
USB2.0 e USB3.0: dal 2010 la tecnologia USB 3.0 è arrivata sulle nostre scrivanie ma su di essa si sa ancora poco, o meglio ci sono diverse cose da sapere. Lo stesso discorso vale anche per lo standard USB 2.0, visto che, nonostante i circa 10 anni di uscita, c’è ancora molto da sapere su di esso. Di seguito è stato stilato un elenco riassuntivo delle 10 cose da sapere su USB 3.0 e USB 2.0 perché è bene conoscere le reali differenze e caratteristiche delle due.
USB2.0 e USB3.0: 10 cose da sapere
1. Date di rilascio USB.
Introduciamo l’argomento con le date di rilascio dei vari standard USB: Gennaio 1996 per l’1.0, Settembre 1998 per l’1.1, Aprile 2000 per il 2.0 e Novembre 2008 per il 3.0.
2. Cambiamenti in USB 3.0
La tecnologia USB 3.0 rappresenta il cambiamento più grande per i PC degli ultimi anni. Vediamo un sommario:
- Velocità di trasferimento più elevata, fino a 5 Gb/s
- Architettura Dual-bus – bus Low-Speed, High-Speed, Full-Speed e SuperSpeed.
- Flusso di dati bidirezionale simultaneo Dual-simplex per SuperSpeed, invece di un flusso unidirezionale half-duplex
- Supporto per lo streaming
- Supporto per maggiore potenza
- Miglior controllo del risparmio energetico
- Tecnologia Sync ‘N’ Go.
3. La confusione riguardo Low-Speed, Full-Speed, High-Speed e SuperSpeed.
Ci sono 4 distinte velocità di trasferimento, da non confondere con le quattro specifiche USB, questo è bene saperlo. Ogni nuova specifica USB ha introdotto una nuova velocità di trasferimento. Nel caso specifico USB 2.0 supporta Low-Speed, Full-Speed e High-Speed, mentre USB 3.0 supporta anche SuperSpeed con i relativi throughput (quantità di dati che in un periodo di tempo stabilito viene trasferita da un punto ad un altro) pari a 0.1875 MB/s, 1.5 MB/S, 60 MB/S e 625 MB/s. USB 2.0 non si associa sempre a High-Speed, ma a volte può operare anche in Full-Speed. Come detto, la specifica USB 3.0 supporta velocità Low, Full, High e SuperSpeed ma, mentre i dispositivi Low/Full/High-Speed sono conformi a USB 2.0, non lo sono allo standard USB 3.0, quindi un dispositivo High-Speed, ad esempio, non potrà essere etichettato come un dispositivo USB 3.0. Per determinare se un dispositivo è High-Speed , si può andare in “Gestione Periferiche”, espandere la voce “Controller USB”ed entrare nelle proprietà della sezione “Hub Principale USB” quindi cliccare sul Tab “Avanzate” e leggere a quale velocità opera l’Hub. Ci potrebbero essere più Hub Principali, quindi forse non basterà andare a vedere solo il primo.
4. Throughtput effettivo dei dati.
Tra le cose da sapere sull’USB, c’è la discordanza throughput effettivo dei dati e quello pubblicizzato dalle specifiche USB. Il primo rappresenta l’effettiva quantità di dati trasferita in determinato tempo ed è più basso del secondo: ad esempio per USB 3.0 il throughput dimostrato da Symwave è stato pari a 270 MB/s. Non aspettiamoci dunque velocità di trasferimento sopra i 400 MB/s, per ciò che concerne SuperSpeed, nel brevissimo periodo.
5. Massima lunghezza del cavo USB.
Una delle cose importanti da sapere su USB riguarda la lunghezza del cavo. Da specifiche: per USB 2.0 la lunghezze massima del cavo è apri a 5 metri, mentre la lunghezza massima totale arriva fino a 30 metri. Per USB 3.0 i dati corrispondono rispettivamente a 3 e 18 metri. Un totale di sei cavi possono essere allacciati insieme, usando 5 hub, per raggiungere la lunghezza totale massima e il cavo del dispositivo USB come uno dei sei cavi, andando quindi a ridurre la lunghezza massima totale. Se si cercano delle lunghezze totali maggiori, si può ricorrere agli estensori CAT5 per USB 2.0. C’è anche una classe speciale di cavi USB 3.0 che contiene un sistema di circuiti per raggiungere una lunghezza di 6 metri.
Eccoci nella seconda parte di questa scheda riassuntiva sulle 10 cose da sapere sulla tecnologia USB, sia per quel che riguarda lo standard USB 2.0 che 3.0. E’ importante avere uno schema ben preciso davanti ora che stiamo per entrare in una nuova era del trasferimento di dati. Ed è anche fondamentale conoscere le nozioni base sull’USB in modo da poterle fare proprie ed utilizzarle per comprendere e avere un giudizio critico riguardo le informazioni su USB 3.0 che, soprattutto nell’ultimo periodo, sono contrastanti ed incerte.
