
Si prevede che entro il mese prossimo i funzionari presso la National Highway Traffic Safety Administration dichiareranno che tutte le vetture devono avere un registratore dei dati di evento all'interno del veicolo (una scatola nera).
Le scatole, che sono già in utilizzo negli aerei sono più comunemente conosciute con il nome di "scatola nera" e sono progettare per registrare le condizioni di un veicolo e ci mostrano gli ultimi secondi della macchina prima dello schianto. Il dispositivo, che il conducente non potrà spegnere, sarebbe in grado di essere utilizzato dalle forze dell'ordine o società di assicurazioni automobilistiche per raccogliere più dati in caso di incidente.
Questo nuovo mandato può essere in conflitto con le leggi di alcuni stati che vietano la divulgazione di questo particolare tipo di dati. Ci sono 37 stati con leggi che vietano la divulgazione di questo tipo di dati. Attualmente non ci sono leggi federali che regolano in modo esplicito l'accesso ai dati della scatola nera, o una qualsiasi legge che chiarire quanto di questi dati di guida le altre parti, ad esempio la società di assicurazione, possono legalmente accedere. Io sono d'accordo con l'introduzione di questa scatola nera in auto. Voi?

Sono pienamente d’accordo anch’io con l’introduzione della scatola nera all’interno delle auto, soprattutto perché con la tecnologia attuale e con la sensoristica di cui può disporre una vettura d’oggi si possono ottenere e memorizzare tantissime informazioni di vario genere che possono portare a concludere in tempi brevi la ricerca dei fattori che hanno causato l’incidente. Questo è un aspetto che interessa le agenzie assicurative ma anche e soprattutto gli agenti di polizia dediti nelle indagini sull’incidente.
Gli incedenti stradali sono molto più comuni degli incidenti aerei (e sotto un certo punto di vista è anche un bene che sia così) e sembra che la necessità di munire il veicolo di una scatola nera sia più sentita per le autovetture che non per i velivoli. Ai fini della sicurezza cambierebbe ben poco visto che la scatola nera rappresenta un sistema di monitoraggio e logging di varie grandezze che possono aiutare a ricostruire la dinamica dell’incidente, non ad evitarlo. Non capisco il perché in diversi stati americani non sia consentito divulgare informazioni attinenti la dinamica dell’incidente. In che modo verrebbe meno il rispetto della privacy del conducente del veicolo? Se è stato causa o vittima di un incidente è bene che si sappia, perché è giusto che possa scontare la sua pena o possa ricevere il suo risarcimento (ammesso che non ci scappi il morto, ma sono proprio queste forse le situazioni in cui è maggiormente utile interrogare un sistema imparziale e che non prenda le parti di nessuno… appunto una scatola nera….). Insomma, credo che dovrebbe essere un obbligo disporre le autovetture di una scatola nera al fine di fare giustizia nel modo più imparziale possibile e cercare di capire quali siano state effettivamente le cause di incedente e credo che il divulgare queste informazioni non abbia niente a che vedere con la violazione della privacy del conducente, dei passeggeri e del’intestatario del veicolo.
Un registratore di dati significativi per il movimento di un autoveicolo, in tempo reale, sarebbe sicuramente molto utile. Tecnicamente diciamo che alcuni dati si potrebbero già registrare oggi a livello di centralina elettronica, come numero di giri, apertura valvola a farfalla, ecc. Un sistema completo dovrebbe secondo me includere anche dati di accelerazione e velocità, posizione GPS, fondamentali per risalire alla dinamica del moto del veicolo. Certo, sugli aerei questo è più facile perchè tutte le informazioni sono già disponibili a livello di sistema di navigazione, su un auto è un pò diverso, quindi dovrebbero essere rese disponibili dal sistema stand-alone. Le scatole nere (che nere non sono, ma arancioni per essere meglio individuate in caso di incidente) potrebbero a questo punto essere integrate a livello di ECU (che al limite potrebbe essere maggiormente irrobustita a livello di stress meccanico e di temperatura per resistere a urti volenti e fiamme). In questo modo tutte le auto nuove sarebbero equipaggiate con questo sistema (e le assicurazioni potrebbero ad esempio applicare uno sconto a chi dispone di questo servizio).
Poi sicuramente ci sarà chi le truccherà come quelle utilizzate nei camion, oppure come quelle che vengono utilizzate nelle imbarcazioni da pesca che vengono coperte dai marinai per non farsi intercettare in zone proibite alla pesca. Come dire se verrà reso obbligatorio ci sarà qualcuno che troverà il modo di renderlo inefficace o almeno meno efficiente. Non sono d’accordo sul fatto che non violi la privacy del cittadino, e faccio un banale esempio, un individuo che ha un amante segreta che va a trovare periodicamente con il tracciamento dei percorsi si rileverebbe quel percorso effettuato dall’individuo così da andare a risalire alle motivazioni che hanno portato quell’individuo ad effettuare quel percorso con cadenza periodica. E poi diverrebbe un controllo globale degli individui e sulle modalità di vita di ognuno di noi, ma come si dice spesso, chi controlla il controllore? Possiamo cedere la nostra libertà in nome della sicurezza? Magari un giorno per avere maggiore sicurezza decidiamo di indossare il braccialetto elettronico in nome di una maggiore sicurezza. Personalmente non credo in questi metodi, ma credo nella cultura della responsabilità dell’individuo nei confronti degli altri e auspico una maggiore crescita culturale e quindi una maggiore coscienziosità sia nella guida di un automezzo sia nel rispetto delle leggi e degli altri.
Salve Pat,
ti suggerisco di postare anche nella sezione del forum più adeguata
http://it.emcelettronica.com/forum/collaborazioni-opportunit%C3%A0/nuove-idee-o-progetti-da-sviluppare
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http://it.emcelettronica.com/forum/lavoro/collaborazioni-e-lavoro-offro-e-cerco
Cercando di essere piu specifico possibile.