
Dopo il grande clamore e l'eco mediatico ricevuto dai neutrini dell'esperimento OPERA. Dopo la creazione di un tunnel ad opera di un noto ministro di casa nostra "tra il CERN e il Gran Sasso", che fine hanno fatto i neutrini super-veloci? La relatività è confutata? Un recente articolo propone una spiegazione relativistica all'esperimento OPERA. Vediamo di cosa si tratta.
Premesso che non sono il più adatto a trattare l'argomento in modo approfondito, ho studiato ingegneria, non fisica, vorrei presentare un risultato di cui, forse, i giornali non parleranno tanto.
Ha fatto grande clamore la notizia dell'esperimento OPERA. A molti piace pensare, con fare squisitamente popperiano, che la fallibilità della relatività sia indice della sua qualità. In parte è vero. La relatività di Einstein non spiega tutto, basti pensare alla materia oscura che pervade l'universo ma della quale non si sa praticamente nulla, ma un recente studio sembra spiegare il famoso esperimento OPERA in modo relativistico.
Un gruppo di ricercatori della università di Groningen in Olanda ha recentemente publicato un articolo, liberamente scaricabile dal loro sito e che invito tutti a leggere, nel quale si propone la seguente spiegazione. Un fattore di correzione aggiuntivo sarebbe necessario sulle misure effettuate nell'esperimento OPERA per tenere in conto della velocità del satellite usato per le misure tramite GPS.
In pratica, dalla relatività ristretta sappiamo che lo scorrere del tempo non è assoluto ma correlato alla velocità del sistema di riferimento tramite le equazioni di Lorentz. L'uso di tale correzione non è necessaria se gli strumenti di misura hanno il medesimo sistema di riferimento, le cose cambiano se uno di essi è in orbita su di un satellite non-stazionario. In tal caso oltre al tempo di volo del segnale dal satellite alla terra, di cui si è tenuto conto, si deve anche tenere conto del diverso "modo di scorrere del tempo" sul satellite. Quindi la super-velocità dei neutrini potrebbe essere spiegata, ma attenzione, non è ancora detta l'ultima parola, infatti questa è una possibile spiegazione, e richiede ulteriori verifiche.
Sicuramente risulta strano che i ricercatori di OPERA abbiano fatto un simile errore di valutazione, ma nella storia si ricordano innumerevoli errori clamorosi, anche se questo non è necessariamente uno di questi.
Personalmente ero scettico sin dall'inizio, come già scritto non sono esperto del settore ma il mio scetticismo nasce dalle fiducia in una teoria consolidata (anche se non definitiva e completa) e dalla consapevolezza che le misure di tempo (frequenza) sono molto complesse, offrono risultati mirabolanti ma non è facile individuare tutte le fonti di errore, specialmente in esperimenti complessi come quello in questione.
Spero che avremo presto dal parte della comunità scientifica una risposta definitiva sulla questione.
Come disse lo stesso Einstein: "La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché!"

Ma non c’è stata ammissione per questo errore di calcolo? Se sì, io toglierei quel possibile dal titolo. Chi a suo tempo progettò il sistema GPS, tra l’altro, tenne in debita considerazione gli effetti relativistici. Wikipedia non è la Bibbia, però qualcosa al riguardo si può trovare qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Global_Positioning_System#GPS_e_teoria_della_relativit.C3.A0
Indubbiamente l’esperimento era interessante, ma certamente calcolare con esattezza la distanza percorsa dai neutrini e la differenza tra gli istanti di partenza ed arrivo non deve essere così semplice…
Non sono assolutamente esperto del settore, anche se molto curioso del fenomeno.
Mi auguro che gli esperti abbiano potuto annunciare un tale sconvolgente risultato (per la teoria sulla relatività) solo dopo ripetuti e inconfutabili test (se non mi sono distratto, dovrebbe essere ancora questo il principio base della sperimentazione scientifica da quando lo formulo’ Galileo Galilei).
