
Tutte le persone “sane” spesso sottovalutano quanto potrebbe essere importante e bello, per chi viceversa sano non lo è, riuscire ad avere una percezione del mondo più completa e, in qualche modo, compensare le sue difficoltà e debolezze. Quest’oggi vi presentiamo un’idea. Un concept. Un progetto nato da un’idea quasi estemporanea: un riconoscitore di colori per non vedenti e daltonici. Questo particolare sistema, molto semplice, permetterà loro di conoscere il colore di un oggetto semplicemente avvicinandovi il dispositivo. Questa prima versione è poco più che dimostrativa ma ha lo scopo di semplificare e schematizzare un problema apparentemente molto complesso per poi, nel futuro, venire sviluppata e funzionare all’altezza delle più esigenti aspettative. Siete pronti a scoprire di che si tratta?
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Questo progetto lo trovo interessante.
Se riceverò arduino voglio proprio testarlo!
Io principalmente sostituirei l’altoparlante con un auricolare.
I sensori potrebbero essere montati sui polpastrelli di un guanto.
Visto l’ ambito in cui può essere impiegato questo progetto, perchè non aggiungere un sensore di distanza e qualcosa che individui ostacoli o buche sul pavimento?
Questa del guanto è una bella idea! 🙂
Bravo!
Tuttavia per com’è fatto ora ci sarebbe da miniaturizzare un po’ tutto, certamente il prototipo così com’è non ce la farebbe.
Però si potrebbe ingegnerizzare questa proposta anche in vista dell’uso nei bastoni: non so da voi ma qui le “piste” sono rosse! 😉
Intanto si può progettare il tutto, e si possono realizzare i primi pezzi in formato normale per effettuare dei test.
In seguito la realizzazione sarebbe in smd 🙂
Interessante davvero…
Allora ci sarebbe un kit di:
auricolare
bastone sensori da integrare alle scarpe
Di certo potrebbe aiutare a muoversi autonomamente,
Poi se si aggiunge un gps… 😀
Davvero interessante come progetto, il mio primo pensiero è stato a Neil Harbisson
http://it.wikipedia.org/wiki/Neil_Harbisson
Dal punto di vista filofico mi ricoda molto, se non sbaglio, John Locke nel “Saggio sull’intelletto umano” quando William Molyneux (ottico) gli chiese se un cieco dalla nascita, al quale si fosse insegnato a distinguere mediante il tatto un cubo da una sfera, se caso mai recuperasse la vista, sarebbe in grado di distinguere il cubo dalla sfera senza far ricorso al tatto? Solo che qui abbiamo la tecnologia.. ihihi
Avevo avuto questa stessa idea diverso tempo fa ma mai tempo per realizzarla e mai modo di farmi le idee chiare su come si potesse fare.
Comincerò da qui!
Ottimo, davvero ottimo progetto!
Questa sì che è una grande idea!
Avete in mente un progetto collaborativo?
Ottimo articolo!
Son curioso di sapere qualcosa di più su come questo progetto crescerà ed andrà avanti…
Bhe… mi piacerebbe proprio collaborare 🙂
Anche a me.
Se posso aiutare…
Trovo l’articolo molto interessante! gran bel lavoro piero! secondo me si potrebbe creare un guanto con un sensore ad ultrasuoni per rilevare le distanze degli ostacoli e collegarlo ad un auricolare come ricevitore di un feedback!
Tutto l’aiuto possibile è certamente ben accetto 🙂
Mettiamo insieme le idee e facciamo evolvere questo progetto 😀
Questa domanda è semplicemente geniale!
Dentro questa questione c’è più o meno tutto: il conflitto tra reale e percepito, la questione filosofica dello stesso esistere… La questione del mondo delle idee e di come queste vengono a concretizzarsi nel mondo terreno…
Stupendo!
Il nostro Andres suggerisce sempre degli spunti di riflessione che ispirano 🙂
Beh, può essere quello che volete.. 🙂
Avevi un’idea, un suggerimento?
Bello…ma non sono sicuro dell’output prodotto. Il segnale acustico è ok, ma un non vedente lavora con la combinazione dei sensi…e molto con il tatto (penso … non sono un esperto) … da questo potremmo dedurre che … colore…temperatura…. resistenza???? Tatto …rosso caldo…. blu freddo…
Così giusto per parlarne…che dite
Questo è un ottimo progetto dal punto di vista didattico, per chi ama sperimentare con l’elettronica. Dal punto di vista dell’utilità, credo che lo stesso scopo si otterrebbe in maniera molto più semplice con una piccola applicazione installata su smartphone. Comunque complimenti per l’idea.
Per chi potrebbe obiettare che uno smartphone non è proprio un strumento alla portata di un non vedente, aggiungo che si stanno sempre di più diffondendo funzioni di accessibilità per venire incontro a questa esigenza.