Continuiamo con le la lista delle cose da sapere sull’USB
6. Energia
Una delle innovazioni più significative dell’USB riguarda la possibilità di ottenere energia semplicemente collegando il dispositivo al computer. Per trovare le informazioni relative ai requisiti energetici, andare in “Gestione Periferiche”, espandere la voce “Controller USB”ed entrare nelle proprietà della sezione “Hub Principale USB”, quindi cliccare sul Tab “Alimentazione”.
7. Limitazioni dell'USB
Ogni host controller EHCI (Enhanced Host Controller Interface) USB 2.0 ha una limitazione di larghezza di banda totale pari a 60 MB/s e la larghezza di banda è condivisa da tutti i dispositivi High-Speed collegati. Se, per esempio, due dispositivi High-Speed come una telecamera digitale e un hard disk esterno sono collegati ed in uso contemporaneamente, l’ultimo dispositivo che è stato attaccato opererà ad una velocità inferiore o può succedere che si verifichi un errore di superamento del limite di larghezza di banda del controller USB. Per fronte a questo problema potrebbe bastare lo spostamento di una delle due periferiche su un’altra porta USB.
8. Tipi di connettori e di adattatori USB.
Ci sono un certo numero di connettori e di prese USB 3.0
- Connettore Standard-A
- Connettore Standard-B
- Connettore e adattatore Powered-B (nuovo per USB 3.0)
- Adattatore Micro-AB
- Connettore Micro-A
- Connettore e adattatore Micro-B
Le tabella in figura in alto mostra quali tipi di connettori USB 2.0 e USB 3.0 funzionano con adattatori USB 2.0 e USB 3.0. La specifica USB 3.0 riporta che l’unico connettore USB 3.0 che funzionerà con un adattatore USB 2.0 è il connettore Standard-A. La specifica include anche un nuovo tipo di connettore e di adattatore chiamati Connettore Powered-B e adattatore Powered-B; sono identici al connettore e all’adattatore USB 3.0 Standard-B in tutto eccetto che per due spinotti che sono stati aggiunti per l’alimentazione. E’ stato progettato per fornire energia al dispositivo USB senza bisogno di nessun’altra fonte di energia.
9. Dispositivi Hot-swap e corruzione dei dati USB.
I dispositivi USB hot-swap, che possono cioè essere scollegati anche a sistema avviato, presentano lo svantaggio di poter provocare la perdita di dati se non vengono rimossi correttamente. Ci sono tre modi per essere certi di minimizzare le probabilità di corrompere dei dati (da utilizzare ovviamente solo in situazioni delicate, in quelle normali si può procedere con la solita classica rimozione).
1. Verificare che la cahce di scrittura sia disabilitata
2. Fare attenzione al LED del dispositivo
3. Rimuovere il dispositivo
Per verificare che la cache di scrittura sia off andare sempre su “Gestione Periferiche”, poi espandere “Unità Disco” e quindi fare click col tasto destro sulla periferica che si intende controllare. Entrare in proprietà e cliccare sul Tab “Criteri” e assicurarsi che sia selezionata l’opzione “Ottimizza per la rimozione rapida”.
I LED sono anche un segnale utile per sapere se in effetti è terminata la scrittura; infatti, nonostante a schermo sia scomparsa la finestra del trasferimento, è possibile che la scrittura sia ancora in corso. Se il LED che lampeggia sulla periferica è spento, è tutto ok.
Verificate questi due punti è dunque possibile procedere con la rimozione sicura.
10. La decima cosa da sapere su USB sono i problemi che può causare.
Sono abbastanza convinto che questo punto serva più che altro a completare il quadro piuttosto che a dare una informazione che non sia conosciuta ai più. In ogni caso, sappiamo che le chiavette USB sono comode e maneggevoli e possono creare problemi quali quello relativo alla sicurezza negli uffici governativi in cui sono custoditi dati vitali. Copiarli su una chiavetta è infatti molto più semplice che masterizzarli su un CD o DVD. Un altro lato negativo è che c’è la possibilità che entrino in conflitto con altre periferiche causando l’arresto del sistema.
Ma a parte questo, non possiamo non considerare l’USB come una delle più importnati innovazioni per i computer degli ultimi 10 anni. Ora come ora, sapreste immaginarvi un mondo senza dispositivi USB?