Se avessero sbagliato cosi’ grossolanamente, con tutto quello che e’ costato l’esperimento di misurazione (e il clamore delle dichiarazioni sul tunnel tra la Svizzera e il Gran Sasso del ministro dell’università) sarebbe davvero un clamoroso flop per la comunità scientifica Italiana che sarebbe meglio evitarci…
Volendo essere ottimisti, se invece la misura fosse errata, almeno potremmo avere una ulteriore prova sperimentale che la teoria della relativita’ e’ confermata.
Non ho notizie in merito ad eventuali ammissioni per l’errore. La notizia è molto recente, e richiede ulteriori verifiche ed approfondimenti. Gli autori stessi nel loro articolo non capiscono come mai in OPERA non si faccia menzione a questa correzione aggiuntiva che sarebbe necessaria.
Spero quanto prima che ci saranno aggiornamenti sull’argomento, poichè è molto interessante
mmmmm…. mi torna alla mente Fantozzi Ugo. Un neutrino eeeeee un e fatto così, grande no piccolo piccolo, si più o meno…. abbiate pietà vi prego. 🙂
No davvero non ho idea di come abbiano condotto l’esperimento e non ho idea di quanto grande è un neutrino e poi quanto pesa (MASSA). Comunque ho letto che è arrivato 60ns prima di quanto si aspettassero. Io penso che 60ns posso portare facilmente ad un errore, si lo so che sono tanti mica pochi. Ma con precisione quanto è stato più veloce della luce?
Ciao.
Volevo aggiungere una mi congettura. Anche io sono Ingegnere e non Fisico e anche se non mi occupo di relatività in senso stretto, sono piuttosto ferrato in meccanica quantistica. Vale la pena sottolineare che anche se non è stato mai propriamente detto, il moto dei neutrini deve essere studiato dal punto di vista quantomeccanico, non tanto per il fatto che il neutrino andrebbe trattato come onda piuttosto che come particella (che poi non è questo il caso in quanto è l’aspetto corpuscolare che qui importa), ma per il fatto che l’estensione del concetto di “tempo” in senso classico e “macroscopico” non è assolutamente detto che possa essere mutuato nella fisica dell’infinitamente piccolo. Attualmente si è accettato di estendere il concetto di tempo anche in meccanica quantistica, perché, sostanzialmente, le cose si è visto che funzionano e mettono tutti d’accordo, ma in realtà la questione è ancora aperta e in letteratura regna, oserei dire, una imbarazzante ignoranza. IL problema mi incuriosì molto per cui indagai su alcuni libri a riguardo, ma per quel che ne ho potuto capire, non è escluso che anche il tempo debba essere riformulato come grandezza fisica. Quel che sembra certo è che anche la grandezza fisica tempo, come i fotoni, sia da considerarsi quantizzata, risultato questo raggiunto cercando di spiegare l’origine dell’universo e della sua evoluzione immediatamente dopo il big bang (ordine di 10^(-43) s). In sintesi quindi, può anche essere che nella misurazione del tempo impiegato dai neutrini, non potendo utilizzare il concetto di tempo in senso classico (nel caso cioè non fosse effettivamente estendibile alla quantomeccanica), si cada in errore per l’insorgere di un qualche fenomeno che interferisca con la misurazione stessa. Non mi stupirebbe se questo esperimento fosse la chiave per “aggiustare”, in senso di miglioria, la teoria quantomeccanica.
Premetto che OPERA è un esperimento che NON ha come scopo quello di misurare la velocità di volo dei neutrini, ma quello di effettuare un’osservazione diretta dell’oscillazione di neutrino, su cui non vorrei divagare.
La misura della velocità dei neutrini è una misura accessoria di controllo ed il risultato è stato, diciamo, inaspettato.
I neutrini sono particelle “sfuggenti”, interagiscono difficilmente con la materia e attraversano facilmente chilometri di roccia, tanto per far capire perché non serve l’ormai “famoso” tunnel Ginevra-Gran Sasso diciamo che la probabilità che un neutrino attraversi indisturbato uno strato di piombo spesso un anno luce, ovvero qualcosa come 10^10 (dieci alla dieci) metri, è del 50% circa.
