
Camera posteriore, canale di Schlemm, camera anteriore, capsula del cristallino, congiuntiva… vi dicono niente questi nomi? In effetti sembrano quasi i componenti di qualche prodotto tecnologico, ma in verità non sono altro che alcune delle numerosi parti di cui è composto il nostro occhio.
Questo organo, che viene governato dalle capacità di elaborazione del cervello, ci permette di catturare oggetti in movimento con una naturalezza tale da non produrre alcun tipo di sforzo percepibile
Ma è possibile ricreare tutte le condizioni tecniche che permettono al binomio occhio-cervello di produrre risultati tanto sorprendenti?
Persino una fotocamera, montata su un dispositivo che le consenta una determinata libertà di movimento, potrebbe risultare troppo pesante, rischiando di peccare in fluidità. Tuttavia, grazie ai progressi ottenuti nella miniaturizzazione del sopracitato dispositivo ottico, possiamo utilizzare degli apparecchi abbastanza leggeri da captare ed inseguire un oggetto in movimento con una certa rapidità.
Questo progetto rappresenta un valido esempio di come si possa realizzare quanto detto.
L’idea è quella di utilizzare una fotocamera FPV (acronimo di “first person view”, dispositivo utilizzato, ad esempio, in F1 per vedere la gara dal punto di vista del pilota) montata su un apposito “servomotore”, un sostegno che è in grado di fornire alla macchina una libertà di movimento di 2 gradi.
L’intero dispositivo pesa in tutto 32 grammi (di poco superiore al peso di un bulbo oculare) e grazie all’aiuto di un algoritmo di rilevamento basato su GPU (Graphics Processing Unit) consente di ottenere delle prestazioni di “tracking” sufficientemente veloci e stabili.

Quest’articolo è uno dei peggiori pubblicati da EOS. Ed è sicuramente frutto di una cattiva traduzione e mancanza di preparazione dell’autore. Citando l’articolo: “algoritmo di rilevamento basato su GPU (Graphics Processing Unit)”
Le GPU sono unità ottimizzate per processare rapidamente gli algoritmi di visualizzazione(e non solo) grafica, al pensare di avere dei patroni IA primitivi , sono pur sempre delle unità di processo e nessun algoritmo nasce da loro struttura ma bensì sono le GPU che si adeguano al lavoro da svolgere, e nella maggior parte dei casi sono utilizzate, solo come acceleratori post-codec o pre-codec.
Allora mi chiedo da dove è uscito quello di “algoritmo basato su GPU”?
sicuramente voleva dire che il sistema è basato su l’utilizzo di una GPU per accelerare gli algoritmi di acquisizione. pero come il traduttore di Google non è perfetto… fatta la frittata
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http://it.emcelettronica.com/telecamera-che-monitora-le-facce-come-fa-%E2%80%99occhio-umano