Con l'aiuto di TechRepublic abbiamo realizzato questa top ten, se avete features o tips da aggiungere sull'USB, fatevi avanti! L'idea è quella di realizzare un documento da salvare negli appunti o nel proprio Social preferito /Facebook?

Concordo tantissimo sul fatto che le USB sono il dispositivo più innovativo degli ultimi anni..
Ormai ci fai di tutti..con questo protocollo sono aumentate le velocità a dei livelli impensabili..
Basta cd, basta floppy..sulle usb ci puoi mettere ogni cosa…Le porti in giro, sono versatili, economiche, semplici, alla portata di tutti..
E le porte permettono lo scambio di ogni tipo di dati… Fantastico..
Aneddoto: negli usa ci sono degli ingressi usb nei muri all’aperto dove ognuno può attaccare il proprio portatile e scambiare file con “ignoti”, sostanzialmente rendere pubblico qualcosa, condividerlo con qualcuno 😉
aggiungere che si vedono in giro anche chiavette USB economiche di marchi noti che non hanno il LED, quindi l’unica soluzione per questo tipo di chiavette è disabilitarle tramite gestione delle periferiche.
Credo che sia necessario aggiungerlo.
Non capisco.. perchè disabilitarle da gestione periferiche?
Una semplice rimozione hardware non va bene?
il fatto che vi sono prese usb nei muri mi sfugge (: ma anche se fosse penso che sia una cosa grandiosa ribadendo il concetto di versatilità da te citato anche se molto probabilmente, in un futuro non troppo lontano dal nostro di certo vi sarà un altro dispositivo in grado da rendere obsoleta l’interfaccia USB e quindi da superarla…
per non dimenticare la legge di moore:
“Le prestazioni dei processori, e il numero di transistor ad esso relativo, raddoppiano ogni 18 mesi”
Proprio la versatilità è quella che permette di avere usb nei muri..
Nessuno altra standard consetirebbe una cosa simile dopotutto =)
Per quanto riguarda la legge di moore…sono d’accordo solo parzialmente.. I processori evolvono così, ma le connessioni tra periferiche non proprio allo stesso modo..
Facci caso, solo pochi standard per le usb, guarda i dischi fissi, guarda le memorie..
I modi di connessioni restano qulli per anni..una volta che uno standard si afferma è difficile superarlo, vuoi perchè ci sono dei limiti fisici vuoi perchè la fantasia è giunta al termine =)
Credo che invece si assisterà a una maggiore sicurezza di tali dispositivi..Se non erro eistono già usb con riconoscimento impronte..con futuro il fattore importante diventerà la sicurezza secondo me..
io, ho sempre staccato la key dopo che ha finito di copiare, senza fare tutte queste procedure… ma volevo sapere una cosa, cosa succede se la si stacca direttamente?..
premettendo che non mi si è mai rovinata una chiavetta a parte per colpa di qualche virus e ovviamente so gia che se la stacchi mentre stai copiando puoi corrompere i dati..
Ti sei risposto da solo…puoi compromettere i dati..
La scheda contine elettronica, componenti elettronici discretamente delicati.. Ci sono delle protezioni all’interno ma comunque quando tu stacchi la tua usb provochi un repentino calo di corrente. Questo può danneggiare l’elettronica all’interno..
I dati vengono corrotti di conseguenza.. E’ un pò come spegnere il computer staccando la corrente invece che fare start-arresta.. IL rincipio è sostanzialmente lo stesso =)
Io farei dei manifesti giganti che invitano all’uso della rimozione sicura, perchè la maggior parte della gente se ne frega e toglie sempre le usb senza farlo..poi si lamenta perchè perde i dati >.<
Io, ad esmpio, quando inserisco una chiavetta e faccio tutto come ha spiegato flyteo mi dice che è impossibile rimuovere l’hardwear quindi mi trovo costretto a rimuoverla “con la forza”, e questo va avnti da un paio o anche tre anni e la chiavetta funziona ancora. Anche se sono consapovole che questo non è corretto.
Quando ti dice impossibile rimuovere è perchè, come credo tu sappia, c’è ancora qualche processo che la sta usando..
In tal caso ti ritrovi davanti alcune alternative..
: se non ti serve la chiavetta con urgenza lasciala nel pc finchè non lo spegni, la togli a pc spento 😉
: cerchi il processo che ci sta accedendo e lo killi..
: rimuovi con forza bruta. Non c’è probabilità uno che la chiavetta si rompa o i dati vadano persi..come dicevo sopra, ultimamente, proprio perchè è noto che gli utenti non la scolleggano con tale procedura, si cerca di inserire all’interno del dispositivo delle protezioni hardware (tipicamente condensatori credo) che permettono una maggiore sicurezza..
bè io aspetto sempre che il led abbia finito di lampeggiare e non ho mai perso nessun dato pur non usando la rimozione sicura… non credo che quando fai la rimozione sicura la tensione si abbassa graduatamente comunque sarebbe bene usarla hai ragione
Sul led comunque hai ragione tu…teoricamente se led smette di lampeggiare non dovrebbe esserci problemi però..