Non vedo poi perché stupirsi di riuscire a misurare differenze di una parte su centomila, nella fisica sono state fatte misure ben più accurate. Accurate non significa con tantissime cifre dopo la virgola, ma che l’errore sulla misura è piccolo!
E’ l’errore infatti la chiave della misura, se vi è qualche effetto sistematico di cui non è stato tenuto conto che apporti un contributo sufficientemente grande, allora quei 60ns perderebbero il loro significato.
Concludendo, con una scoperta di questo calibro (se di scoperta si tratta appunto) bisogna andare con i piedi di piombo, e così ha fatto il gruppo di ricerca di Padova che ha pubblicato l’articolo, ammettendo che nonostante tutte le verifiche è possibile che ci siano degli errori sistematici sconosciuti di cui non è stato tenuto conto.
Ad ogni modo eviterei di sproloquiare sulla validità o meno della misura, per questo bisogna attendere la verifica della comunità scientifica.
Questa notizia ha avuto un riscontro molto strano.
personalmente l’ho sentita sulla televisione svizzera per essere più precisi sul giornale tv TSR.
Che loro gentilmente annunciato la stessa cassata della nostra cara ministra dell’educazione nazionale.
ma la cosa che mi sconvolge i più di tutti è che tanta gente prende per il culo ministra,
Ma anche quando chiedi che cos’è un neutrino non sa nemmeno di che dimensioni stiamo parlando,
spesso i giornalisti parlano ma non sanno nemmeno di cosa si tratta.
il trovato tremendo che tutti quando girava questa notizia non sapessero nemmeno quanto sia dalla cecità della luce è che teoricamente non si poteva superare tale limite, ma si divertivano a dire barzellette sui neutrini la velocità della luce.
anche qui mi sono reso conto dell’ignoranza della popolazione italiana.
Io personalmente quanto sentito questa notizia pensavo che la velocità della luce fosse superato in un modo piuttosto spiccato come se fosse un 10 o 40% in più, ma ho scoperto che non superava qualche parte per milioni, da lì ho subito pensato che potesse essere un errore dovuto ai milioni di dispositivi presenti durante Durante la sperimentazione di OPERA.
Visto che un errore di qualche parte per 1 milione e una cosa molto comune,
Dopo esiste un altro problema più di ordine organizzativo è il fatto che i ricercatori grosso modo sono pacati secondo quante pubblicazioni fanno in un anno, ad esempio tutte le cattedre di università sono decise in questa maniera quindi spesso si pubblica troppo velocemente la notizia anche se la logica vorrebbe prima ricontrollare questa cosa.
Ma è necessario concludere un’ultima cosa che se non fosse per gli errori della germini nessuno l’esistenza di un laboratorio di fisica sotto gran sasso, non si sarebbero mai interessati alla fisica non saprebbero cosa è il CERN e tutte le cose a quel riguardo.
è necessario riconoscere che senza questa burla la maggior parte di tutti questi ignoranti sarebbero rimasto nell’ignoranza, richiamo il lato positivo della cosa facendo uno sbaglio di stampa in un attimo ha Ha istruito molta della popolazione in fisica delle particelle.
PS: personalmente tunnel tra la Svizzera e il Gran Sasso, visto che abito poco lontano Gran Sasso e mio padre abita vicino al CERN, questo mi avrebbe evitato di fare tutte le lunghe file all’altezza di Bologna Piacenza Valle d’Aosta e tunnel del Monte Bianco.
Il problema adesso è che se in realtà il neutrino va alla stessa velocità della luce,
la comunità scientifica la pagherete cara molto molto cara, dopo tutte le storie intorno al Ministro,
Dopo la vendetta sarebbe molto dura e costerebbe molto alla ricerca.
speriamo che non hanno fatto danni se non la ricerca sarà messo in pericolo ma non dai tagli dello Stato ma delle loro proprio affermazione, qui la ricerca avrebbe grossi tagli.
