,3 e 1,5 Volt (sto facendo un caso generale, questo integrato ha tensioni di uscita tra 2,5 e 5,5 volt) molto probabilmente è opportuno attivare prima l’alimentazione a 5 volt, poi quella a 3,3 e poi quella a 1,5. Se così non si fa potrebbero attivarsi le protezioni del circuito, facendo scorrere corrente dove non dovrebbe scorrere. Questo si traduce in ritardi programmati nell’accensione dei sistemi. Questo circuito integra, come dicevo la possibilità di attendere un certo tempo dall’accensione dell’enable, prima di iniziare ad accendere l’uscita. Per realizzare un sistema di alimentazione di tipo switching, con tale caratteristica è possibile ad esempio montare il sistema di alimentazione che funziona alla tensione più alta, poi collegare all’uscita un partitore resistivo che finisce sul pin di enable del convertitore a tensione immediatamente minore, e reiterare lo stesso procedimento con gli alimentatori a tensione sempre minore. In questo modo considerando il ritardo di accensione di ogni dispositivo si riesce ad accendere uno alla volta le varie linee di alimentazione, senza rischio di arrecare danni al dispositivo. Sul datasheet è visibile tutto lo schema a blocchi interno, compreso il blocco di guadagno, che è scollegato dal resto del circuito e collegato sull’ingresso non invertente a un riferimento a 0,9 volt (la tensione minima di una batteria)