Non so dare altre spiegazioni perchè non conosco bene l’elettronica del dispositivo e le sue specifiche..
Mi limito alle mie conoscenze e esperienze 😉
Quando il led smette di lampeggiare non vuol dire che il trasferimento è terminato.
Mi spiego meglio, in maniera grezza, in funzione del filesystem scelto e del sistema operativo, quest’ultimo potrebbe “decidere” di ritardare il trasferimento (e questo per vari motivi che non sto qui a riportare perché ci starei fino a mezzanotte altrimenti ^_^ ).
In questo modo il led rimane spento perché non c’è un effettivo trasferimento però nel sistema operativo è “rimasto appeso” il trasferimento.
Questo vuol dire che il trasferimento completo deve ancora avvenire: è tipico di alcune scelte nella ricompilazione del kernel del sistema GNU/Linux. In questo casi, infatti, andando a “smontare” la penna USB, il disco esterno o quello che è, inizia di nuovo il trasferimento al termine del quale la pennza viene smontata dal filesystem principale (per chi usa sistemi Unix o Unix-like avrà capito al volo 🙂 ).
Bye 😎
quindi se ho capito bene il fatto di staccare un dispositivo usb, potrebbe creare dei problemi al sistema operativo che poi va a cercare il dispositivo e non lo trova più? … comunque io uso una key per internet e non me la disattiva,, potrebbe creare dei problemi? .. anche se non la stacco quasi mai “a tradimento” essendo un dispositivò un po più complesso di una penna usb, aspetto sempre che sia spento il pc prima di staccarla…
tra l’altro consuma parecchio e nel vecchio PC creava dei problemi con l’alimentazione mi diceva “Il dispositivo USB ha superato i limiti di energia …” e qualcosa del genere.. avevo anche pensato di collegare l’alimentazione da 2 usb per succhiare energia da entrambe.. ogni porta ha infatti max 500 mA a disposizione… ma questa è un’alra storia…
Se la tua chiavetta non a LED non puoi visualizzare il traffico ,
quindi non puoi determinare se sta scrivendo leggendo sulla chiavetta ,
Si resta che momento arbitrario c’è il rischio che perdi dati che sono in scrittura ,
ma la rimozione software è sempre bene farla perché spesso alcune persone abilitano una crash sul disco così da minimizzare il traffico sulla chiavetta , in questo caso si stacchi da chiavetta perché i dati della crash
la “legge” che hai enunciato fu detta da Gordon Moore, fondatore di Intel nel 65, e finora ha avuto riscontro… Io però non ci credo perchè alla fine se ad esempio la intel avesse delle tecnologie superiori, potrebbe sempre benissimo venderci processori handicappati per seguire la legge di moore… Cioè (non so se mi sono spiegato) A loro conviene non vendere subito il più alto ritrovato della tecnologia, perchè se lo facessero tutti correrebbero a comprarlo, e starebbero bene più a lungo. Invece vendendo Prodotti che migliorano un pò alla volta diminuisce la longevità si un sistema, e diventa obsoleto dopo meno tempo, con sommo piacere dei rivenditori.
Il primo dispositivo di sicurezza che è stato fatto è stato di togliere tutte le memorie tamponi sia a livello della chiavetta del proprio sia a livello di sistema operativo .
Questo ha introdotto due problemi un rallentamento del trasferimento dei dati , secondo la memoria flash essendo sempre sotto stress a una vita più corta e visto che stiamo parlando di prodotti che costano qualche decina d’ euro anche se durano solo tre anni ci accontentiamo
Comunque per quanto riguarda la velocità, credo che il limite teorico sia del tutto inutile all’utente medio… 400MB/s sono davvero tanti… Bisognerebbe anche trovare una sorgente che permetta di scambiare così tanti dati… Se ad esempio si deve effettuare una copia di dati da un hard disk a un altro, è difficile che si superino il centinaio di MB al secondo… Anche per quanto riguarda gli streaming, non verrà mai raggiunta una velocità del genere!
Comunque non mi è chiaro nel post il punto 10 sui problemi: perchè mai una periferica usb dovrebbe andare in conflitto (con cosa?) e riavviare il sistema? Io ora sto abituato a utilizzare linux da diversi anni, e non ho mai avuto problemi del genere. Possibile che winzozz sia ancora così indietro?