Prendere in divisione la persona che firma gli assegni in fine del mese è molto pericoloso,
Se fai uno sbaglio rischi molto grosso
La luce avrebbe percossa questa distanza in 24 ms (millesimi), ma i neutrini sono stati più veloce di 60 ns (nanosecondi)
Considera che
24 * 10^-3 S
60 * 10^-6 S
Usi la stessa unità di base quindi diventa
24000000
23999940
Lo scatto percentualmente egli 2/100000
2 parti per 100.000
che ricade in una finestra più che probabile di un errore
Di solito una buona approssimazione in cerca dell’1%
Io personalmente pensavo che la velocità della luce fosse superata almeno di un 20% non se non di più
mmmm…… ho letto dati contrastanti riguardo 60ns, diciamo se sarebbe il caso di trovare una o più fonti su cui documetarsi. Poi ho letto anche che questi neutrini a quanto sembra hanno una massa ancora non ben quantificata.
Io anche se sono affascinato non ci capisco tanto, e mi manca il tempo per studiare queste cose, cioè potrei anche trovarlo ma dovrei rinunciare qualcosa a cui tengo.
Pero se trovi una fonte certa da dove acquisire un pò di info un’oretta la trovo.
Ciao.
Dunque io ho trovato questo articolo qui http://arxiv.org/abs/nucl-ex/9706006, per scaricarlo vedi il riquadro a destra.
Da Wikipedia e da altre fonti ricavo queste informazione:
Un tempo si pensava che un netrino non avesse alcuna massa proprio come il fotone, poi sono stati osservate delle oscillazioni di neutrini e questo porta a pensare che abbiano una massa seppur piccola. Rimane ancora da capire se l’oscillazione osservata mostra un neutrino cambiare sapore cioè da muonico a tauonico, oppure un neutrino se impatta su una superfice rimbalza (quindi massa) e nell’imapatto cambia sapore.
Sembra anche che questi neutrini siano in grado di attraversare la materia consistente come un muro e per fermarne uno ci vorrebbe una lastra di piombo di un metro di spessore.
Chissa chissa domani, su che cosa metteremo le mani….
Qui c’è un’articolo che spiega come sono stati condotti gli esperimenti ecc. Mi sembra un fonte affidabile e credibile.
Ciao.
in realtà 1 m di piombo non basterebbe nemmeno affermare i neutrini,
basta pensare che hanno attraversato più di settecento kilometri di roccia senza problemi.
Per chi è curioso l’articolo che ha fatto scalpore è questo http://arxiv.org/abs/1109.4897, è ben fatto e spiegano bene come è stata fatta la misura.
Per i pigri riporto le ultime righe:
“Despite the large significance of the measurement reported here and the stability of the
analysis, the potentially great impact of the result motivates the continuation of our studies in
order to investigate possible still unknown systematic effects that could explain the observed
anomaly. We deliberately do not attempt any theoretical or phenomenological interpretation of
the results.”
E il risultato della misura:
δt = (60.7 ± 6.9 (stat.) ± 7.4 (sys.)) ns.
Vero, il GPS tiene di per sè in conto alcuni di questi fattori, ma non sempre tutti e non allo stesso modo.
Da una fonte più autorevole di Wikipedia: http://www.kowoma.de/en/gps/errors.htm, solo 2 effetti relativistici su 3 sono corretti dal GPS ma non è spiegato come, poichè dipende anche dalle applicazioni. Infatti, come sempre, esiste una notevole differenza tra applicazioni civili e militari…
Ripeto, non sono esperto, attendo notizie dalla comunità scientifica come tanti, anche se mi piace documentarmi andando oltre quello che dicono i giornali.
Una risposta "quantistica" ai risultati dell’esperimento OPERA è già stata proposta tempo fa: http://profmattstrassler.com/2011/10/06/is-the-opera-speedy-neutrino-experiment-self-contradictory/
Non l’ho proposta su queste pagine poichè molto più tecnica di quella relativa al GPS e presentarla porterebbe via troppo tempo.
Anche io, come te, caro collega, ho studiato più la fisica quantistica che non la relitività e condivido l’idea di un tempo quantizzato e della non-località dello spazio-tempo. Si tratta di concetti classici della meccanica quantistica che mettono in "imbarazzo" la relatività ed il senso comune.
