
Bentornati a PCB ART. Oggi, come accennato ed introdotto la scorsa volta, cercheremo di tessere la tela dei concetti enunciati per completare il quadro generale sull’isolamento. Parleremo nel dettaglio dei percorsi conduttivi e della gestione dei circuiti integrati a segnale misto per arrivare a capire come si può realizzare un buon isolamento. Siete pronti?
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Il piano di massa viene spesso sottovalutato o addirittura omesso in molti circuiti stampati, ma è un elemento fondamentale per la riuscita di una buona scheda rendendola molto più robusta ed immune ai disturbi.
Complimenti a Piero per questo articolo tecnico che spiega COME realizzare un piano di massa efficace.
Ma quindi vuol dire che il problema della diafonia si può manifestare solo così? Tu come faresti a verificarlo?
Si, si. Certamente. Complimenti!
Ci mancherebbe altro.
Dubbio a parte, l’articolo è molto interessante!
Ho trovato questi consigli utili, specie per chi comincia.
Chi lavora da un po’ in questo campo l’errore di “saltare” il piano di massa non lo farebbe mai (SE desiderasse un progetto funzionante, s’intende!).
Se il circuito è digitale ti basta un analizzatore di stati logici (visto che parliamo di circuiti digitali) ben impiegato per risolvere brillantemente il problema.
Ti metti con le sonde, studi cosa dovrebbe esserci sulle piste e poi.. usi segnali di controllo per verificare le anomalie o le differenza.
Guarda, è più facile a farsi che a dirsi. 🙂
Documentazione, white paper, formule etc. va tutto bene e porgo i miei complimenti all’Ing. Piero Boccadoro per l’articolo ma vorrei soltanto ricordare che poi tutta questa teoria deve essere anche verificata con case study ed esperienza pratica e che, mantenendo ovviamente i concetti base, ogni progetto, ogni applicazione è un caso a se. Cheers!
http://www.youtube.com/watch?v=F_cn7zP5RTI
Scusate l’off-topic ma era doveroso XD
Innanzitutto, grazie per i complimenti.
Discutemmo tempo fa (proprio qui: http://it.emcelettronica.com/elettronica-basso-rumore-tra-magia-nera-e-falsi-profeti#comment-28648) delle percentuali che ciascuno di noi riteneva che fossero da attribuire per identificare il ruolo di teoria e pratica (e non solo) 🙂
Avete ragione! 🙂
Tutto questo è secondario alla verifica su campo.
Tuttavia molti dei nostri lettori sono neo-laureati o laureandi o comunque non sempre tutte persone che hanno questa esperienza. Ci sono molti che non saprebbero come cominciare 😀
Tuttavia siamo d’accordo, è l’esperienza che conta!
Ed è quella e solo quella che costituisce VERA conoscenza.
Ma per me, posso garantirvelo, scrivere questo articolo ha rappresentato una sfida notevole perchè proporre in modo chiaro certi aspetti non è facile come potrebbe sembrare.
Detto questo, arriveremo molto presto ad un lato estremamente più pratico perchè appena sarà terminata questa parte (diciamocelo) più teorica, ci sarà un’intera sezione dedicata a come si può fare la progettazione, a cosa stare attenti e a come fare meglio anche per evitare errori madornali e francamente evitabili senza troppo impegno 😀
Ed Emanuele sarà il nostro Cicerone 😀
Abbiate fede e pazienza, cari lettori: nella serie di “PCB-ART” c’è di tutto, un po’ 😀
Se poi avete una proposta, un’idea più precisa, un parere, una vostra esperienza che vi va di condividere e raccontare, un vostro punto di vista o, perchè no, un’esperienza fatta di recente e della documentazione che vi piacerebbe proporre, ecco cosa dovete fare: http://it.emcelettronica.com/collabora-con-eos-condividi-e-mettiti-mostra
😀
Vedo che siamo tutti sufficientemente sfegatati per The Big Bang Theory da queste parti… 😀
certo: siamo molto autoironici 🙂
Uhm.. Sì, concettualmente mi è chiaro. Il problema è che lo vorrei vedere applicato ad un caso pratico…
Spero di averne presto uno per le mani 🙂