Comunque per quanto riguarda l’alimentazione delle porte alla fine i produttori fanno sempre un pò come cacchio gli pare… Spero solo che almeno lo standard sia un pò generoso nei confronti dei progettisti
Non al sistema operativo, ma ai dati effettivamente presenti nella penna USB all’atto del distacco: se il sistema operativo ha “lasciato appeso” il trasferimento perché “impegnato” in altre mansioni, ad esempio a priorità maggiori, nel momento in cui si va a distaccare fisicamente il device USB (un dispositivo di storage nella fattispecie), condizione resa possibile dal fatto che è un device hotplug, i dat immagazzinati nella penna fino a quel punto non sono consistenti/coerenti pertanto non saranno leggibili (dati corrotti).
Ovviamente questa modo di “lasciare appesi” i dati non è relativo solo ai dispositivi di storage USB, ma anche interni (hard disk).
Nella realtà il discorso è molto più complesso ed è funzione delle modalità di immagazinamento dei dati nel filesystem (ad esempio dal tipo di filesystem e dal fatto o meno che esso possa essere di tipo journaled ovvero che possa o meno “mantenere un diario” delle modifiche).
Bye 😎
la Legge di Moore questi ultimi tempi non è stata più così verificata ,
visto che adesso ormai con le tecnologia basato sul silicio stiamo raschiando il fondo della botte , basta pensare che attualmente è difficile miniaturizzare oltre 45 nm , ricordiamo che a queste dimensioni i transistor o come giustamente sarebbe chiamarli MOS FET sono costruiti con un gate di 45 nm che rappresenta un circo una fila di cinquecento atomi , e uno spessore di un centinaio di atomi ,
Visto che non si può mimetizzare oltreun certo limite gli altri valori come la resistenza provocazione elettrica sono valori fissi legati alla tecnologia del silicio ,
l’ unico modo che hanno forti fabbricantiper continuare ad alzare la potenza e paralizzare la CPU , fortemente adesso si vedono anche processori con quattro CPU ,
grazie delle preziose informazioni 🙂
Io uso Linux e non ho problemi di rimozione Hardware o di dover mettermi a vedere Led Lampeggianti, l’usb e le pendrive usb sono state una vera e propria rivoluzione chi si ricorda i primi tentativi di sostituire il floppy da 1.44 con le unità superzip?? Erano unità che ricordavo le cassette del nes 8bit e a mala pena arrivaci a 200mb..aahha
Tra l’altro, gli ossidi di gate dei mosfet dovrebbero ridursi utliriormente con lo scaling teconologico, e com ha detto tu, non si può andare oltre un determinato limite percheè in quel caso si parleebbe di arrivare a dividere un singolo strato atomico di ossido, cosa ovviamente impossibile. Comunqe io sapevo che allo stato dell’arte, lo strato d’ossido è arrivato a misura in spessore qualche strato atomico, non un spessore di un centinaio di atomi…forse una ventina appena…counque, al di là di questo, chi gestisce il processo tecnologico ha messo in piedi un sistema per far si che lo spessore dell’ossido non sia eccessivamente ridotto (perchè in questo caso aumentano le corenti di gate per effetto Tunnel, ad esempio) garantendo comunque un’alta capacità Cox che è simonimo di un alto livello di controllabilità della conduzione del canale. Il metodo consiste nel sostituire all’ossido di silicio, dei nitruri di silicio che presentano un’altà costante dielettrica relativa potendo perlare in questo caso di spessore equivalente dell’ossido (utilizzare un ossido più spesso ma con alta costante dielettrica, in termini di capacità, equivale ad utilizzare un ossido meno spesso ma con costante dielettrica più bassa)
Non è un problema di utilizzare un sistema operativo piuttosto che un altro. Il problema è che durante il trasferimento o prima che questo termini, il dispositivo di storage nel quale si stanno trasferendo le informazioni si trova in uno stato ancora inconsistente dovuto proprio alla ancora non terminata fase di trasferimento.
Se stacchi il device USB (condizione possibile a “causa” delle intrinseche caratteristiche hotplug) quando il led è lampeggiante, i dati nella penna sono inconsistenti quindi non leggerai nulla.
Se stacchi il device USB quando il led non lampeggia ma il sistema operativo ha mantenuto parte del trasferimento “appeso” quindi ancora da terminare, i dati sono sempre inconsistenti pertanto alla fine non si riuscirà a leggere nulla o quasi (il quasi è funzione anche del tipo di file che si trasferiscono: di testo, eseguibili, documenti in diversi formati, immagini etc).
Questo il motivo per cui su sistemi GNU/Linux (con i quali sono cresciuto, ci sto vivendo e ci creperò 😛 ) nel momento in cui viene comandato lo smontaggio del dispositivo alcune volte questo non è “istantaneo” proprio perché termina dapprima il trasferimento poi esegue lo smontaggio fornendo l’ok per la rimozione.