Il problema chiave è sempre lo stesso, relatività e quantistica non convivono molto bene insieme… spero anche io che esperimenti come questo si rivelino la chiave per confermare una delle nuove teorie di unificazione (stringhe, brane o simili).
Condivido in pieno. Peccato che i giornalisti, come al solito, abbiano deformato la notizia dando quasi per concluso l’argomento.
La presentazione dei risultati da parte del gruppo di ricercatori è impeccabile sotto ogni punto di vista, peccato che molti giornali abbiano inculcato l’idea che il discorso è praticamente concluso, non documentando oltre il dibattito in corso nella comunità scientifica.
Hai ragione, odio la cattiva informazione.
Io ho personalmente ho ribattezzato i neutrini come particelle fantasma.
Hanno una massa ma interagiscono pressoché nulla con la materia attraversandola proprio come un fantasma.
Ciao.
Ma sai più che divagare la considero una cosa importante, la misura della velocità deriva proprio dal fatto che un tempo si ritenesse un neutrino privo di massa, poi invece degli esperimenti hanno messo in evidenza dei neutrini muonici trasformarsi in tuonici e a quanto sembra questo fa pensare che abbiano una massa e anche se piccola, dovrebbe viaggiare ad una velocità inferiore alla velocità della luce.
Il campione di dati da osservare ed analizzare riguarda 16000 neutrini, numero che considero molto alto e probabilmente richiede parecchio tempo, non so mesi, anni?
Io non ho idea del perchè un neutrino muonico che si “trasforma” in tuonico faccia pensare che il neutrino abbia una massa. Capisco bene invece che per ricavare la frequenza di oscillazione mi serve sapere la massa del corpo che oscilla, ma non riesco a considerare la trasmutazione da muonico a tauonico come una oscillazione.
Diciamo che se anche trovassero l’errore e rifacessero l’esperimento ricalcolando il tutto correttamente e ne venisse fuori che ha impiegato più tempo rispetto alla velocità della luce, non dovremmo considerarlo come un fallimento, in quanto si potrebbe ricavare la massa e la teoria di Einstein sarebbe al sicuro.
Poi magari si troverà il modo di fare oscillare questi neutrini per vedere cosa accade e/o cercare un materiale che possa arrestare o rallentare un neutrino. Insomma quello che è stato fatto per il fotone. Se il neutrino fosse ritenuto la particella con massa NON zero minore tra tutte quelle osservate, ci sarà anche il paragone con quelle particelle con massa un punto superiore e inferiore come il fotone.
Ciao.
Volevo farvi notare il numero di lettori che ha seguito questo post. 1333 aperture non è detto che tutti lo abbiano letto per intero compreso i commenti, ma comunque rimane un dato significativo. Qual’è il motivo di tanto interesse?
Ciao.
Si scende nel filosofico, ma ritengo giusto rispondere.
A mio avviso la notizia ha fatto grande clamore e suscita molto interesse poichè la relatività e la figura di Einstein legata ad essa sono una icona della rivoluzione scientifica moderna. L’immagine dell’articolo ne è un esempio. Nel linguaggio comune se si deve citare un genio il primo nome che viene in mente è Einstein, inoltre è diffusa la frase, priva di relazione con la teoria, “tutto è relativo”, che molti attribuisco (erroneamente) allo stesso scienziato (dove sarebbe più corretto fare riferimento al “metron antropos” del sofista Gorgia). Una smentita o correzione a questo grande personaggio è un evento mediatico non da poco, poichè smuove una concezione scientifico-popolare diffusa ed accettata. Al contrario, temo, una smentita o correzione all’equazione di Schroedinger non susciterebbe il medesimo clamore, poichè in tanti si chiederebbero: “Chi è Schroedinger?”.
Per fare una analogia con fatti recenti: La morte di Steve Jobs ha fatto grande clamore, quella di Dennis Ritchie no. A chi, non del settore, dicevo: “Sai, è morto Dennis Ritchie”, mi rispondeva: “… e chi è?”. Personalmente, trovo il contributo di Dennis Ritchie nel settore informatico di gran lunga superiore a quello di Steve Jobs (nessuno mene voglia), ma le due notizie non hanno avuto lo stesso impatto ma il perchè è facilmente intuibile.