Bye 😎
…perchè diciamo che il vero vincolo per cui non si può andare oltre determinate dimensioni è l’assorbimento di potenza, che per mosfet fortemente scalati diventa difficile da contenere. In particolare, se per un mosfet detto a canale lungo, le correnti di substrato e di gate statiche potevano essere trasurate, lo stesso non si può dire per strutture submicrometriche. In più, ci si aspetterebbe, che a canale non formato anche la corrente tra source e drain fosse zero, e invece sappiamo che sussistono dei meccanismi di correnti di sottosoglia che dipendono esponenzialmente dalla tensione di gate applicata, e quindi, anche se polarizziamo con una tensione più bassa rispetto a quella di soglia, delle correnti di conduzione susistono comunque e possono essere anche di valore tutto sommato apprezzabie. Nella progettazione analogica quest’ultimo effetto viene utilizzato moltissimo come una nuova regione di funzionamento lineare, lo stesso non si può dire per l’elettronica digitale in cui le correnti di sottosoglia riducono enormemente i margini di immunità ai disturbi!
Le bella integrazione a quello che ho detto ,
Io direi che anche uno degli effetti più problematica aumentare il numero di transistor è proprio l’ effetto del riscaldamento , visto che attualmente il processore anche a basso Potenza consuma comunque 45 W e è i normali possono consumare fino 200 W chiederesti dispersa su una superficie che a volte non eccede in centimetro quadro,
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ultimamente ho sentito parlare di tecnologie basate sulla grafema o più specificamente al posto di usare silica si usa Carboni ,
ma questa tecnologia è ancora solo a livello studio .
Le unità ZIP erano arrivati fino ad 750 Mo ma tuttora vengono usati , per fare il backup dove non c’è stato rinnovo del parco informatico perché non ci è necessità .
Ma già all’epoca si erano sostituiti dal CD che si poteva masterizzare ,
o meglio ancora suicidi con CD-RW c’erano CD dove si poteva riscrivere sopra.
Comunque sia il supporto ottico è più l’un genio del supporto magnetico ,
Dopotutto il supporto ottico sta diventando sempre più ponderante.. ci sarà pure un motivo no? 😉
Gli standard vanno in base al mercato..e fidati, non guardano minimamente in faccia ai progettisti..ma solo agli introiti delle aziende che li producono..
I tentativi di creare dei veri standard in campo soprattutto elettronico-automatico sono dei semi-fallimenti 😉
Per quanto riguarda le velocità ti posso rispondere così: anche i cavi ethernet vanno a 100mb/s eppure la velocità delle nostre linee raggiunge massimo 10 gb/s… l’usb è circa lo stesso, è un protocollo di comunicazione. Per assurdo potresti collegare due pc via usb e trasferire dati tra due pc con delle unità ssd.. le velocità saranno limitato probabilmente dall’ssd, ma saranno comunque superiori a quelle del protocollo 2.0 per esempio..
Non so se mi sono spiegato bene..
In caso negativi, dimmi pure che ci riprovo 😉
Infine una periferica usb è come una sata, vga.. il pc le vede circa allo stesso modo.. così come si creano conflitti tra due schede audio o video si possono creare anche tra due dispositivi usb..basterebbe che non fossero viste come periferiche rimovibili come succede normalmente.. linux ha dei protocolli di gestione driver molto molto diversi da quelli windows..per questo è raro trovare dei problemi =)
il problema principale è che il cammino medio di un elettrone nel silicio è di 27-28 nm se non ricordo male, questo vorrebbe dire che nelle tecnologie a canale cortissimo c’è una corrente di leakage decisamente elevata, che comporta un aumento decisamente indesiderato di dissipazione di potenza, anche perchè non stiamo parlando di circuiti di 10 transistor…
Stavo pensando che magari potrebbe fare comodo a realizzare cluster di computer che lavorano in parallelo, come bus per condividere le informazioni per le elaborazioni da compiere, ma per quello la soluzione già esiste, e mi riferisco alle connessioni in fibra ottica. Proprio di recente è stato stabilito il record di 109Tb al secondo su una distanza di 16km! È qualcosa di mostruoso! Sono comunque convinto che con l’usb i costi si abbatterebbero rispetto alle soluzioni in fibra… Per il fatto che si tratta di hardware che sarà a breve di largo consumo, e si sa che se un certo componente vende tanto i costi di realizzazione decrescono
Si si, giustissimo. gli effetti del secondo ordine dovuti allo scaling si sento in maniera preponderante nel momento in cui la potenza statica dissipata diviene non trascurabile rispetto alla componente di potenza dinamica. Se ci fosse solo potenza dinamica,allora basterebbe disattivare il segnale di clock alle sezioni di un circuito digitale che in un determinato istante non vengono utilizzate e lasciare attive le altre, le uniche utili all’elaborazione del momento. E’ un pò ciò che si fa quando si parla di sleep e deep-sleep per i microcontrollori realizzati in tecnologia low power. La potenza statica, invece, incombe anche quando una sezione circuitale e quindi i transistor che la compongono dovrebbero essere spenti, e questo è un grosso problema per i dispositivi mobile che dovrebbero garantire tempi di carica della batteria sufficientemente elevati.