In realtà all’estero si sono andati molto più sugli giro in molto più discreti per le notizie,
semplicemente perché come dici cheera necessario altre sperimentazioni per confermare o almeno un po’ di tempo di riflessione prima di fare quel clamore mediatico
in questo caso la cosa che ha reso muto nota questa informazione è l’accanimento da parte di giornalisti sulla beffa della ministra dell’educazione e della ricerca.
Nessuno avrebbe mai saputo di quell’informazione e non avrebbe mai avuto tutto quel eco mediatico che ha avuto.
Se non fosse successo il problema con la ministra nessuno avrebbe mai saputo la storia della velocità della luce e la velocità dei neutrini a parte una poca parte della popolazione che si interessa di argomenti scientifici, ma in questo caso anche gente che non sa nemmeno cosa sia la velocità della luce sa che un neutrino viaggia più veloce.
senza sapermi dire né quanto veloce è quanto di più nel perché e nemmeno capire come fosse passato attraverso La crosta terrestre
Perfetto parallelismo 🙂 anch’io credo che siano proprio questi i motivi principali del successo di questo articolo !
Ricordo dall’esame di misure elettroniche, che la misura più precisa che si riesce a fare è proprio quella del tempo..o l’inverso.. della frequenza… (orologio a fascio di cesio ad esempio ha una precisione di 10^-13 s )…
quindi non so fabry penso che si riesca a misurare abbastanza bene uno scarto di 60n dato che è più di mille volte superiore alla sensibilità a cui si riesce ad arrivare…
mi correggo..qui dice 10^-15 !!
http://books.google.it/books?id=Yr6lLFUC2ggC&pg=PA131&lpg=PA131&dq=atomic+watch+cesio+133&source=bl&ots=S0Cc3HZu2y&sig=rga4JUzTAwxp8xCRlLn8L6tM9xE&hl=it&ei=2e2eTtruB4jOhAeDtLVX&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCUQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false
Si probabilmente il dubbio nasce dal fatto che l’esperimento non è stato fatto ora per la prima volta sono anni che lo fanno, e prima non erano riusciti ad avere un margine di errore sufficientemente piccolo e questi dati circolano ancora sul web, tanto cha anche alla conferenza stampa sono state sollevate obiezioni che sono quasi svanite quando hanno confermato di avere un errore totale di 7.4 ns.
Comunque una fesseria la devo dire. Può essere che la velocità raggiunta dal neutrino derivi dal fatto che ha scarsa interazione con la materia, per il fotono le cose sono diverse l’interazione con la materia c’è, può essere riflesso, fermato e chissa cos’altro ancora.
Certo che è un mistero affascinante.
Ciao.
Attenzione a non fare confusione.
Relatività ristretta e meccanica quantistica convivono assieme, e di fatto la teoria quantistica dei campi (in inglese quantum field theory, QFT) è ciò che sì è ottenuto fondendole insieme.
Dalla QFT è nato il modello standard, quello che descrive le tre interazioni fondamentali: l’interazione forte che tiene insieme protoni e neutroni nel nucleo, quella debole che è chiamata in causa ad esempio in alcuni decadimenti radioattivi, e quella elettromagnetica con cui siamo tutti familiari.
Cosa diversa è la relatività generale, quella che chiama in causa la forza gravitazionale, e qui stanno i problemi di unificazione che scomodano stringhe&Co. OPERA tuttavia lavora in un regime in cui non serve scomodare la relatività generale, non ci sarebbero effetti osservabili, basta la QFT.
L’argomentazione di Glashow, quella del link nel tuo post sopra, è molto semplice di per sè, ve la riassumo brevemente.
Esiste un fenomeno ben noto, detto effetto Cherenkov, che si manifesta ogni qualvolta una particella attraversa un materiale ad una velocità superiore ad una certa soglia. Il risultato di questo effetto è l’emissione di luce da parte della particella (fotoni) e conseguente perdita di energia della stessa.