Mah, anche se vengono ancora molto usate le unità ZIP, credo che al giorno d’oggi sono decisamente antieconomiche… con un prezzo degli hard disk sotto i 10 centesimi per GB, e per collegare un hard disk al computer non è di certo necessario il rinnovo del parco macchine… Magari per utilizzare unità ottiche è necessario montare un masterizzatore all’interno del computer e utilizzare un software di masterizzazione adatto, ed è anche probabile che un parco macchine di 10-15 anni fa non ha nemmeno la potenza di calcolo per fornire il throughput di dati necessario per scrivere su cd o dvd
Per i floppy invece è un pò diversa la cosa perchè ci sono macchinari tipo cnc industriali che hanno un ciclo di vita di molti molti anni, e al giorno d’oggi riescono benissimo nel loro lavoro anche utilizzando delle vetuste unità floppy, che pur nella loro limitatezza, svolgono egregiamente il loro lavoro!
Mia sorella allo stesso problema con i suoi strumenti di musicali ,
dove accettano solo il floppy ,
Per risolvere abbiamo dovuto comprare anche se è stato difficile reperirlo un unità floppy disk con usb
fortuna che siete riusciti a trovarlo.. ormai sono quasi scomparsi. obsoleti oserei dire. Meno male =)
Se a qualcuno potesse interessare una guida (molto) esaustiva che spiega molto dettagliatamente il funzionamento, il protocollo e permette di progettare funzionalità USB ai propri progetti (compreso l’accesso con .NET, l’uso della tecnologia wireless e On-The-Go, le specifiche 3.0 ecc…), ho da poco acquistato USB Complete – The developer’s guide (fourth edition ) di Jan Axelson ISBN978-1-931448-86-6 (in inglese ma comprensibile). Costicchia un pò, 54,95$ USA ma ne vale davvero la pena.
un abbraccio
Grazie per la segnalazione…io possiedo la terza edizione della stessa collana di libri dedicata alla comunicazione USB che mi è stata regalata proprio l’anno scorso da un ragazzo che studia con me ingegneria. Devo controllare quali sono gli argomenti mancanti rispetto alla quarta edizione…Oramai l’unico bus di comunicazione da e verso il PC effettivamente accessibile ai progettisti hardware/software è l’USB e restare indietro su tale protocollo significa restare indietro anni luci rispetto all’avanzare della tecnologia.
Invece, per coloro i quali volessero seguire lo sviluppo della USB 3.0 nel kernel LInux suggerisco di seguire le modifiche nel GIT di sviluppo nella sezione dedicata e mantenuto dalla stessa persona (impiegata Intel) che diede l’annuncio del proting su GNU/Linux come primo sistema operativo a supportare le specifiche 3.0:
http://sarah.thesharps.us/2008-12-07-13-35.cherry
dove è presente anche un esempio di thread naturalmente in C: ^_^
Lo sviluppo, sempre per GNU/Linux, lo si può seguire qui (attendere qualche istante per la generazione):
http://git.kernel.org/?p=linux/kernel/git/sarah/xhci.git;a=shortlog;h=refs/heads/for-usb-linus
Bye 😎
Stavo notando, a titolo di confronto che le attuali connessioni pci express x1 offrono 266MB/s di banda, a questo punto possiamo cominciare ad aspettarci che parte delle periferiche interne che si appoggiavano a questo slot “escano” dal case del computer e finiscano collegate a una USB! sarebbe fico! Peccato però che tempo fa si vociferava di schede video esterne, ma a questo punto continuano ad avere poco senso, dato che la mole di dati trasportata dagli attuali pci express x16 (e anche dai vecchi agp) è ordini di grandezza superiore. Mi viene da pensare che qualunque scheda video interna possa fare meglio di una esterna, anche perchè tutto sommato se un computer è equipaggiato di usb 3 di sicuro sta abbastanza avanti, e le soluzioni integrate non sono poi tanto male… (tanto crysis non girerebbe comunque). Appena ho un pò di tempo cerco di informarmi di più riguardo le prestazioni delle soluzioni video esterne
è già una realtà le schede video esterne esistono visto che esistono schemi si collegano direttamente sulle USB
http://it.emcelettronica.com/monitor-lcd-usb-portatile-di-toshiba-schermo-go
ma in realtà la mole di dati non è così importante tra le sue più la CUP e la GUP ,
visto che la maggior parte dei calcoli viene fatto nella GUP e non dato in pasto al kernel
In giro ci sono un sacco di progetti di “adattatori” caserecci che permettono di utilizzare schede di memoria sd/mmc come emulatori di floppy disk. Tra quelli che conosco questo è il più completo http://retromaster.wordpress.com/ufe/
questo in particolare è stato fatto per essere il rimpiazzo di un’unità floppy per amiga, ma probabilmente funzionerebbe su qualunque altro sistema
ecco,qui mi sono un pò piantato,non sono un mago dell’elettronica…ma la velocità di trasferimento in un sistema USB3.0 e HD esterno da cosa dipende? Lasciamo momentaneamente da parte il cavo ( che è di per sè un collo di bottiglia)chi “pilota” la velocità del sistema? Il meno veloce dei due cioè l’HD?
Potenzialmente si…i due dispositivi devono comunicare sincroni tra loro, e questo sinconismo attuato su un protocollo di botta e risposta fa si che ci si adatti al dispositivo più lento…molto semplice, invio una richiesta di comunicazione e attendo che sia di ritorno una risposta di tipo Ack, e così su entrambi gli host del sistema di comunicazione…è il metodo più vecchio del mondo ma anche il più efficiente e quello che da i migliori risultati di accesso al mezzo in maniera appunto sincrona…
la morale è che ho acquistato una bellissima scheda PCIexpress con uscita USB 3.0 della Buffalo,con la previsione di acquistare un HD da 1 TB per fare il bakup automatico del mio pc,ma se non stò attento a quello che compero, vado a rischio di aver ” buttato” i soldi!
Si..il disco che acquisterai dovra avere delle elevate velocità di trasferimento altrimenti..puff, è come tornare alla 2.0 XD
Da qualche settimana ho un problema di connessione fra un hard disk USB 3.0 e una videocamera che non sono riuscito a risolvere. Sono sicuro che qualcuno di voi, se non l’autore dell’articolo stesso sarà in grado di aiutarmi a risolverlo o, nel caso in cui non fosse risolvibile, capirne almeno il motivo.
In pratica il mio problema è che non riesco a far connettere la videocamera (una Sony Handicam HDR-CX160E)con un hard disk con porta USB 3.0 (per l’esattezza un HITACHI TOURO DESK DX3 da 2 TB).
Premetto che la videocamera si connette regolarmente ad un qualsiasi hard disk USB 2.0. L’hard disk USB 2.0 che avevo acquistato per la videocamera si è guastato mentre era in garanzia e mi è stato sostituito con quest’altro, che è appunto l’HITACHI TOURO DESK DX3 da 2 TB USB 3.0.
Quando collego l’hard disk alla videocamera, comincia a sentirsi il rumore tipico dell’hard disk che gira, ma dopo qualche secondo, sullo schermo della videocamera appare il messaggio “ERRORE AL SUPPORTO ESTERNO”.
La mia domanda è questa:
potrei risolvere il mio problema utilizzando un adattatore da USB 3.0 a USB 2.0 tipo questo?
http://www.pixmania.com/it/it/8906468/art/noname/adattatore-usb-3-0-a-us…
In tal modo, considerando che potrei utilizzare anche il cavo USB 2.0 del precedente hard disk, la videocamera non dovrebbe “vedere” l’hard disk USB 3.0 (che non riconosce) come un normalissimo hard disk USB 2.0? Che ne pensate?
Grazie per l’attenzione
raffaele
Buona sera, ho acquistato un core I7 di qualche anno fa, ho questo problema con windows 10 originale le porte usb3 della scheda madre vengono gestiti come Usb2. I driver vengono caricati ed aggiornati dal sistema stesso, cerco di forzare un driver usb3 per win 7 ma non permette l’aggiornamento. Avete delle soluzioni? è un peccato avere un I7 8gb con win10 e non utilizzare le porte usb3.
Ciao a tutti,
possiedo un monitor touch che chiaramente funziona via usb (2.0) e sistema operativo windows 10. La cosa curiosa è che quando dò alimentazione e accendo pc e monitor, il touch del monitor non funziona (però si vede l’immagine). A quel punto se scollego l’usb del monitor e la ricollego, il touch funziona… Esiste un modo per tardare il riconoscimento dell’usb all’accensione in modo da raggirare questo limite?…
Grazie dell’aiuto
Paolo Pegoraro