La soglia da superare è la velocità di propagazione della luce nel materiale in questione, ad esempio in un vetro con indice di rifrazione 1.3 è c/1.3 (velocità della luce diviso 1.3), nel vuoto ovviamente l’indice di rifrazione è 1.
Glashow sostiene che se OPERA avesse effettivamente rivelato dei neutrini superluminari allora sicuramente questi avrebbero fatto effetto Cherenkov, e la conseguente perdità di energia, più che rilevante facendo i conti, sarebbe stata osservata. Non essendo stata osservata tale mancanza di energia Glashow sostiene che le misure di OPERA sono di per sè stesse inconsistenti.
Scusate l’imprecisione, sì, le interazioni fondamentali sono 4, di cui 3 sono descritte dal modello standard e una appunto dalla relatività generale.
Per quanto riguarda il paradosso EPR non viola assolutamente la relatività, ma il determinismo e la località com’era intesa da Einstein. E’ spiegato ad esempio qui http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8340.
La relatività ristretta è un pilastro fondamentale di tutte le teorie attuali, poiché è implicata da ipotesi molto generali sulle simmetrie dello spaziotempo. Nel caso cadesse la relatività cadrebbero anche le teorie di unificazione Stringhe&Co. Per questo gente come Glashow sostiene che c’è un errore nell’analisi di OPERA, perché sembra una cosa troppo impossibile per essere vera (oltre al fatto che nemmeno è stata mai vista in altri esperimenti sui neutrini).
Mi permetto di dissentire ancora una volta…
1- Non ho mai detto che il paradosso EPR smentisce la relatività ed i suoi principi fondamentali (alias la velocità della luce costante nel vuoto), ma solo che stride con essi. Infatti la questione del paradosso EPR non è ancora del tutto chiusa oggi, poichè anche se è verificato sperimentalmente, l’entanglement quantistico non è ancora chiaro se possa essere effettivamente usato per il trasporto di informazioni (qui ci mette una zampa il gatto di Schrödinger…): http://curious.astro.cornell.edu/question.php?number=612
2- La teoria (o meglio dire le teorie, essendo più d’una) delle stringhe non si fonda sulla relatività ma la include in un corpus più ampio e complesso che tenta di spiegare in un colpo solo tutte le forze oggi note. Una conferma all’esperimento OPERA potrebbe essere una conferma alla teoria delle stringhe. Infatti, il sito della rivista Nature riporta:
"Zichichi speculates that the ‘superluminal’ neutrinos detected by OPERA could be slipping through extra dimensions in space, as predicted by theories such as string theory."
Tu ne sai sicuramente più di me, si vede, ma se mi permetti, ribadisco, meccanica quantistica e relatività (anche ristretta) come ho scritto, “non convivono molto bene”,
anche se convivono in qualche modo. Non sono esperto ma senza scomodare equazioni o tecnicismi il ben noto paradosso EPR è un esempio lampante in tal senso. L’ entanglement quantistico stride con la relatività ristretta ed è stato verificato sperimentalmente.
Ripeto, non è il mio settore, ne parlo per saperne di più da chi è più pratico di me.
In realtà le interazioni Interazioni fondamentali sono quattro
– Interazione forte http://it.wikipedia.org/wiki/Interazione_forte
– Interazione elettromagnetica http://it.wikipedia.org/wiki/Interazione_elettromagnetica
– Interazione debole http://it.wikipedia.org/wiki/Interazione_debole
– Interazione gravitazionale http://it.wikipedia.org/wiki/Interazione_gravitazionale
Secondariamente la meccanica quantistica e relatività rimangono separate dal Paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen che di notorietà,
Questo è stato dimostrato tramite sperimentazione.
Dopo livello teorico è stato un po’ chino messo insieme.
ma infine premia sempre la pratica quindi se non è spaventevolmente dimostrabile non la teoria non tiene
Sembra essere conclusa la vicenda con una smentita sulla rivista Science:
http://news.sciencemag.org/scienceinsider/2012/02/breaking-news-error-undoes-faster.html?ref=hp
Ma si rendono contro di rasentare il ridicolo?